Per vincere, al Bologna non basta Tomba

Per vincere, al Bologna non basta Tomba Per vincere, al Bologna non basta Tomba di ENZO MASI BOLOGNA —- Il Catanzaro guasta a metà la festa... del gemellaggio. Una festa frastornante, alla brasiliana, con Tomba che scende dal cielo in elicottero, fa un giro di pista su un macchinone scoperto, mentre la banda suona la marcia trionfale e decine di ragazzini in tuta agitano palloncini rossoblu. Si realizza a metà anche il pronostico di Albertone, diffuso dagli altoparlanti prima del calcio d'inizio: « Vince il Bologna e Marronaro segna un goU. Non ha indovinato nel dettaglio. Effettivamente, Marronaro è l'autore della rete del secondo vantaggio, ma il Bologna si fa due volte raggiungere dopo aver dato l'impressione (un gol dopo 6') di poter dominare la partita. La difesa felsinea, raramente incerta come ieri nei due difensori centrali (e un po' anche nel portiere), si fa infilare in contropiede dall'ottimo Rossi che riesce, prima che Cusin lo travolga (costringendolo poi a rientrare negli spogliatoi), a passare al vivacissimo Palanca un pallone facile da calciare nella porta vuota nonostante la strattonata di Villa. L'arbitro convalida, ma il guardalinee dalla parte della tribuna resta fermo, impalato. Breve consultazione e Agnolin annulla per fuorigioco di Rossi. Fervono le discussioni e il portiere Zunico si trova almeno 30 metri fuori dai pali (è corso a festeggiare 1 compagni dopo il gol) quando la palla arriva a Marronaro sulla sinistra. Veloce sgroppata, il portiere è facilmente aggirato, il Bologna è di nuovo in vantaggio. Tirano un sospiro di sollievo i tifosi rossoblu che stipano lo stadio. Pensano che Tomba porti fortuna... Ma il Bologna, anziché approfittare della giornata evidentemente propizia, perde lucidità, pasticcia e le pecche della difesa riemergono nette. Il Catanzaro, che pur giocando disinvoltamente in contropiede, con un Palanca rinverdito, non si è mai rassegnato, va ancora in caccia del pari. Al 74' di nuovo Palanca sfugge a un affannato Villa, il quale non trova di meglio che sbilanciarlo con una spinta in area. Cade il centravanti, pare un rigore netto: ma l'arbitro lascia correre. Quattro minuti dopo Ottoni, impacciato, lentissimo (ha ancora un ginocchio malandato: ma perché non sostituirlo prima?) è facilmente superato dal giovane Borrello che ha sostituito Corino all'inizio della ripresa. Cusin è come al solito fuori dai pali: il tiro a parabola lo scavalca, ma la palla picchia sulla traversa, rimbalza in campo ed è Palanca a sospingerla in porta, 2-2. La partita finisce qui, con un quarto d'ora di anticipo. I rossoblu, dopo il frastuono prima dell'incontro e il facile gol di apertura (splendida azione personale di Marocchi con appoggio decisivo di Pradella), forse hanno perduto la concentrazione e giocano in modo troppo disinvolto sul velluto non concretizzando la superiorità tecnica. Possono dunque accontentarsi di com'è andata. Già prima di pareggiare al 44' con l'eccellente Bongiorni (difesa insicura soprattutto in Monza) i calabresi c'erano andati vicini con Cascione al 29' e poi al 42': salvataggio in extremis di Stringar a. Forse il Bologna ha perso un punto. Ma ha un vantaggio tale da potersi permettere qualche distrazione.

Luoghi citati: Bologna, Monza