Fra storia e cronaca sul filo del rasoio

Fra storia e cronaca sul filo del rasoio Fra storia e cronaca sul filo del rasoio AKing Campell Gillette bastava stampare il suo ritratto sulle confezioni delle lamette da barba per venderle a milioni. In realtà la sua faccia non era particolarmente attraente, nonostante vi si leggesse un'espressione di legittimo orgoglio, ma le lamette inventate con un colpo di genio dal barbiere americano si vendevano quasi da sole. I primi rasoi di sicurezza con relative lame furono prodotti industrialmente a partire dal 1903, e già nel 190S Gillette poteva vantare una produzione annua di oltre un milione di lamette. Quando, verso la fine degli Anni 20 l'invenzione non fu più protetta dal brevetto, i concorrenti scoprirono subito che una delle migliori armi di cui disponevano erano le decorazioni e le vignette da mettere in bella mostra sull'Incarto della lametta. Nacque còsi 11 fenomeno grazie al quale un incalcolabile numero di collezionisti ha scelto le lamette da barba come oggetto da ricercare. Le stesse confezioni di Gillette, praticamene immutabili per decenni, ) «assono essere raccolte e sembra che lo variazioni di particolari a volte davvero minimi siano migliaia, forse 7000. Certamente però le lamette dei concorrenti offrono una varietà molto più interessante per il collezionista. In Italia Inizialmente i disegni e gli slogan avevano a ■ che fare con 11 fascismo, che offriva una infinità di soggetti «maschi», a cominciare dal mento del Duce rasato e liscio come quello di un bambino. Numerose serie erano legate alle conquiste imperlali e altre, che oggi ci sembrano ben più attraenti, alle imprese aviatorie Spesso queste minuscole vignette ricordano da vicino quelle delle cartoline opera di autori famosi, ma lì poco spazio a disposizione costringeva 1 disegnatori a usa-e un tratto più vigoroso Molti soggetti di carattere sportivo e politico continuarono ad avere largo successo anche nel secondo dopoguerre. Tra tutte queste la- mette non si può fare a meno di ricodare quella marchiata «Bandiera rossa trionferà» prodotta dall'Urss, sigla rfl Utensili Rasoi Speciali £ c ioni. Per evitare le Ins di sempre possibili imh oni il produttore si era ireoccupato di specificare che la marca era stata depositata. Le lamette si conservano molto bene, ordinatamente e senza occupare troppo spazio, negli album a taschlne per i francobolli. Piuttosto che piangere per la nascita del rasoi elettrici e di quelli a cartuccia che hanno derubato 1 collezionisti di nuove confezioni di lamette tradizionali, molti appassionati preferiscono dedicarsi anche alla raccolta di altri oggetti legati al rito quotidiano dello sbarbarsi Il rasoio è il primo e naturale complemento di una collezione di lamette, purtroppo però questo oggetto ha subito variazioni abbastanza limitate rispetto al modello originale. I tipi più ricercati sono quelli in confezione da viaggio, spesso molto raffinati e talvolta preziosi, e 1 completi forniti ai soldati degli eserciti di tutto 11 mondo. Una collezione di soggetto simile, ma più rappresentativa per il valore e la difficoltà di reperire 1 pezzi, è quella di rasoi a lama libera. Nel secoli la rasatura è stata ottenuta con i metodi più diversi, compresi 1 denti di squalo e le conchiglie affilate, ma solo intorno al 1600 comparve 11 primo rasoio a lama libera. La diffusione di questo attrezzo al posto delle forbici fu favori¬ ta dal perfezionamento delle tecniche di produzione dell'acciaio durante il XVm secolo. I rasoi più ricercati dai collezionisti sono però quelli prodotti nell'Ottocento, tutti caratterizzati dalla lama incernierata al manico, che la protegge quando non viene usata. Sia la lama che il manico venivano decorati con molta fantasia e ricercatezza, a mano oppure con metodi industriali. Si trovano manici realizzati utilizzando materiali più o meno preziosi. n legno, l'osso, U corno, l'avorio hanno però ceduto il passo alla plastica in molti casi già verso la fine del secolo scorso. I rasoi più rari sono comunque quelli con l'impugnatura di madreperla. Questo materiale era costoso e difficile da lavorare, ma soprattutto è terribilmente scivoloso quando è bagnato e pochissimi preziosi rasoi di madreperla si sono salvati dall'uso quotidiano per finire oggi nelle mani dei collezionisti. Andrea Donati

Persone citate: Andrea Donati, Duce, Gillette

Luoghi citati: Italia, Urss