L'Autunno-Inverno '88 '89 dei grandi stilisti
La mini perde quota UAutunno-Inverno '88-'89 dei grandi stilisti La mini perde quota In America catene di produzione in crisi: le giovanissime hanno bocciato le gonne cortissime - Si torna al lungo - Alla ribalta i pantaloni In questi giorni negli show-rooms dei grandi stilisti come dei confezionisti affermati, si tirano le fila della prossima stagione autunnoinverno 1988-89, si vahitano le scelte e le tendenze di gusto emerse dagli ordini. Come anni fa, più che di modelli ci ritroviamo a parlare di orli e lunghezze. Quale sarà la vera gonna alla moda? Cortissima sembrerebbe proprio di no. Ma allora lunga, affusolata, castigata come già dal gennaio scorso e poi di nuovo a marzo l'ha presentata Karl Lagerfeld per Chanel? In America le catene di produzione dei grossi magazzini sono in «panne» a causa del rigetto giovanile della mini per la stagione corrente, dopo essere stata solo sporadicamente accolta, come in Europa, per l'inverno '87-88. In effetti il secondo avvento della mini, al contrario di quello firmato Mary Quant, non è stato imposto, come si diceva allora, dalla strada e poi affannosamente recepito dalle griffes. E' stata al contrario una mini da signora-bene, da donna manager (vedi la gonna arricciata in verticale a tendina, nel tailleur 87 di Gianni Versace). ormai tanto libera, dato il suo potere, da abbandonare abbigliamento da circostanza e da indulgere, con voluto eccesso, agli strumenti della seduzione. Stando alle sfilate del marzo scorso a Parigi, il lungo avanza. Anche se non mancano le eccezioni, nascondere le gambe appare l'imperativo del momento. Le gonne diritte si innamorano del polpaccio, mentre i pantaloni sono il terzo vincente fra le due contendenti, gonna corta, gonna lunghissima. Le ragazze hanno rifiutato la mini recuperata dall'Alta Moda e. come negli Anni Sessanta, accolgono la sfida del maxi, ampio, a ruota. E intanto creatori d'avanguardia, come Tarlazzi, si convertono al volume di lunghe gonne plissé, aperte ai lati per lasciare scorgere, come i grembiuli dei J. P. Gaultier, i pantaloni. Una gonna asciutta, attillata, lunga fino ai piedi, con spacco e botte ni d'oro (Cha¬ nel), è splendida ma difficile. Montana in una collezione molto bella, di estrema semplicità, ha proposto pantaloni dal mattino alla sera, a vita alta, morbidi, larghi, sotto mantelli prolissi, con avvolgenti colli a cratere. Valentino, autore d'una deliziosa signora d'inverno in gonna ad anfora, giacche a coda di rondine, montoni ricamati e superbe giacche da sera a brillante disegno Aubusson. afferma che per lui esiste un'unica lunghezza, l'orlo appena sopra il ginocchio. Chi non si distacca dal corto-corto è Christian Lacroix: anche nel suo primo prèt-à-porter, piccoli tailleur neo-barocchi, in tessuto tappezzeria, completi di spencer e gonne plissé e mantelli coloratissimi. Marco Cavallo, stilista bolognese approdato a Parigi, non sì è lasciato frastornare dal nuovo desiderio di ricoprire la donna dopo le gran mattane della ultramini e il suo bene l'ha trovato negli Anni Settanta, fanciulleschi godè in abitini senza maniche, mantellette ruscellanti, soprabiti doppia ruota, in piccato nitore di bianchi, rossi, gialli. Nino Cerniti amatissimo in Francia pe la sua eleganza austera ha avvicinato il lungo-lungo — i suoi tailleur, i mantelli stile accappatoio in cammello o spolverino in drop blu notte, collo di velluto, sfiorano la caviglia — e il corto nelle gonne che arieggiano il palloncino. Al di là d'ogni estremismo, si profila per il prossimo autunno-inverno, il ritorno dell'eleganza quieta, molto ■couture», stile «signora d'una volta». Più spiritoso e spigliato il versante che allea grazie tardosettecentesche pre e post Rivoluzione francese, a piccanti rigori da cadetto. Nell'impertinente collezione di Enrico Coveri, ragazze come soldatini in pantaloni e dolman, ufficialetti con spalline dorate in tripudio di blu, bianco e rosso; corte mantelle alla ussaro, giovani signore che afferrano la suggestione della cavallerizza per insaporirla al vento del Tirolo. con panni, velluti, scozzesi in giallo, rosso e blu. Lucia Sollazzo in taille un abito ur con giucca corta proposto da Basile (in alto) e a vita alta con bustino a smoking di Complice
Persone citate: Christian Lacroix, Enrico Coveri, Gianni Versace, Karl Lagerfeld, Lucia Sollazzo, Marco Cavallo, Mary Quant, Tarlazzi
Luoghi citati: America, Complice, Europa, Francia, Montana, Parigi, Tirolo
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