La lunga battaglia contro il ghiaccio

La lunga battaglia contro il ghiaccio La lunga battaglia contro il ghiaccio Prima della tragedia di Como l'Atr rischiò altri incidenti L'.Atr 42» (Colibrì) ha una storia che non lo difende. E' diventato tristemente famoso il 15 ottobre dello scorso anno, quando in volo da Milano a Colonia si schiantò sulla montagna, a Conca di Orezzo. Morirono 37 persone, 56 secondi di terrore prima della fine. « Un aereo nato in fretta per superare sul tempo le altre fabbriche concorrenti», affermò qualcuno dopo la tragedia. Si seppe cosi che il primo Atr (cooperazione AlitaliaAérospatiale, un affare da 10 mila miliardi) nacque nello stabilimento di Tolosa alla fine di giugno 1986. Le prove a terra durarono appena due mesi e mezzo, tre settimane meno del previsto. Le due società costruttrici spiegarono che ^quell'anticipo lo mettevano a profitto per svolgere più rapidamente possibile il programma per i certificati di navigabilità». Ma tutto questo non avrebbe influenzato la serietà dei collaudi, affermò dopo la sciagura di Conca di Orezzo un portavoce dell'Aeritalia. E sull'incidente l'Aérospatiale dichiarò che le cause del disastro erano dipese dalla mancata applicazione, da parte dei due piloti, delle velocità da tenere in condizione di formazioni di ghiaccio e dalla mancata applicazione delle manovre per uscire dallo stallo. n ghiaccio sarebbe dunque il grande nemico di questo aereo. Si scopre cosi che un «Colibrì» della francese Air Littoral di Marsiglia, in volo di addestramento, piomba come un sasso per 1050 metri a causa di un leggero velo di ghiaccio sulle ali che gli fa perdere stabilità. Un altro Atr della Brit Air finisce in un violento turbinio di pioggia che gli blocca 1 comandi. Cade in picchiata da 6600 metri e ritrova il suo assetto a 1500 metri da terra. Emergenza anche sul cielo di Ginevra: ali e timone dell'Atr si caricano di ghiaccio. L'aereo comincia a vibrare come stesse per spaccarsi. I piloti sono costretti a puntare verso terra. La serie dei quasi-incidenti continua. Questa volta in America, a Boston. Un Atr della Command Airlines, in fase di salita, quando si trova a 5200 metri comincia a oscillare a causa del ghiaccio e piomberà per 900 metri prima di ritrovare il suo normale assetto. E ancora 11 «Colibrì» della Simmons Airlines in fase di avvicinamento a Detroit carica ghiaccio e comincia a oscillare. I piloti riescono a controllarlo solo all'ultimo momento, quando si trovano a un centinaio di metri da terra. Stessa compagnia, stesso incidente, stesso aeroporto, qualche giorno dopo e anche questa volta l'aereo si riprende quando è a bassa quota. Terrore su un Atr sul volo da Forlì a Roma. A quota 4800 metri il ghiaccio sui piani di coda crea problemi di assetto. U comandante ordina ai passeggeri di spostarsi verso prua, per ritrovare l'equilibrio orizzontale. La manovra riesce perfettamente e il velivolo atterra al Leonardo da Vinci senza problemi. Penultimo episodio: un Atr in volo da Milano a Norimberga, sempre a causa del ghiaccio, cade per 150 metri. Dopo la tragedia di Conca di Orezzo i Colibrì sono stati messi a terra in attesa della conclusione delle inchieste. Indagini costellate dalle proteste dei piloti che denunciavano l'inaffidabilità del velivoli in presenza di ghiaccio e la replica dei costruttori sull'applicazione corretta del manuale di volo in determinate condizioni. Un aereo che «chiavi in mano» costa circa 12 miliardi deve avere tutte le garanzie. Tre mesi dopo la tragedia l'Atr è tornato a volare. al. pop.

Persone citate: Conca, Leonardo Da Vinci, Simmons