Gli alpini, storia con le immagini

Gli alpini, storia con le immagini Mostra a Palazzo Carignano Gli alpini, storia con le immagini Fino al 30 maggio esposti cimeli, foto, disegni n foro, minuscolo e netto, è al centro della rigida visiera del berretto ormai consunto e informe. Da quel foro, il 20 luglio del 1915 sulle Tofane, passò la morte del generale Antonio Cantore, ucciso dal proiettile di un cecchino. Il cimelio è uno dei tanti, e forse il più immediatamente drammatico, esposti a Palazzo Carignano dove, da ieri, e fino al 30 maggio, è possibile vedere la mostra iconografica «Immagini di una storia: gli Alpini dal 1872-. La rassegna, dove la parte del leone spetta, naturalmente, alle immagini (foto, disegni, lettere che. se non ripetono la storia degli alpini, fanno però rivivere fatti ed avvenimenti particolarmente significativi del Corpo dalla fondazione al 1945), è stata curata dalla direzione e dall'Associazione amici del Museo nazionale del Risorgimento e dalla sezione torinese degli alpini e si è potuta realizzare con un finanziamento della Provincia e della Camera di Commercio. «L'idea della manifestazione — spiega il presidente dell'Associazione amici del Museo, Alberto Turinetti di Priero — ci è venuta quando abbiamo appreso che il 14-15-16 maggio si sarebbe tenuta a Torino l'adunata nazionale degli alpini. La disponibilità di privati e istituzioni pubbliche è stata totale, soprattutto quando sapevano che si trattava dejli alpini-. Alla mostra (è aperta dal martedì al sabato, dalle 9 alle 18, la domenica dalle 9 alle 13 e dalle 9 alle 19 nei tre giorni dell'adunata) è cosi possibile osservare i disegni di Quinto Cenni, pittore minore della seconda metà dell'800, che dedicò la sua vita alle uniformi militari e che, nel riprodurre un alpino con gli sci ai piedi, definì quegli insoliti, per l'epoca, attrezzi «sfci norvegiani.. Inedite, poi, le immagini (gli originali su lastra sono conservati al Museo nazionale del cinema) del fotografo torinese Odoardo Ratti che fece il servizio militare negli alpini dal 1901 al 1903 e ha documentato la vita militare di quel tempo. Dalle «tavole» di Beltrame sulla copertina della Domenica del Corriere e dalle fotografie pubblicate dall'Illustrazione Italiana, si passa inoltre alle immagini scattate da Vittorio Emanuele IH, appassionato fotografo. Le istantanee conducono ancora il visitatore tra le guerre e le campagne degli Anni "30 e '40: Etiopia, Francia, Jugoslavia e la tragedia del 1943 in Russia. La mostra iconografica si conclude con una delle vignette più famose del pittore Giuseppe Novello: un omaggio al grande artista-alpino, recentemente scomparso. Tra 1 cimeli, ecco alcuni esemplari di cappelli «alla calabrese., oppure i cappelli di Carlo Alfonso Buffa di Perrero e dei fratelli Garrone, ufficiali caduti nella l'Guerra Mondiale e decorati con la Medaglia d'Oro. C'è anche un paio delle famose scarpe chiodate, quelle che furono la causa di tanti congelamenti degli alpini. b. min. Una delle foto che raccontano la leggenda delle Penne nere

Persone citate: Alberto Turinetti, Antonio Cantore, Beltrame, Carlo Alfonso Buffa, Fino, Garrone, Giuseppe Novello, Odoardo Ratti, Quinto Cenni

Luoghi citati: Etiopia, Francia, Jugoslavia, Perrero, Priero, Russia, Torino