Sono centinaia le «lauree del vescovo»

Sono centinaia le «lauree del vescovo» Continuano le indagini dei carabinieri dopo l'arresto del falso monsignore Sono centinaia le «lauree del vescovo» Ogni falsa pergamena 25 milioni - Richieste da tutta Italia - Pierino Gennaro era frate minore, nel '68 fu sciolto dai vincoli di obbedienza e povertà - Nel 74 divenne «vescovo» di un'altra confessione - Una modernissima chiesa a Verni?. Sav >ia Centinaia di persone in tutta Italia stanno tremando per le false «lauree del vescovo». Dieci giorni fa è stato arrestato il rettore del Dipartimento universitario e di ricerca Pro Pace, il «Trtonsignore» Giuliano Gennaro (al secolo, Pierino Gennaro). Sono già una ventina le comunicazioni giudiziarie inviate dal sostituto procuratore Marabotto. Molti -clienti- di mons. Gennaro stanno sfilando davanti ai carabinieri di via Valfrè, per spiegare come e perché hanno deciso di spendere 25 milioni, per una laurea «di validità internazionale- (in calce, timbri Onu e Cee falsi), ma in realtà senza alcun valore reale. C'è chi sta esercitando una professione grazie a quella pergamena. Molti erano in buona fede: -Mi ha chiesto una sorta di tesi. L'ho fatta e consegnata. Ho pagato e ho ottenuto la laurea-. Uno si è presentato spontaneamente, l'altro giorno, per -restituire- una laurea in Scienze politiche e due -brevetti- di specializzazione: scienza dentarla e psicologia. I carabinieri hanno scoperto che, nel Sud, i laureati di un intero paese, hanno pergamene di mons. Gennaro. Il desiderio del •pezzo di carta- ha spinto un capofamiglia di Napoli a chiedere lauree per sè, per la moglie, per i due figli. Un altro ha inviato una richiesta per sè e per due suol amici. Le indagini proseguono a ' ritmo serrato, coordinate dal dott. Marabotto e dal ten. Vlncelli. Giorno dopo giorno emergono altri rami d'inchiesta, che potrebbero portare a sorprese. Chi è il sedicente monsignore Giuliano Gennaro? E" nato a Verrua Savoia 68 anni fa, la famiglia poco dopo si trasferì a Torino. Il padre staccava i biglietti ai bagni pubblici. Madre casalinga. Una sorella, Vittorina. Molto giovane, Pierino Gennaro, "entrò nell'Ordine dei Prati Minori. Ma il primo guaio "serio giunse nel '68. E lui fini sui giornali. Padre Giuliano r ^Gennaro, si legge nelle cronache dell'epoca, avrebbe chiesto un finanziamento di 25 milioni di dollari (16 miliardi) per un'iniziativa poi sconfessata dal Vaticano, dando garanzie inesistenti. Padre Gennaro, infatti, aveva istituito un Centro internazionale per la pace in via Casalis 32. Gli obiettivi del' Centro erano ambiziosi: costruire un collegio universitario con 1500 posti, un semir: rio per l'America latina e un centro ricettivo Internazionale. Il religioso aveva chiesto soldi a una -procacciatrice d'affari- milanese, offrendo garanzie e dicendo di avere l'approvazione della Santa Sede. Approvazir e garanzie, inesistenti. L'affare non andò in porto, la donna intentò c.usa al frate per ottenere il suo compenr» (160 milioni). Padre Gennaro uscì distrutto dalla vicenda. Sostenne sempre di non aver ingannato nessuno. L'Ordine dei Prati Minori, lo sciolse dai vincoli di obbedienza e povertà per un anno, e gli impose di non Indossare il saio. Ma lui non rientrò più nell'Ordine. Nel '74 il Gennaro scrisse alla Curia di Torino, dichiarando di aver aderito alla Pia Unione delle Chiese Cristiane e di essere stato consacrato vescovo. Da quel momento -il frate-, come lo chiamano ancora a Verrua Savola, ha incominciato a girare l'Italia. Il Meridione soprattutto, partecipando, nella sua multiforme attività, anche a convegni. Sui suoi timbri si legge: -Mons. Giuliano Gennaro, vescovo siro-antiocheno-. Sulla rivista diocesana torinese, nel '75, si ribadisce che a padre Gennaro è proibito ogni atto di ordine e di giurisdizione (non può essere ammesso all'esercizio del sacro ministero). Copia del bollettino è inviata a tutti i sacerdoti che 10 conoscono e che ne chiedono notizie. Nell'86 nasce a Torino, con presentazione ufficiale a Palazzo Lascaris, 11 Dipartimento universitario «Pro Pace-, ora sotto inchiesta. La sede è in piazza Risorgimento 16, la casa del vescovo, dove non c'è 11 posto neppure per un'aula. Presentazione regolarmente illustrata su una rivista da anni diretta da lui: -Civitas Pacis-. -Su quella rivista c'è anche la spiegazione della regolarità dell'Ateneo-, spie¬ ga il difensore del -frate», aw. Pesce. In tutti questi anni, uno dei punti di riferimento per il -frate- ha continuato ad essere 11 paese (Il ir.» Verrua Savola. Nel c della frazione Cervoto è stata costruita una vera e propria chiesa, rimettendo a nuovo un complesso di case contigue, immerse nel verde All'ingresso la scultura di un cavallo. Sotto la data in numeri romani: 1983, Pro Pace. Sui muri delle case alcune scritte: -Camera europea degli esperti-, *Acc ■ in G. Carducci-, -Esarcr :toantiocheno', ■ -Comunità ecumenica dei santi Andrea, Ap e di Caffa-. Da un mesetto ci sono anche le campane. Raccontano in paese: -Den'ro è arredato magnificala ite. Qui, in gran pompa, ordinava sacerdoti, diaconi. Arrivavano da tutta Italia, con macchinoni enormi. Con lui vive la sorella e un amico, che fa da custode-. Giuliana Mongelli Pierino Giuliano Gennaro

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