Accordo in vista a Danzica
Accordo in vista a Danzica Il comitato di sciopero afferma: «La direzione ha ceduto» Accordo in vista a Danzica Secondo il sindacato, concessi gli aumenti, la riassunzione dei licenziati e l'immunità - Non si è discussa però la legalizzazione di Solidarnosc - Jaruzelski: «La riforma non ha funzionato» VARSAVIA — La crisi polacca sembra giunta a una svolta: ieri a tarda sera il comitato che da più di una settimana guida lo sciopero ai cantieri navali di Danzica ha annunciato che è stato raggiunto -un accordo di massima» con la direzione. Agli operai sarebbe stato concesso quanto avevano richiesto: aumenti salariali mensili di circa 47 mila lire, riassunzione degli attivisti di Solidarnosc licenziati per attività sindacale illegale e impunità a tutti i lavoratori che hanno partecipato all'agitazione. Le autorità non hanno ancora confermato ufficialmente l'accordo. Nelle ultime ore la rivolta aveva dato segni di indebolirsi. Ieri almeno 400 operai hanno ceduto, e all'interno degli impianti erano rimasti solo 800 manifestanti riuniti attorno a Walesa. L'avvio dei negoziati con la direzione, con la mediazione del vescovo della città baltica Tadeusz Goclowski, aveva contribuito ad allentare la tensione attorno ai cantieri as- sediati dai reparti speciali antisommossa, che non lasciano passare alcun rifornimento per gli scioperanti. Goclowski è apparso ottimista: «Sono convinto che una soluzione sema l'uso della forza sia possibile». E un collaboratore di Walesa ha sottolineato che la direzione, accettando di incontrare il comitato di sciopero, lo ha riconosciuto implicitamente come organo rappresentativo degli operai. Un'importante svolta è venuta dallo stesso Jaruzelski che. durante un importante vertice economico in occasione del 160" anniversario della banca di Stato, ha ammesso che - la pressione esercitata sui prezzi non ha contribuito affatto a migliorare la situazione del mercato, anzi peggiorandola in alcuni settori». Un'autocritica che sembra preludere a una correzione radicale della politica economica: il regime si preparerebbe ad abbandonare la politica dei rincari drastici mitigati con modesti compensi salariali. Per attuare questa «riforma della riforma» Jaruzelski utilizzerebbe i poteri speciali che stanno per essergli concessi dal Parlamento e varerebbe un ampio rimpasto tra i responsabili economici. (A pagina 5 il servizio di Piero de Garzarolli)
Persone citate: Goclowski, Jaruzelski, Piero De Garzarolli, Tadeusz Goclowski, Walesa
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