Sperimentano su cani la passione di Cristo

Sperimentano su cani la passione di Cristo Medici ed esperti vogliono dimostrare che la Sindone fu impressa durante la resurrezione Sperimentano su cani la passione di Cristo DAL NOSTRO INVIATO ROMA — Il presidente dell'Ente nazionale per la protezione degli animali (Enpa), professor Antonio Iacoe, ha presentato un esposto al capo della pretura penale di Roma, dottor Rosario Di Mauro, chiedendogli di interrompere un esperimento su cinque cani sui quali si vogliono -riprodurre la passione e la resurrezione di Gesù Cristo-. Il professor Iacoe ha anche segnalato l'episodio con un telegramma al procuratore della Repubblica della capitale, all'Usi ed al ministero della Sanità. L'esperimento sarebbe già cominciato ed oggi dovrebbe entrare nella fase più significativa in una località tenuta segreta ma che dovrebbe trovarsi all'interno del Policlinico Gemelli o dell'Università cattolica del Sacro Cuore. L'aspetto scientifico di questa sperimentazione è curato da due clinici della Cattolica: il professor Paolo Pola, titolare della cattedra di angiologia, ed il dottor Augusto Borzone, dell'Istituto di clinica chirurgica. Un mese e mezzo fa i due clinici avevano chiesto all'Enpa l'autorizzazione a compiere un esperimento su quattro cani. Un protocollo estremamente sommario spiegava che sarebbe stata provocata la febbre negli animali per disidratarli al fine di rendere il sangue più denso e ricco di globuli rossi, ma facendolo continuare a circolare con la somministrazione di anticoaugulanti. A sollecitare l'esperimento è stato Valter Maggiorarli. 54 anni, via Nomentana 883, impiegato dell'Inps, presidente di un'associazione sindonologica ed autore di un libro che raccoglie le ricerche di un gruppo di studiosi secondo i quali il sacro lenzuolo sarebbe stato macchiato dal sangue sgorgato dal corpo di Cristo durante la resurrezione e non subito dopo la morte. Questo sangue avrebbe contenuto un numero di globuli rossi mol¬ to più alto della norma: di qui la necessità di dimostrare, con l'esperimento sui cani, che potesse circolare e impressionare la Sindone. Silvano Traisci, presidente della sezione torinese dell'Enpa e vicepresidente nazionale, delegato al controllo sulla vivisezione, ha incaricato alcune guardie zoofile di compiere degli accertamenti. Consultando veterinari e medici è emerso subito che al di là di un certo numero di globuli rossi il sangue non circola più sia nell'uomo che nel cane. Inoltre, per ammissione dello stesso Maggiorarli, il protocollo presentato era volutamente inesatto. Illuminante, per capire quale sia il vero esperimento al quale punta questo gruppo è un'intervista rilasciata al settimanale «Gente», nel novembre scorso, dal gesuita Domenico Chianella che è legato a questi ricercatori. -La prova fondamentale e inequivocabile che il sangue presente sulla Sindone non è quello di Cristo morente — ha detto il religioso — è data da una precisa e inoppugnabile legge fisica conosciuta col nome di sindrome iperfibrinolitica "he si manifesta quando u.:u persona viva soffre terribilmente per un trauma gravissimo e molteplice. Essa provoca l'incoagulabilità del sangue. Pen¬ sando alle condizioni in cui è morto il Cristo sulla croce, dopo una lunga passione, la terribile flagellazione e il rito della 'Tocifissior.e, si può ritenere con certezza che nel suo corpo fossero presenti con abbondanza tutte le condizioni per l'instaurarsi della gravissima e irreversibile sindrome iperfibrinolitica, con assoluta incoagulabilità del sangue-. Traisci è giunto alla conclusione che la riuscita dell'esperimento sia legata al fatto che i cani soffrano, perché solo la sofferenza può riprodurre le stesse conCosimo Mancini (Continua a pagina 2)

Persone citate: Antonio Iacoe, Augusto Borzone, Domenico Chianella, Mancini, Paolo Pola, Rosario Di Mauro, Silvano Traisci, Traisci, Valter Maggiorarli

Luoghi citati: Roma