Il pullman giù nel burrone

Il pullman giù nel burrone La tragedia di Volterra che ha causato due morti e quattro feriti Il pullman giù nel burrone L'automezzo ha sbandato mentre affrontava una curva molto stretta - Alcuni testimoni: «Andava troppo forte e aveva due gomme lisce» - Le vittime (avevano 15 anni) sono state decapitate DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PISA — Una serena gita scolastica di un liceo romano si è conclusa tragicamente sulle colline di Volterra: un pullman che trasportava i ragazzi delle classi del ginnasio è precipitato lungo le «balze», il bilancio è drammatico: due morti e quattro feriti gravi. Le vittime, entrambe quindicenni e residenti nella capitale, sono Marina Velardita e Giambattista Carvelll. I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare a lungo e con grande difficoltà, anche con la fiamma ossidrica, per liberare gli occupanti del pullman, stretti fra le lamiere contorte che li avevano imprigionati dopo l'urto dell'automezzo contro il terreno. La gita si era iniziata martedì mattina a Roma per un tour di soli due giorni in Toscana. Avevano preso posto su un pullman della società Gamma Travel, con sede in via Appia Antica, guidato dal ventisettenne Massimo Niccolini, 52 persone: 49 alunni del liceo Plauto, delle classi 5" D e due loro insegnanti, Maria Tucci, 46 anni e Rosa Di- Noto, 42, la quale aveva portato con sé il figlio. Martedì la scolaresca aveva visitato Firenze e pernottato a Poggibonsi; di qui si era mossa ieri mattina diretta a Volterra. L'itinerario consueto nella città etnisca aveva consentito ai ragazzi di visitare i musei, poi l'ora del pranzo, consumato in allegria assieme agli insegnanti ed all'autista. Quindi, nel primo pome¬ riggio, la partenza per rientrare a Poggibonsi dove caricare i bagagli e quindi proseguire per Roma dov'erano attesi nella tarda serata. Il pullman ha Imboccato la statale 68, una strada molto tortuosa che percorre i bordi delle balze volterrane per poi seguire il fondovalle verso Colle Val d'Elsa. L'incidente è avvenuto a sette chilometri da Volterra, nel pressi del bivio per la frazione di Mazzolla, dove si trovano alcune delle più note cave dì alabastro. Secondo 1 primi accertamenti dei carabinieri l'autista si è trovato ad affrontare una curva sulla destra molto stretta. Probabilmente il mezzo procedeva ad una velocità troppo elevata, forse i pneumatici non erano in perfette condizioni (alcuni testimoni sostengono di aver notato due gomme lisce). Il pullman ha sbandato ed è Uscito di strada. Alcune persone che lavoravano nei campi vicini hanno dichiarato di aver visto il pullman scendere a velocità sostenuta e, prima della curva, zigzagare pericolosamente. Poi lo schianto, le urla del feriti. Sono stati questi testimoni a dare sollecitamente l'allarme a Volterra. Benché la zona sìa collinare, in quel punto accanto alla strada corre un terrapieno ad un dislivello molto modesto, appena due metri. Se lo strapiombo fosse stato mag¬ giore, la tragedia avrebbe avuto conseguenze ancora più drammatiche. Non appena il pullman è uscito di strada, le ruote anteriori si sono conficcate nel terreno e la cabina di guida ha fatto perno all'automezzo che è ruotato su se stesso, andando ad abbattersi con il tetto sul terreno con le ruote verso il cielo. L'urto è stato violentissimo. Il tetto, nella parte posteriore, si è abbassato fino all'altezza dei sedili ed i ragazzi che erano seduti dietro hanno subito i danni maggiori. Due sono stati quasi decapitati e sono morti all'istante. L'allarme è scattato immediatamente. A darlo sono stati 1 contadini. Carabinieri e polizia di Volterra sono giùnti sul posto dopo dieci minuti. Dalla frazione di Saline si muoveva il distaccamento dei vigili del fuoco, ma è pareo subito impossibile rimuovere con i mezzi a disposizione il pesante automezzo dal quale uscivano grida e invocazioni d'aiuto. Da Pisa è giunta un'autogrù con una squadra di vigili del fuoco guidati dal comandante della sede, l'ingegner Bernieri. L'operazione di soccorso è stata lunga e difficile. Numerosi ragazzi erano feriti, quasi tutti in stato di choc e in lacrime. Quasi imponibile per gli stessi carabinieri raccogliere testimonianze concordanti ed attendibili sulla provenienza del mezzo e sulla dinamica dell'incidente. Quaranta viaggiatori sono stati trasferiti all'Ospedale Civile di Volterra. Di questi, 36 sono stati dimessi dopo le medicazioni, quattro trattenuti (tre nel reparto chirurgia, uno in ortopedia); tra i feriti ricoverati l'insegnante Rosa Di Noto, che ha riportato fratture toraciche (l'altra insegnante è rimasta a lungo in stato di choc ed è stata dimessa soltanto nella tarda serata) e la figlia del capo della Mobile di Roma, Linda Monaco. In serata si è diffusa la voce che i morti erano cinque. Poi i carabinieri hanno fatto il punto della situazione confermando il primo bilancio: due giovani vittime e quattro feriti. Renzo Castelli

Persone citate: Di Noto, Giambattista Carvelll, Maria Tucci, Mazzolla, Niccolini, Renzo Castelli, Rosa Di- Noto, Velardita