La Chiesa richiama i parroci: «Prudenza»

La Chiesa richiama i parroci: «Prudenza » La Chiesa richiama i parroci: «Prudenza » TORINO — .Che cosa si poteva volere di più da un figlio, con tutto il male che c'è in giro. Pregava, recitava il rosario.. Lo dicono i genitori dei ragazzi del .gruppo del rosario- a Torino. Qualcuno di loro era riuscito a coinvolgere anche la famiglia: -Cosa potevamo pensare di male? Andavano in chiesa, in una chiesa normale, la "Resurrezione". Qualche volta li abbiamo accompagnati persino noi.. Molti erano convinti di aver recuperato una fede che credevano dimenticata. La notizia dell'uccisione di Pietro Latrila è stata, per tutti, -un pugno in faccia». Alcuni ora interpretano certi particolari: «Mia figlia riempiva il frigo di carne che arrivava dalla comunità calabrese. Come mia figlia, lutti i "fedeli". I salami "sacri" li pagavano 50 mila lire il chilo*. Un modo per finanziare il santuario, che doveva nascere per "zio Antonio". I seguaci, nel capannone di San Mauro, a peni chilometri dalla città, dove si riuniscono in preghiera, si dicono convinti .che la comunità non c'entra nulla con l'omicidio. E' sicuramente una questione personale tra Latella e chissà chi.. Qualcuno ha anche ipotizzato che il corpo del ragazzo sia stato messo 11 • da qualcuno che ci vuole male.. II -gruppo del rosario, a Torino raggruppa un migliaio di persone, soprattutto ambulanti. Spiegano i fedeli al capannone: -Ma ci sono anche avvocati, infermieri. Noi giriamo e parliamo a tutti di quello che facciamo. Cerchiamo di diffondere la parola di Dio.. E' difficile avere notizie più dettagliate. Come è difficile riuscire a parlare dello .zio Antonio.. Poche parole, poche spiegazioni strappate, in un coro di .cric facciamo di male? Preghiamo, preghiamo in chiesa. Cerchiamo di vivere sereni.. Pina Naccarato e il marito Antonio Cardace sono il punto di riferimento del gruppo. Lei è la nipote dello .zio Antonio., la sorella di Lidia. E' Pina Naccarato a raccontare, nella sua luminosa villetta di Settimo, qualcosa sulla comunità: «A'on una setta, lo non sono una santona e mia sorella neppure. Lo zio Antonio era un uomo buono, che ha sempre fatto l'agricoltore a San Pietro d'Amantea e ci ha insegnato la parola di Dio.. Pina è venuta al Nord una ventina di anni fa. con la sorella Lidia, i fratelli Salvatore e Felice (tutti arrestati in Calabria). Vivevano in una villetta con giardino in via Chaberton. | Dopo qualche anno Lidia è tornata al paese, per stare più vicino al suo maestro, lo -zio Antonio.. Oli altri sono rimasti a Torino. Nell'81 Pina si è trasferita a Settimo. L'ha seguita il fratello Salvatore. Raccontano i fedeli del gruppo: .Prima ci riunivamo a pregare in via Chaberton, poi siamo diventati sempre più e abbiamo affittato il capannone a San Mauro.. Il gruppo nasce ufficialmente, con propri volantini, nel '76. •E' questa la nostra base., dicono alcuni fedeli mostrando un foglio piegato, dove si rivela il terzo segreto di Fatima .conosciuto grazie ad una indiscrezione diplomatica.. II terzo segreto sarebbe .un grande castigo, neila seconda metà del XX secolo, una grande guerra.. Oiudltta Dembech, scrittrice, esperta di esoterismo, dice che a Torino esistono due «gruppi del rosario.. Oltre a quello scoperto dopo i drammatici fatti di San Pietro in Amantea, ce ne sarebbe un altro .che fa capo ad Amalita Luna, profetessa del pianeta Bramano.. E' una donna di 49 anni, d'origine veneta, ex fioraia, ex infermiera, ex addetta al centro tumori dell'ospedale San Giovanni: .Da 22 anni, con il marito, ambulante di scarpe sui vari mercati rionali.. Anche lei predica la devozione alla Madonna, la preghiera con il Rosario. I suoi seguaci (.Un centinaio, anche medici, un noto pittore, qualche avvocato, operai, massaie, studenti.). si incontrano per pregare, raccogliere messaggi dall'aldilà (•£' la profetessa Luna che si mette in comu¬ nicazione con altri pianeti.). Anche loro crei'ino in una vicina fine del mondo e, «come il gruppo di Amantea, portano al collo il Rosario per riconoscersi e per cercare proseliti.. Una loro preghiera: .Ave Maria, il tuo viso è allegria, ... purifica l'anima mia.. Uno dei ricorrenti inviti della profetessa Luna: .Non partorite figli, il vostro seme è già marcio dentro, per questo finiranno per uccidersi tra loro.. Secondo la Dembech potrebbe esserci un collegamento tra i due gruppi, .che in comune hanno alcuni punti: la devozione alla Madonna, la frequente o quotidiana recita del Rosario, l'attività (ambulanti di scarpe e stoffe) di molti seguaci.. Don Lello Birolo, vicario della diocesi, a proposito del fenomeno delle «sette* o dei gruppi di preghiera nati nel Torinese in questi ultimi unni, ha detto che .la Curia ha sempre invitato i parroci alla massima prudenza. D'ora in avanti, alla luce di quanto è successo si porrà ancora di più il problema.. E ancora: .Forse da parte di alcuni parroci è stata compiuta qualche leggerezza, ma la Chiesa è madre di tutti. Spesso i parroci torinesi erano accusati di essere troppo "francesi ", troppo illuministi e, dunque, di non essere capaci di aprirsi all'esigenza religiosa delle comunità dei meridionali. Molti sacerdoti hanno deciso di aprirsi al diverso, al non omologo. Come è avvenuto per i preti che in questi anni sono stati a contatto con i fedeli del Gruppo del Rosario.. E" un invito, per il futuro, ad una maggiore prudenza. Ezio Mbsc arino Giuliana Morselli

Persone citate: Antonio Cardace, Dembech, Ezio Mbsc, Giuliana Morselli, Latella, Lello Birolo, Pina Naccarato

Luoghi citati: Amalita Luna, Calabria, San Mauro, San Pietro In Amantea, Torino