Scopre un figlio 41 anni dopo

Scopre un figlio 41 anni dopo Si ritrovano due innamorati: lui ex soldato russo, lei ferrarese Scopre un figlio 41 anni dopo FERRARA — Un ex soldato russo ed una ferrarese si sono ritrovati dopo 42 anni e lui, medico in pensione, ha scoperto di avere un figlio italiano che ora ha 41 anni. I protagonisti di questa storia sono Loriana Benetti, 60 anni, pensionata, abitante nel centro storico di Ferrara, e Vladimir Demidov, 67 anni. I due si incontrano per la prima volta durante la seconda guerra mondiale. Demidov frequentava la facoltà di medicina a Mosca quando il giovane russo fu costretto ad interrompere gli studi perché chiamato alle armi. Dopo un brevissimo periodo di addestramento parte per il fronte polacco dove viene fatto prigioniero dai tedeschi l quali lo costringono a seguirli In Italia. Finisce a Berrà, un paese situato sulla riva del Po e qui conosce un'infermiera, Vades Aubertini, zia di Loriana. Attraverso Vades. Vladimir, che parla l'italiano, co¬ nosce Loriana. Nasce ben presto una tenera amicizia, ma nel 1943 i tedeschi devono lasciare Berrà e caricano Vladimir sul camion militare. Lui però salta dal camion, evita gli spari dei tedeschi e vagando per le campagne raggiunge nuovamente la famiglia Benetti a Berrà arruolandosi con i partigiani. Loriana, che all'epoca aveva 15 anni e Vladimir 22, si innamorano. Ma Vladimir (che a Berrà tutti chiamano Ivan, il suo nome di battaglia durante il periodo trascorso con i partigiani), lascia l'Emilia nel 1946. Loriana Benetti che non si è mai sposata e vive con l'anziana madre Paolina Aubertini, afferma: •Quell'anno volle ritornare in Russia. Gli ho scritto per tanti mesi, ma le mie lettere, con le quali gli annunciavo che aspettavo un figlio e che il padre era lui, sono sempre ritornate al mittente*. Ma che cosa è successo e perché Vladimir è voluto ri¬ tornare nel Delta del Po a distanza di 42 anni? Risponde Gianni Sparapan, un insegnante-poeta autore di alcune pubblicazioni storiche sul fascismo e la Resistenza. Sentiamo il suo racconto: •Ho conosciuto il dottor Demidov nel maggio dell'anno scorso a Mosca durante un incontro tra una delegazione partigiana italiana ed una di ex combattenti sovietici in Italia. Mi disse di aver combattuto tra i partigiani di Berrà e che inutilmente aveva cercato di ottenere un permesso per visitare i luoghi che lo avevano visto protagonista». •Gli promisi di interessarmi al suo caso ed attraverso un amico giornalista di Mosca inviai, a nome dell'Anpi di Rovigo, un invito ufficiale al Comitato dei veterani di guerra di Mosca indicando quattro nomi tra i quali quello di Vladimir». Tra i quattro fu prescelto proprio Vladimir che il 24 aprile scorso arrivò in Italia •Dopo le celebrazioni a Rovigo — dice Sparapan — nel pomeriggio ci recammo a Berrà per l'incontro di Vladimir con i suoi compagni partigiani di un tempo. E qui venne a sapere che Loriana aveva avuto un figlio, Antonino, che ora ha 41 anni e che risiede con la sua famiglia a Modena. Lei si era trasferita a Ferrara. E' bastato un colpo di telefono e all'indomani Vladimir e Loriana si sono visti*. Demidov ha raccontato a Loriana di non aver ricevuto le sue lettere perché dopo il ritorno in Russia era stato rinchiuso per 15 mesi in un campo di concentramento. • Dopo il ritorno a Mosca — conclude Sparapan —, la laurea e il matrimonio dal quale sono nati tre figli, due femmine infermiere ed un maschio ingegnere. Vladimir è rimasto vedovo sette anni fa. E' ripartito per Mosca ma ha detto che a settembre tornerà nuovamente nel Delta. Maurizio Barbieri

Persone citate: Benetti, Gianni Sparapan, Maurizio Barbieri, Vladimir Demidov