Dal grande oceano musicale s'alzano le onde di Mozart e Haendel

Dal grande oceano musicale s'alzano le onde di Mozart e Haendel I volumi della Grove e il Dizionario encMòpedico della Utet Dal grande oceano musicale s'alzano le onde di Mozart e Haendel CHIUNQUE abbia lavorato nella redazione di opere enciclopediche sa che 16 scoglio di tali imprese sono 1 grossi calibri, i Grandi. Dizionari ed enciclopedie vanno benissimo finché si tratta di informare rapidamente su personaggi e argomenti poco noti, ma quando'vengono In scena 1 Grandi, allora ti cascano le braccia, non solo per la difficoltà di compendiare In poche pagine (o righe) tali argomenti, ma anche per consapevolezza d'inutilità: chi . mal si rivolgerà a un'enciclopedia per sapere chi erano Dante, Michelangelo o Beethoven? Dopo l'ottocentesca Biographie universale des musiciens et biblioqravhie generale de la musique di Francois-Joseph Fétls repertorio sbalorditivo di notizie, ma anche d'inesattezze, si affermò un modello insuperato di rigore scientifico: 11 MusikLexikon di Hugo Riemann, pubblicato nel 1882, ultima revisione, di Willibald Gurlitt, nel 19S9. Può essere interessante conoscerne il sottotitolo descrittivo: ^Teoria e storia della musica, i musicisti dei tempi antichi e moderni, con elenco delle loro opere e una compiuta scienza degli strumenti': Descrizione inesatta, perché la storia della musica nel Riemann Musik-. Lexikon non c'è. C'è la storia dei musicisti, redatta in biografie di impeccabile esattezza, che ancora oggi fanno testo. Ma ogni considerazione di ..stili, ogni informazione sul divenire della musica, ogni giudizio (dio guardi!) estetico viene accuratamente evitato dal positivismo di Hugo Riemann. A questo prudenziale criterio di maltusianesimo critico si attenne in Italia il Dizionario di musica di Della Córte e Oattl: pubblicato nel 1925, aveva raggiunto in trentanni la quinta edizione (più le ri- stampe intermedie). Ricordo lo stupore e il dispetto di Oialme Pintor, quando veniva a trovarmi t- mi vedeva sul tavolo l'immancabile Della Corte e Gatti: — Ma possibile che in casa di tutti i critici musicali debba troneggiare sempre quel volume grigio-verde? Non esiste altro? Non esisteva quasi altro, salvo il Dizionario universale dei musicisti di Karl Schmidl, concepito in Austria (Trieste 1887-89), pochi anni dopo il Riemann. Poi 11 morbus estetico dell'idealismo crocio-gentillano travolse tutti quanti, Riemann, Della CorteGatti, Schmidl. Agli italiani non bastava apprende¬ re dalle enciclopedie le date di vita e morte dei'musicisti, gli studi, i maestri, i posti di lavoro, le cariche, le opere prodotte, insomma, i fatti. No, volevano il giudizio estetico. Dalle enciclopedie volevano imparare che cosa dovessero pensare di Bach, di Mozart, di Wagner, di Verdi. E allora le enciclopedie cominciarono a gonfiarsi. Il problema dello spazio divenne pauroso. Adesso siamo arrivati al punto che certe grandi enciclopedie estraggono da se stesse le «voci* sugli artisti maggiori, pubblicandole come volumi a sé stanti, di normali dimensioni. Aveva cominciato Friedrich Blume, fondato¬ re e direttore ijeìla Mgg {Musik in Geschichte und Gegenwart), ' pubblicando un volume.di «voci, proprie. Ma là si trattava, appunto, di diverse «voci., tutte afferenti a:un medesimo tema, il Romanticismo, e svolgevano un pensiero storico/unitario, magari discutibile, ma adattissimo a formare un libro, senz'essere ' sparpagliato attraverso fé lettere dell'alfabeto. Ora invece la grande enciclopedia musicale inglese, il Órove, totalmente rifatto^ ilei 1980 sotto la direzione di Stanley Sadle, ha cominciato a pubblicare a parte (Mac Millan editore), come monografie autònome e autosufficienti, le' .voci» esor¬ bitanti di Mozart e di Haendel (cosi nella grafia inglese), che ora appaiono anche in