Concorso col trucco di Livio Zanetti

Concorso col trucco Come far vincere i candidati lottizzati Concorso col trucco Teoricamente, un concorso di Stato c qualcosa di diverso da una benedizione di Dio. In un concorso a posti pubblici non dovrebbe valere la teoria della predestinazione. L'ascesa ai cieli dell'impiego slabile non dovrebbe avvenire per grazia divina, e neanche per intercessione di qualche santo. Teòricamente, un concorso dovrebbe servire a individuare le persone più adatte per un determinato lavoro selezionandole con appositi esami scritti, colloqui orali, test attitudinali e altre pròve di capacità. Còsi suggeriscono le leggi, i regolamenti e il buon senso, che come si sa non contano nulla. Da quando Dio è stato sostituito dal segretario di partito, il servitore dello Stato dal fedele portaborse, la competenza dall'omertà e il merito dalla lottizza/ione, nessun concorso ha infatti più senso se non forse quelli ippici, gli unici cui venga ancora riconosciuta una qualche blanda credibilità. Ma siccome la consuetudine e l'ipocrisia, unitamente alla lodevole ingenuità di alcune migliaia di concorrenti non ancora lottizzati, esigono che i concórsi vengano comunque celebrati, succede che ogni tanto se ne bandisce uno, col suo corredo di prove tecniche e attitudinali, valutazioni di lenii e di titoli, e tutta l'annessa impalcatura liturgica: commissione e commissari, scrutini, graduatorie. Gazzetta Ufficiale. eCc ecc. L'unico problema e come impedire che il dogma della lottizzazione venga violato e che qualcuna delle poltrone in palio cada in mano a dei nonpredestinati. A questo scopo vengono usati alcuni originali se non proprio infallibili accorgimenti. Uno e quello di invalidare con qualche pretesto 1 concorsi che per un imprevisto motivo non abbiano dato i risultati pattuiti L'invalida/ione può avvenire sia per iniziativa dei commissari d'esame, sia per intimazione degli -lessi candidati, come c accaduto all'ultimo concorso Rai 1 cui partecipanti, r fiutandosi di svolgere il tenia proposto («Il decadentismo ). hanno fatto decadere ip>o latto il concorso medesimo Un altro espediente, piuttosto antiquato, è di rivelare in anticipo ai vincitori in pectore titolo e argomento delle prove d'esame. Un altro ancora, più soft, è di icndere riconoscibili i loro componi^ j menti attraverso qualche frase o espressione convenuta — come si è fatto di recente a Venezia, usando come parola chiave l'avverbio «eventualmente', o (prevalentemente» Livio Zanetti (Continua a pagina 2 in ottava colonna)

Luoghi citati: Venezia