Lo scontro fra le tre anime del psi decide il futuro del pentapartito

Polemica anche sui libri Bianca Vetrino si dimette da vicepresidente del Salone Polemica anche sui libri L'assessore ha lasciato l'incarico a pochi giorni dall'inaugurazione della rassegna al Valentino - L'annuncio in Consiglio: «La Regione non è uno sponsor, ha il dovere di esercitare un controllo e di partecipare alle decisioni» - Dibattito sulla Valle Bormida Una riunione del Consiglio regionale, che si prevedeva breve, ha avuto invece un paio di impennate con relativo contorno di polemiche. La meno attera giunge quando il Consiglio sta per votare la delibera con cui la Regione diventa socio fondatore dell'Associazione per il Salone del libro (in un secondo tempo la giunta destinerà 400 milioni all'iniziativa). Bianca Vetrino, assessore e vicepresidente del Salone, fa un lungo intervento per annunciare le proprie dimissioni dall'incarico, ir vitando anche il collega Pezzana a fare altrettanto (il consigliere della lista verde civica è però fuori aula). Perché le dimissioni, a pochi giorni dall'inaugurazione del Salone? La polemica parte da lontano. Bianca Vetrino ricorda che fu un funzionario del suo assessorato a coinvolgere Angelo Pezzana, suggerendo la formula accolta poi da partner privati, soprattutto dal finanziere Guido Accornero. Qual è, dunque, il problema? Pare di capire che il ruolo del «privato» sia prevalso su quello del «pubblico», snaturando la filosofia dell'iniziativa. In che senso? Spiega Bianca Vetrino: «Lo Regione non è uno sponsor, ma una presenza istituzionale, patrocinante il Salone, alla stregua del Comune e della Provincia, quindi ha il dovere di esercitare un controllo e partecipare ai diversi momenti decisionali e promozionali, siano essi conferenze stampa o altro». Segue l'annuncio delle dimissioni e l'invito a nominare un rappresentante della Regione. La consigliera del pei Sestero dice di non capire i motivi che hanno indotto Vetrino alla decisione annunciata: 'Come gruppo non avremmo avuto nulla da obiettare sulla delibera né sullo stanziamento: giudico strano il comportamento della vicepresidente e le motivazioni addotte'. Peizana ribatte: -Che strano, e stata sempre invitata, ha pure partecipato all'incontro con il presidente Cossiga». La delibera è stata votata, eventuali strascichi sono rinviati al giorno dopo. Contemporaneamente, al primo piano si svolge un dibattito fuori programma sulle disastrate condizioni della Valle Bormida: problema vecchio, malamente affrontato negli scorsi anni, assurto alla ribalta in tutta la sua drammaticità anche se non è roba di oggi. Arrivano circa duecento abitanti della Valle che chiedono di incontrare assessori e consiglieri. Chi ha fissato l'ap¬ puntamento? L'assessore all'ambiente Elettra Cernetti, chiamata in causa, casca dalle nuvole. Cosi il presidente della giunta, Beltrami. E' stato avvisato soltanto il presidente Viglione e nessun altro. La procedura è quanto meno anomala, ma la riunione si tiene ugualmente con assessore e capigruppo. Molte parole, promesse di impegno, spazio oratorio ai consiglieri d'opposizione.' Il consigliere Ferro (pei) tira fuori un documento, a sorpresa: è l'offerta riservata di alcune aziende specializzate in opere di disinquinamento che l'assessore dovrebbe valutare con la giunta per redigere l'eventuale protocollo di assegnazione dei lavori. Il documento è indirizzato all'assessore, ma Elettra Cernetti non l'ha visto. Che sia stato dirottato al gruppo comunista, con eccessiva solerzia, da qualche funzionario? E' un «giallo» in attesa di chiarimenti, ovviamente interni. Ma è anche il pretesto per sollecitare maggiore informazione e il coinvolgimento di quanti sono interessati al risanamento della Valle: cose che la delegazione a sua volta fa proprie. C'è da aggiungere che il ministero, proprio per la Valle Bormida, avrebbe intenzione di stanziare un primo intervento di 27 miliardi e su questa mezza promessa si è già scatenata la bagarre: accuse all'assessore di gestire la vicenda senza Informare gli organismi istituzionali, di volere attivare meccanismi passando al di sopra di questo e quest'altro. Due episodi difficili da decifrare se isolati dal malessere che attraversa i partiti di maggioranza torinesi. p. p. b.