Jazz per Saint-Laurent

Jazz per Saint-Laurent Jazz per Saint-Laurent SAREBBE piaciuto a quel gran signore del jazz che era Duke Ellington. Il nuovo profumo da uomo di Yves Saint-Laurent alla musica afroamericana non ruba soltanto il nome. «Jazz» ricorda già nel bouquet le atmosfere alla Round Midnight, notturne e al tempo stesso piene di gioia di vivere. Anche la confezione è in tema: il flacone assomiglia alla tastiera del pianoforte. n profumo è stato presentato il 23 marzo a Parigi durante la sfilata della collezione femminile Rive Gauche. In Italia sarà disponibile a maggio. Dopo il seducente «YSL» e l'ambiguo «Kouros», la fragranza di «Jazz» appare studiata per un uomo senza età, al passo con le tendenze e gli umori del suo tempo. n sarto francese ci pensava da tempo. E probabilmente, come quasi tutto ciò che Yves Saint-Laurent realizza, anche questo profumo farà parlare di sé. Saint-Laurent è abituato ad essere al centro dell'at- tenzione, dai tempi del Maggio francese, quando fece scandalo con una collezione d'alta moda fatta solo di pantaloni e tuniche in jersey blu, grigio e marrone. Tutti rimasero stupefatti: era la consacrazione dei pantaloni, prima limitati allo sport, a capo base del guardaroba femminile. Lui, serafico, spiegò: «Le donne non possono andare sulle barricate con la gonna!». Poi. negli Anni 70, quando scoppiò la mania del folk, fu ancora Saint-Laurent a tradurre in forma moderna gli elementi tradizionali dei costumi regionali. Un provocatore? No. In realtà la forza di SaintLaurent secondo molti non è tanto creare bei vestiti, ma soprattutto interpretare concretamente i cambiamenti e l'evoluzione della società, dando un volto — o meglio un vestito — a quel determinato periodo; facendo della moda un chiaro fatto di costume. Ecco perché ogni proposta, ogni cambiamento di stile ha una precisa ragione di essere. Ma con la moda SaintLaurent ha sviluppato negli anni un'altra passione: quella per i cosmetici e i profumi. Però nel 1965 Saint-Laurent e Pierre Bergé, suo socio e braccio destro, vendettero il marchio dei profumi al gruppo americano Charles of the Ritz. Il desiderio di riprenderne il controllo si concretizzò solo due anni fa. L'operazione, che costò circa 630 milioni di dollari, fu possibile grazie all'alleanza con Carlo De Benedetti, a. am. Yves Saint-Laurent

Persone citate: Carlo De Benedetti, Duke Ellington

Luoghi citati: Italia, Parigi