Olivetti scommette sul'90

Olivetti scommette sul '90 De Benedetti spiega all'assemblea le strategie del gruppo Olivetti scommette sul '90 Commercializzerà sistemi chiavi in mano - Dopo un '87 di transizione, P88 è partito al galoppo - Invariati l'utile netto e il dividendo - «La Cir non vuole la maggioranza» DAL NOSTRO INVIATO IVREA — Chiusa la parentesi degli Anni 80, con il passaggio dalla meccanica all'elettronica, l'Ollvetti si prepara alla sfida degli Anni 90 con aggressività, anche se il bilancio '87, approvato ieri dall'assemblea degli azionisti della «Ing. C. Olivetti & C.« non è certo dei più entusiasmanti rispetto alla crescita registrata negli ultimi cinque anni. I conti dei primi quattro mesi dell'88, presentati da Carlo De Benedetti, presidente e amministratore delegato dell'Olivetti. sembrano confermare un ritrovato ottimismo: il fatturato del gruppo è stato di 2190 miliardi contro i 1961 dello stesso periodo '87. pari ad una crescita dell' 11.1% mentre gli ordini acquisiti sono cresciuti dell'I 1,3%. «Siamo sulla strada giusta — hanno ripetuto il presidente e Vittorio Cassoni, confermato nell'incarico di amministratore delegato — e adesso punteremo su massicci investimenti destinati a potenziare il settore commerciale per adattare la rete di vendita alla nuova realtà* quella cioè di un'azienda sistemistica che offre al cliente soluzioni globali, chiavi in mano. E' questo il primo passo dopo un anno di transizione, segnato da due (atti «di natura straordinaria*, peraltro già preannunciati: il calo delle vendite in America e il risanamento della Triumph Adler (tornata in pareggio a fine '87). Nel frattempo la società d'Ivrea ha completamente rinnovato la gamma dei prodotti (nel personal computer ha conquistato il primo posto in Italia e il secondo in Europa) e riorganizzato la propria struttura per adeguarla alla nuova realtà dì un'azienda articolata a livello internazionale. Non solo. Sono andate in porto rilevanti acquisizioni o joint-venture: con la Canon per la produzione in Italia di fotocopiatrici e stampanti laser, la costituzione (con l'americana Microsoft e con la Seat) delia Eikon: l'acquisizione della Ibimaint (assi¬ stenza integrata nei minicomputer); la creazione di Pegasus con la giapponese Y-E Data (personal computer portatili). E ancora: joint-venture con l'americana Commer Peripherals e acquisto della Scanvest Ring, leader del settore informatico. Una prospettiva che ha fatto passare in secondo piano le cifre di bilancio, per altro già note: il fatturato della capogruppo è sceso del 6% (3416 miliardi); l'utile netto (332 miliardi) è rimasto pressoché in linea con i 336 miliardi dell'86; invariato il dividendo: 340 lire per ordinarie e privilegiate, 360 per le risparmio, n consolidato è stato di 7375 miliardi, leggermente inferiore all'anno precedente; l'utile netto è calato a 402 miliardi (565 nell'86). Si è anche parlato di razzismo. Un azionista, Morniroli, ha chiesto al presidente (una lettera aperta, firmata da Fiom, Firn, Comitato disarmo e Pax Christi era stata distribuita all'ingresso di Palazzo Uffici) di rinunciare alla presenza Olivetti in Sud Africa. 'Nessuno può dubitare — ha replicato De Benedetti — dei miei sentimenti né di quelli del consiglio. Su mille dipendenti 700 sono di colore; la grande maggio- rama dei capi è di colore. Non lavoriamo per l'esercito o per la polizia ma per banche, poste, uffici: Al termine un botta-risposta con De Benedetti Che significa per la Cir l'aumento al 20% della quota in Olivetti? mE' un buon investimento, come lo è stato 10 anni fa*. Quanto avete speso e quando avete comprato? •150-180 miliardi negli ultimi tre mesi. Non vogliamo la maggioranza ma restare azionisti di riferimento* E l'AT&T? «Credo siano contenti perché ho dimostrato di credere nell'azienda. Si sarebbero preoccupati se mi fossi defilato. Continueremo insieme, ma senza sudditanza verso il colosso americano* . L'accordo firmato dalle -sette sorelle* dell'informatica vi spiazza? *Att e Olivetti hanno anticipato questa filosofia, avevamo già scelto questa strada. Gli altri hanno adesso giocato sulla difensiva*. Quoterete altre aziende in Borsa? «Ne abbiamo con le carte in regola, ma bisogna cogliere i momenti opportuni, comunque non ci sono progetti a breve-medio periodo*. E il futuro? Aveva detto Ripeto, veniamo da un lungo ciclo di prosperità e sviluppo basato sui debiti che porta in sé i germi dello squilibrio. Il crollo di Wall Street è stato solo la punta dell'iceberg. Vedremo dopo le elezioni Usa*. Francesco Bullo Cosi va §1 gruppo di Ivrea (Dati suU'andamento degli ultimi cinque anni) Miliardi di lire 1983 1984 1985 1986 1987 Ricavi netti 3736,2 4578,0 6140,5 7316,9 7375,5 Utile netto 295,3 356,0 503,7 565,5 402,0 Utile netto 1 Ricavi netti ^ 7,9 7,8 8,2 7,7 5,5 Patrimonio netto 1202,1 1958,3 2279,7 3153,7 3281,4 Disponibilita finanziaria netta -726,0 -319,3 -190,0 407,4 531,0 Utile per azione ordinaria (lire) 857 760 lt>22 1097 733 Dividendo per az. ordinaria (lire) 240 275 320 340 340 Num. dipendenti a fine anno 47,800 47,613 48,944 59,091 58,087 Vittorio Cassoni

Luoghi citati: America, Europa, Fiom, Italia, Ivrea, Sud Africa