Per la Nasa ennesimo disastro di Ennio Caretto

Per la Nasa ennesimo disastro Vittime e paura negli Usa per una serie di gravi incidenti causati dal fuoco Per la Nasa ennesimo disastro Nel Nevada esplode la fabbrica di carburante per i missili - Un morto, 200 feriti - Dodicimila fuggono di casa - «Era come essere al centro di uno scoppio atomico» - La nuova missione dello Shuttle (prevista per agosto) subirà un altro rinvio DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Tre terribili esplosioni, che hanno ricordato alla popolazione i test atomici di superficie degli Anni Cinquanta, e che hanno fatto registrare un sismo pari a 3,5 gradi della scala Ritcher, hanno devastato ieri la fabbrica di propellente solido della Pacific Engineering di Henderson presso Las Vegas nel Nevada. Una persona è morta, non si sa ancora se un uomo o una donna — il cadavere carbonizzato è irriconoscibile — altre quattro sono state ferite gravemente, e quasi duecento sono in ospedale per ustioni o ferite. La fabbrica produceva buona parte del carburante usato per i vettori della Nasa e per alcuni missili nucleari: mentre il lancio dello Shuttle, il primo dopo la catastrofe del Challenger dell'86, subirà solo un breve rinvio — i suoi vettori sono già carichi — le missioni successive rischiano di subire grossi ritardi, con enormi danni al programma spaziale Usa. Per le autorità è stato «un miracolo» che l'incidente non abbia causato un'ecatombe. Inizialmente, venti persone erano state date per disperse. Sono ricomparse alcune ore più tardi, appena superato lo choc: erano fuggite alla prima esplosione, avvenuta alle 11,53 ore locali, cercando riparo nel deserto. E' stato un guasto alle at trezzature per la miscela dei carburanti a scatenare, l'inferno: «Ci siamo trovati nel "ground zero" come è chiamato l'epicentro di uno scoppio atomico — ha detto uno dei proprietari della fabbrica. Fred Gibson — non abbiamo potuto far nulla-. Nel corso di numerose esercita¬ zioni, i dipendenti avevano imparato a fuggire usando varie uscite, e i pompieri di Henderson ad accorrere rapidamente. Alla seconda esplosione, avvenuta alle 11,57, lo stabilimento era già vuoto, e 17 autopompe erano già sul posto. Lo stabilimento, che impiega 125 operai, si trova alla periferia di Henderson, una città di 55.000 abitanti, e a 15 km da Las Vegas. I tre scoppi hanno divelto porte e finestre, scoperchiato tetti e abbattuto alberi, e costretto 12 mila persone a lasciare case, uffici e scuole. Gli abitanti più vicini alla fabbrica sono stati colpiti da schegge di vetro e altri oggetti mentre fuggivano. A Las Vegas i grattacieli hanno tremato, e i danni ammontano a decine di milioni di dollari. Da lontano, si sono visti divampare incendi spaventosi. Dense colonne di fumo tossico si sono levate nel cielo, ma il vento le ha fortunatamente spinte verso il deserto. Ferito alla testa, il comandante dei pompieri, Louis Bannig, ha portato in salvo coi suoi uomini bambini, donne e vecchi paralizzati dal terrore. Un portavoce della Nasa ha confermato che il disastro non bloccherà il lancio della navetta in programma per i prossimi mesi. Ma ha ammesso che verrà probabilmente rinviato da agosto a settembre od ottobre. L'incidente ha provocato un altro choc nell'ente spaziale, perseguitato dalla sfortuna da oltre ;e anni, e quasi bloccato u. 1 fiasco di alcuni missili, dai problemi delle modifiche alla navetta, e dagli errori dei fornitori. Ennio Caretto Henderson (Nevada). Studenti sotto i banchi si coprono il naso e la bocca per evitare di respirare i gas tossici (Reuter/Upi)

Persone citate: Fred Gibson, Henderson, Louis Bannig, Ritcher

Luoghi citati: Las Vegas, Nevada, Usa, Washington