italiano. Esorbitanti perché una «voce* d'enciclopedia della quale non si può esaurire la lettura in un giorno intero appare per lo meno pleonastica rispetto agli scopi e alla natura di un'enciclopedia. - Nella Premessa al Haendel di Wlnton Dean, il direttore dell'opera Stanley Sadie, autore dell'altro volume ora tradotto, definisce con opportuna consapevolezza i limiti di tale impresa. « Questi volumi vogliono soprattutto fornire una grande quantità di informazioni... Il loro inte- ' resse principale è rivolto ai fatti, piuttosto che alle opinioni: E giustamente vanta -gli ampi elenchi delle opere e le estese bibliografie*, che. occupano infatti quasi metà d'ogni volume. Ma che cosa significhi Mozart nella nostra civiltà, quale sia lo stile della sua musica e in quali rapporti essa stia con la cultura del Settecento, invano si cercherebbe, nel libro. Invece lo Haendel di Wlnton Dean riesce a fornire non solo un ritratto dell'uomo, ma anche un vivace quadro della vita musicale inglese, cosi diversa dal regime principesco ed ecclesiastico del continente, affidata co-, m'era alla libera concorrenza della lotta di mercato. Una misura e un taglio ottimali sembrano essere qualità del Deumm (Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti), che sotto la direzione di Alberto Basso sta trasformando e sostituendo la precedente (francamente non si saprebbe dir «vecchia») enciclopedia La Musica deil'Utet. Quali i mutamenti di questa nuova opera che pure salva molto materiale della precedente, di cui Basso era già redattore? Anzitutto viene abolito il taglio singolare che a La Musica era stato conferito dal suo direttore. Guido M. Gatti: quattro volumi di «voci» p:u importanti, vere monografie, firmate, per 1 massimi compositori e per altri argomenti di maggior rilievo; 1 minori relegati in due volumi di «voci* redazionali. Ora tutti, grandi e piccoli si susseguono In ordine alfabetico, compresi i viventi, che in La Musica erano esclusi dall'Olimpo delle •voci» maggiori. Hanno cosi ottenuto degna trattazione gente come Strawinsky. Malipiero, Petrassi e i maggiori altri compositori viventi, in La Musica costretti a farei largo in mezzo alla turba dei «minori*. Per contro è stata adottata la divisione del Riemann in Sachehteil e Personenteil; tutte le voci di teoria musicale sono radunate in quattro grossi volumi (17 lessico). Già pubblicati, costituiscono un Terminàrum Musicae Diffinitorium, per usare il titSlo della più antica enciclopedia musicale (1474), del fiammingo Johannes Tinctoris. Chi se lo legga tutto (ma disponendosi le •voci* in ordine sistematico, anziché alfabetico), diventerebbe automaticamente maestro di musica. Della seconda parte (Le Biografie) sono già usciti sei volumi. I due più recenti portano da •Meale Richard Graham, compositore australiano: nato a Sydney nel 1937, a *Schlusnus Heinrich, baritono tedesco*. 1888-1952. Altri due volumi si ritiene che completeranno l'opera. Come s'è detto, molte «voci* di La Musica sono state salvate, alcune sostituite, molte aggiunte ex novo. Un controllo delle sostituzioni potrebbe fornire argomento d'Interessanti, e magari maliziose, considerazioni. Tutta l'opera si raccomanda per scrupolosa correttezza d'informazione. Minime inesattezze non ne compromettono la validità. A me, per esempio, hanno levato un giorno d'età. Ringrazio dell'intenzione, ma purtroppo, ormai, non è di giorni che avrei bisogno, bensì di decenni. Massimo Mila Stanley Sadle: «Mozart (The New Grove)», Ricordi/Giunti. Pagine 388, lire 18.000. Wlnton Dean: «Haendel (The New Grove)», Ricordi/Giunti. Pagine 240, lire 18.000. «Dizionario della Musica e dei Musicisti, diretto da Alberto Basso. Le Biografie», voi. quinto pagine XTV-705; voi. sesto pagine XIV-702. Utet

Luoghi citati: Austria, Italia, Olimpo, Sydney, Trieste