Al servizio di Sua Maestà il Kgb di Mario Ciriello

Al servizio di Sua Maestà il Kgb Morto a Mosca l'inglese Kim Philby, re delle spie: aveva 76 anni Al servizio di Sua Maestà il Kgb DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Letteratura e cinema ci hanno abituati al mondo dello spionaggio, tutto déjà-vu, nulla più stupisce. Ma nessuno ha mai inventato un personaggio come Kim Philby. Adesso è morto: e 11 fatto ridesta ovunque, in tutto il mondo, ricordi, immagini, teorie, riapre un lungo capitolo di storia squallido e allo stesso tempo avvincente. Per quarant'annl, Philby ha spiato per l'Unione Sovietica, con una costanza ideologica che nulla riuscì mal a spezzare, con una ortodossia superiore a quella del Cremlino. Eppure, non era un ideologo. Dichiarò una volta: .Non si rifiuta un'offerta di arruolamento in una forza di élite.. E per lui l'intelligence russa era questa élite. La >voce> della sua morte è giunta tardi, verso le 20 italiane: e più di due ore sono passate prima che fonti attendibili la confermassero. In un'ora critica, con le •chiusure» che incalzavano, la stampa si è cosi trovata di fronte ad un ennesimo .mistero Philby.. Una volta di più, la verità pareva inafferrabile. Kim Philby aveva 76 anni e la sua salute s'era incrinata da tempo. Era sempre affabile ed amabile, come aveva riferito un giornalista che l'aveva intervistato qualche mese fa. Una maschera. Era nato nel 1912 ad Ambula, nel Punjah, in India, figlio di un padre straordinario e impossibile, uno di quegli eccentrici che soltanto quest'isola sa produrre. Saint John Philby aveva lasciato YIndian Civil Service. s'era completamente arabizzato ed era entrato nello spionaggio. Kim — o meglio Harold Adrian Russell Philby — studia In Inghilterra, entra allUniversìtà di Cambridge, si laurea in storia. Erano gli Anni Trenta, gli atenei, e soprattutto Cambridge, guardavano a sinistra, non necessariamente al comunismo, ma sempre contro la «reazione, conservatrice o fascista. Il giovane Philby va a Vienna, assiste nel '34 alle violenze della Heimwehr, ne torna sposato con un'ebrea. n matrimonio dura poco: Philby va in Spagna come .inviato di guerra, del Times con le forze di Franco; si trastulla per qualche tempo con il giornalismo; ma nel '40 è arruolato nelYIntelligence Service. La sua ascesa è rapida. Nel 1943, Philby è alla testa di una «sezione, creata pf r apprestare le difese contro le previste future penetrazioni dello spionaggio sovietico; nel '47, è capo degli 007 britannici in Turchia; nel '49, è inviato a Washington, con 11 vitale incarico di tenere i collega¬ menti con ì'Fbi e la Cfo. E' un fiotto incessante di informazioni che Philby trasmette a Mosca. Riesce a far fallire, nel '50, uno sbarco di dissidenti in Albania, con il massacro di centinaia di persone. E riesce a far fuggire i due diplomatici inglesi, pure al servizio di Mosca. Guy Burgess e Donald Mac Lean. C'è chi si insospettisce, ma Philby si salva. Nel '56, è di nuovo all'opera per l'Intelligence Service, che lo invia a Beirut, nei falsi panni di corrispondente dell'Observer e dell'£conomist. Ma ormai il cerchio si stringe. Mosca lo avverte: 'FuggU; e nel gennaio '63 Philby scompare da Beirut, destinazione Mosca. Il 30 luglio di quell'anno le Izvestia annunciano che 11 Cremlino ha concesso a Philby l'asilo politico e la cittadinanza sovietica. .Non fui mai un doppio agente — ha sempre sostenuto Philby —, ho servito sempre e soltanto la Russia-. Forse è una delle poche verità uscite dalle sue labbra. Mario Ciriello