Giochi fatti per Arbatax sarà gestita dalla Burgo

Giochi fatti per Arbatax sarà gestita dalla Burgo Il controllo azionario resta pubblico Giochi fatti per Arbatax sarà gestita dalla Burgo ROMA — Giochi fatti per la cartiera di Arbatax del gruppo Fabocart. Verrà rilevata da una società a capitale misto pubblico-privato composta dal gruppo Burgo che acquisirà il 40% del capitale azionario e si occuperà della gestione, e dal gruppo Marchi (5%) per la parte privata, e dalla finanziaria della Regione Sardegna Sfirs (15%), dal Credito Industriale Sardo (20%) e dalla Finam (20%) per la parte pubblica. La soluzione individuata per la cartiera, che occupa attualmente 570 dipendenti e produce il 50% della carta per giornali consumata in Italia, va ad aggiungersi a quelle già definite per lo stabilimento di Toscolano (75% a Marchi e 25 a Burgo), per quello di Chieti (75% a Burgo e 25% alla Safinvest di Flavio Sottrici) e per quello di Coazze. Per conoscere il destino dello stabilimento di Serravalle, invece, bisognerà aspettare ancora qualche tempo anche se, ha assicurato il commissario della Fabocart, Lupo, la soluzione è molto vicina. L'accordo per Arbatax è stato perfezionato nell'incontro avvenuto in serata al ministero dell'Industria tra il ministro Battaglia. Mario Lupo ed i vertici delle società coinvolte nell'operazione. Il gruppo Burgo pagherà 35 miliardi per lo stabilimento sardo, mentre il suo piano di sviluppo prevede un investimento di 70 miliardi in una prima fase e di altri 30 in una seconda. La produzione al termine della seconda fase di sviluppo prevista da Burgo dovrebbe raggiungere le 240 mila tonnellate all'anno. La maggioranza del capitale azionario della cartiera sarda resta quindi in mano pubblica, accontentando anche le richieste pervenute dal sindacato. (Agi)

Persone citate: Flavio Sottrici, Mario Lupo

Luoghi citati: Coazze, Italia, Roma, Sardegna, Serravalle