Sulla Spd brilla l'astro del Nord di Alfredo Venturi
Sulla Spd brilla l'astro del Nord Il voto nello Schleswig-Holstein Sulla Spd brilla l'astro del Nord E' Bfoern Engholm, intellettuale moderato' DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Questa Spd che ha trionfato nello Schleswig-Holstein può essere un modello per la socialdemocrazia tedesca nel suo insieme. Cosi dice Bjoern Engholm. all'indomani del sensazionale risultato che lo proietta al vertice del potere nei più nordico dei Laender tedeschi. Quale modello, dunque, per il partito di Brandt e di Vogel? Eccolo, nelle parole di Engholm: un partito aperto alla società intera, non soltanto perché ambisce a rappresentarne tutti gli strati ma anche perché ne ricerca i contributi più vari, indipendentemente dall'appartenenza politica. Una delle prime realizzazioni del governo socialdemocratico di Kiel sarà infatti la Denkfabrik. E' la creatura prediletta di Engholm. è quello che gli americani chiamano un think tank: insomma una sede in cui uomini di scienza e di cultura delle piti varie provenienze lavorano insieme a un progetto di società. Additando il proprio partito come modello federale, il trionfatore di questa battaglia del Nord propone implicitamente se stesso come figura nazionale. Come un altro capo di governo regionale, il vicesegretario del partito Oskar Lafontaine (44 anni), anche Engholm (48 anni) si trova ormai al centro delle speranze di rinnovamento della socialdemocrazia tedesca. Bjoern ha già avuto un'esperienza politica federale: è stato, nell'ultimo governo Schmidt, ministro della Pubblica Istruzione. Dice di amare la vita tranquilla, i raffinati piaceri di un estimatore d'arte, le amicizie intellettuali come quella di Guenter Grass. E' stato a Lubecca, la sua città, che ha fatto carriera nell'Spd. Un lavoro abile e paziente, al punto da scatenare nel suo avversario diretto, l'allora capo del governo a Kiel, Uwe Barschel, il demone dell'invidia. Barschei cercò di distruggerlo: accreditandolo come evasore fiscale, creandogli fama di bisessuale dissoluto. Persino facendogli Insinuare l'atroce dubbio dell'Infezione Aids. Il risultato finale di questa manovra, dopo la tragica fine di Barschel suicida, è il trionfo elettorale di domenica. Anche se questo non spiega tutto, naturalmente. Per esempio: come già Lafontaine nella Saar, anche Engholm nello SchleswigHolstein ha saputo neutralizzare la concorrenza verde, con una linea decisamente ecologista e antinucleare. Inoltre la sua pacata visione del mondo lo rende accettabile al centro: come gli amburghesi Helmut Schmidt e Klaus von Dohnanyi. Engholm è un socialdemocratico di tinta piuttosto temperata. Anche per questo il suo sogno è a portata di mano. E cosi con lo SchleswigHolstein sono cinque i Laender tedeschi governati dall'Spd. Gli altri quattro: Nordreno-Westfalia. Saar. Amburgo. Brema. Restano alla Cdu-Csu Bassa Sassonia. Assia. Renania-Palatinato, Baden Wuerttemberg. Baviera. E Berlino Ovest, che non è a stretto rigore un Land federato ma che i tedeschi amano considerare tale. Dunque nel Bundesrat. la Camera Alta che rappresenta gli Stati, la situazione è ora la seguente: diciotto voti Cdu. cinque voti Csu, diciotto voti Spd. La conseguenza politica è evidente: la Cdu di Kohl è sempre più condizionata dal partito gemello, ma non sempre concordante, dei cristiano sociali bavaresi. Per questo c'è un altro politico tedesco che esulta per il trionfo di Engholm. E' all'altro capo del Paese e dello spettro d'opinione, è il conservatore bavarese Franz-Josef Strauss. n capo del governo di Monaco ha due ragioni di compiacimento. La prima è appunto la funzione arbitrale che la sua delegazione viene ad assumere al Bundesrat. La seconda è l'Insuccesso dei suoi alleatiavversari liberali nello Schleswig-Holstein, effetto della polarizzazione determinata, ancora, dallo scandalo Barschel. Sono 1 paradossi della politica te' desca: il successo della sinistra a Kiel sposta verso destra il baricentro della coalizione di governo. Alfredo Venturi
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