Accusato do otto alunni

Accusato da otto alunni Rinviato a giudizio per violenza carnale e corruzione di minori Accusato da otto alunni Un insegnante di educazione tecnica di Binino (già assessore de allo sport) - Dicono i ragazzi: «Ci mostrava foto porno e ci portava nella sua mansarda» ■ E' agli arresti domiciliari Se le accuse verranno provate al processo, il professore di educazione tecnica Calcedonio Di Maggio, 39 anni, Brulnj, viale dei Cipressi 3, rischia, oltre ad una severa condanna, l'interdizione perpetua dai publici uffici. Ieri il giudice istruttore Marilinda Mineccia lo ha rinviato a giudizio per violenza carnale, atti di libidine violenta e corruzione di minorenni. Approfittando dell'ascendente che aveva sugli alunni, il professore avrebbe abusato di otto di loro. L'allarme sociale suscitato dalla vicenda, ha convinto il magistrato a respingere l'istanza di libertà provvisoria avanzata dal difensore, avv. Andrea Galasso. La dottoressa Mineccia ha invece concesso gli arresti domiciliari: l'imputato è incensurato, e non vi sono particolari esigenze istruttorie. Personaggio in vista a Bruino (fu consigliere comunale e assessore de allo sport), stimato dai colleghi, cameratesco con gli scolari, sensibile ai loro problemi, apprezzato dai genitori: questa l'immagine «pubblica» del prof. Di Maggio nelle due scuole in cui insegnava, l'Istituto «Pacchioni" di Giaveno e la media «A. Moro» di Bruino. Ma, un anno fa, su di lui cominciano a girare delle «voci., che mettono in ''.ubbio la sua moralità, I primi a stupirsi di queste «voci» calunniose sono i genitori degli scolari: 'Avevamo una grande considerazione per l'insegnante, per l'incarico di assessore allo sport che ricopriva, perché era considerato una persona molto vicina ai ragazzi, li faceva sentire a loro anio e lì motivava allo studio...'. Nel maggio dello scorso anno un alunno si lascia sfuggire una frase davanti ai genitori: «...e no, un giorno vi devo poi parlare'. La madre insiste e vengono a galla particolari inquietanti: • Quando ci accompagnava a casa il professore ci mostra- va delle foto pornografiche in cui lui stesso compariva con una coppia sposata, ricoprendo alternativamente i due ruoli sessuali...'. Le perplessità della donna diventano sospetti, avvalorati dalle confidenze ancora più scabrose che riesce a raccogliere parlando con i genitori dei compagni di scuola. La spinta decisiva alla denuncia viene da uno studente che, vincendo la vergogna, si decide a svelare ogni cosa: 'Temevo die a mio fratello capitasse quello che era già successo a me, che venisse anche lui attirato nella mansarda e fosse costretto a subire le attenzioni del professore'. Scattano cosi le denunce e le manette. Di Maggio cerca di difendere la sua immagine, ammette però il conflitto tra gli ideali religiosi che si è proposto e l'omosessualità, che gli ha procurato una «lacerante sofferenza». Contro di lui, il giudice ha raccolto le testimonianze dei ragazzi: • Ci invitava a salire in mansarda, li aveva riviste pornografiche, faceva le sue porcherie e portava tutti i ragazzi e le ragazze che ci stavano', c. cer. Calcedonio Di Maggio

Persone citate: Andrea Galasso, Binino, Calcedonio Di Maggio, Di Maggio, Marilinda Mineccia, Mineccia

Luoghi citati: Bruino, Giaveno