Un computer con la patente

Un computer con la patente Fondato sull'elettronica il Progetto Prometeo per la sicurezza dell'auto Un computer con la patente SI chiama «Prometheus*. è un progetto europeo per migliorare la sicurezza dell'auto, se ne parlerà ampiamente in un simposio internazionale al Lingotto il 22 aprile, in coincidenza con il Salone dell'Automobile di Torino, ma vale la pena di anticiparne qualche dato. «Promctheus- è una sigla che deriva dalle iniziali di Programme for an European Traffic urith Hìghest Efficiency and Unprecedent Safety, cioè Programma per un traffico europeo con la più alta efficienza e la maggior sicurezza finora raggiunta. L'iniziativa nasce da un'intesa tra le maggiori industrie automobilistiche europee e vi lavorano dall'ottobre 1986 una cinquantina di istituti universitari e di ricerca. L'obiettivo finale è di raggiungere una sicurezza della vettura non più soltanto «passiva» ma anche «attiva». Dalla ricostruzione di una vasta casistica di incidenti risulta che il 50 per cento delle collisioni laterali o posteriori, e circa il 30 per cento degli scontri frontali, potrebbe essere evitato se la criticità della situazione fosse percepita con mezzo secondo di anticipo. Ovviamente soltanto l'elettronica può offrire una soluzione. E infatti nell'auto del futuro — secondo una proiezione fatta dal Centro Ricerche Fiat, molto impegnato, com'è facile immaginare, nel programma «Prometheus* — la parte elettrica ed elettronica raggiungerà nel 2000 un livello compreso tra il 20 e il 30 per cento del costo di produzione dell'intero veicolo. Ma mentre la sezione elettrica rimarrà costante sui livelli attuali, tutto l'incremento sarà dovuto alla parte elettronica. In pratica nell'auto del futuro avremo una specie di «co-pilota», un computer pilotato da sensori che assisterà l'automobilista nelle situazioni che oggi quasi sempre sfociano in un incidente. «Prometheus* si suddivide in tre sotttoprogetti industriali: Pro-cor, dedicato allo sviluppo di sistemi computerizzati per l'assistenza alla guida basati sull'interazione pilota-veicolo-ambiente; Pro-net. finalizzato allo sviluppo di una rete di comunicazione a grande raggio tra veicolo e veicolo; Pro-road, inteso allo svilup¬ po di reti di comunicazione tra il sistema informativo a bordo del veicolo e le infrastrutture stradali. Ai sottoprogetti industriali fanno da retroterra quattro sottoprogetti di ricerca di base: il primo riguarda lo sviluppo di tecniche di Intelligenza Artificiale per l'interpretazione di segnali; il secondo punta allo sviluppo di una microelettronica specifica per le varie funzioni della vetttura; il terzo studia gli standard e i sistemi per la comunicazione tra i veicoli o tra i veicoli e le infrastrutture stradali; il quarto, infine, è dedicato alla definizione di scenari per il traffico automobilistico del futuro. Le Industrie coinvolte sono molte. Ricordiamo, tra le principali, la Fiat per l'Italia, Matra e Renault per la Francia, Bmw e Volkswagen per la Germania, la Jaguar e la Rolls-Royce per la Gran Bretagna, la Saab e la Volvo per la Svezia Oltre alla sicurezza attiva, tra le finalità della ricerca — che rientra nel più vasto programma europeo denominato Eureka — ci sono l'economia energetica, la limitazione del danno ambientale indotto dalle vetture, la razionalizzazione del traffico e 1 confort dell'automobilista. ti s. CRESCITA DELL'ELETTRONICA NELL'AUTOMOBILE Costi di produzione 24 Parte elettrica i I 1965 forile: W 1975 1995

Persone citate: Rolls

Luoghi citati: Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Matra, Svezia, Torino