Caro Toaff repressione è...

Caro Toaff repressione è... Lettera aperta al Rabbino capo Caro Toaff repressione è... Carissimo professore Toaff, fratello maggiore. La sua indignata amarezza per un mio articolo di critica al governo israeliano nella rappresaglia contro i palestinesi in rivolta nei territori occupati, è anche la mia stessa amarezza nel constatare che esiste un ostacolo, in apparenza insormontabile, per un dialogo realistico, aperto e fraterno tra cristiani ed ebrei su questo lacerante problema. Se non esiste un diritto alla critica che sia reciproco nei confronti di uno Stato che, come Stato, è come tutti gli altri, mi domando come sia possibile ritrovare insieme lo spirito, l'apertura e ia fraternità biblica ed evangelica che anima i movimenti ebraico-cristiani che hanno contribuito a portarci all'incontro storico ed all'abbraccio del 13 aprile 1986 nella Sinagoga di Roma. Incontro che proprio lei, in misura determinante, ha reso possibile. in un suo precedente intervento, lei si indignava contro chi, criticando il governo di Gerusalemme, non distingue fra ebrei e Sialo israeliano. Proprio lei, onestamente, non può comunque negare che io non abbia sempre distinto, come hanno sempre distinto molti altri critici, eccetto i fa- natici antisemiti ad oltranza. La sua benevolenza, oserei dire la sua amicizia, mi sono sempre state di conforto e stimolo proprio nel rispettare questa distinzione. E in questo mi ha recentemente aiutato e illuminato la lettura della sua affasciniate autobiografia. Perfidi giudei fratelli maggiori. Le debbo anche altri momenti di grande emozione e felicità spirituale, a cominciare dallo splendido saggio che lei scrisse per me, nel 1982, su San Francesco e il suo «Cantico delle creature» c il biblico «Cantico dei tre fanciulli». Le debbo soprattutto la felicità d'essere stato invitato a meditare sulla pace e a pregare per essa, il 27 ottobre del 1986, ad Assisi, sul luogo dove sorgeva l'antica Sinagoga, davanti alla chiesa che sorge sul luogo dove Francesco nacque. Quella mattina tirava, ricorda?, un vento glaciale che faceva pensare ad una frustata salutare dello Spirito dell'Onnipotente che ci invitava tutti alla riconciliazione nel suo nome, nel segno e nel sogno della pace sulla Terra. Tutto questo mi ha fatto coraggio, glielo confesso, anche nella mia critica al governo israeliano (non agli Nazzareno Fabbretti (Continua a pagina 2)

Persone citate: Nazzareno Fabbretti, Toaff

Luoghi citati: Assisi, Gerusalemme, Roma