II sesso non fa scandalo a corte

II sesso non fa scandalo a corte I reali inglesi ignorano le scappatelle del padre della duchessa di York II sesso non fa scandalo a corte DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Fra le molte differenze che distinguono l'Inghilterra dal continente europeo, c'è la natura dei loro scandali. A Sud e a Est della Manica, soprattutto in Germania ed in Italia, lo scandalo è attizzato sempre da venalità, da cupidigia di denaro. In quest'isola, predomina il sex scandal. E' la debolezza della carne a ispirare quelle fugaci follie che, se scoperte, possono distruggere una carriera, una famiglia, una vita. Non sono meditazioni fortuite, è scoppiato un ennesimo sex scandal, il protagonista è già sotto gli staffili della stampa a sensazione. E' il maggiore Ronald Ferguson, padre di Fergie, la duchessa di York. Molte rivelazioni sono crudeli, ma necessarie: queste sono soltanto crudeli. La stamna scandalistica britannica ha perso ogni misura, tanti e tali sono i suoi eccessi che i giornali «di qualità» cominciano a considerare inevitabili, quasi auspicabili, nuove leggi a difesa della privacy. D maggiore Ferguson non ha un incarico di rilievo, non possiede segreti di Stato, non rappresenta un security risk. Eppure, intere prime pagine annunciano al mondo che frequentava da tempo un piccolo club londinese, dove, secondo questi fogli, si rilassava con una prostituta: o Julia, o Lorraine o Kim, a seconda dei casi. Tre ragazze loquaci, che, violando il loro codice professionale, hanno accolto con letizia i cronisti. Per fortuna, la famiglia reale non ha perso la testa: anzi, il principe Charles, che del maggiore è amico, si è subito presentato, sorridente, al suo fianco. Ronald Ferguson è il polo manager dell'erede al trono, ovvero lo addestra e lo consiglia in questo sport, si prende cura dei suoi cavalli. Domenica, poche ore dopo la comparsa delle prime notizie, il mag¬ giore, un aitante signore di 55 anni, è arrivato puntualmente a Windsor Park, luogo delle gare, e Charles ha posato con lui dinanzi ai fotografi. C'era anche Diana, che pure odia il polo, con i figli Harry e William. Mancava invece la figlia del maggiore, Sarah, un'assenza comprensibile. La povera Fergie (un nome che s'ispira infatti a Ferguson) è la vera vittima di queste inutili rivelazioni. Adora il padre, è adesso al sesto mese di gravidanza, non si è ancora rimessa dal tremendo shock patito, con Diana, in Svizzera, in marzo, quando una valanga uccise un amico e quasi travolse Charles. Per la madre, Susan, è un dramma meno lacerante. Sposata da 13 anni a Ferguson (quando la vera madre di Fergie, anche lei Susan, lasciò il maggiore e sposò il campione argentino di polo Hector Barrantes) non ha più fiducia nel suo matrimonio. Un divorzio è nell'aria dall'86. Sembra essere un ritrovo assai frequentato, questo Wigmore Club, in Marylebone Lane, non lontano da Oxford Street, nel West End londinese. Un piccolo club, che, a giudicare dalle notizie di queste ore, altro non è che un massage parlour, un salotto per massaggi. Chi s'iscrìve dà un nome falso, ma il maggiore non aveva preso tale precauzione. Vi si recava due-tre volte al mese. Una delle tre ragazze ha riferito: .Era sempre lo stesso programma. Prima un massaggio, poi una chiacchierata, poi un atto sessuale. Sapevamo chi era. Fra noi, lo chiamavamo Fergie-. Valeva la pena di sollevare 11 sipario su queste evasioni erotiche? Proprio no. I giornali che hanno sfoderato lo scandalo non hanno neppure stuzzicato l'appetito del lettori Non hanno venduto una copia in più. Mario CirieUo

Persone citate: Ferguson, Hector Barrantes, Ronald Ferguson, Windsor Park

Luoghi citati: Germania, Inghilterra, Italia, Londra, Svizzera