Cresce l'esercito dei clandestini

Cresce l'esercito dei clandestini Dall'Africa 50 mila in più Tanno Cresce l'esercito dei clandestini Secondo il ministero 750 mila illegali ROMA — Cresce la pressione degli immigrati dal Terzo Mondo. Il loro numero, in gran parte clandestini, aumenta in Italia ad un ritmo superiore alle 50.000 unità annue registrate nell'ultimo blennio. Lo pone in rilievo llspes in due saggi pubblicati nella sua rivista «Cp and Down», firmati da Alberto M Sobrero ed Umberto Melotti L'immagine della «marea nera» e dell'«Invasione terzomondista» è però rifiutata da Sobrero. .11 problema è grave — scrive 11 sociologo—ma va trattato senza allarmismi». Il «forte aumento» di •marocchini, tunisini, iraniani* rende difficile censire gli immigrati illegali Le cifre più sicure riguardano gli stranieri con regolare permesso di soggiorno e di lavoro: circa 460.000, metà dei quali residenti a Roma, Milano e Napoli Quanto ai clandestini l'Ispes cita la stima di 750.000 accreditata nell'87 dal ministero dell'Interno. Solo 100.000 di questi ultimi hanno regolarizzato la propria posizione beneficiando della legge di sanatoria (27/1/197, n.943). Melotti distingue l'esercito del lavoratori stranieri senza regolare permesso di soggiorno in tre categorie: «stabili» (300-350.000); «semistabili» (200-259.000) «stagionali o occasionali» (150-200.000). L'afflusso di manovalanza da Paesi afrosiatlci è peraltro in accelerazione e si accompagna a fenomeni contraddittori: l'aumento della disoccupazione interna al 12% (3 milioni di disoccupati ed un terzo dei giovani in cerca di lavoro) e la permanenza all'estero di 5-6 milioni di italiani-emigrati per «fare fortuna». Sono, centrarti che riflettono il rapido cammi¬ no compiuto dall'Italia nel dopoguerra, passata dal ruolo di «serbatoio di braccia» a quello di «quinta potenza». Cosi mentre restano alcuni gravi squilibri interni, si delineano le condizioni favorevoli all'immigrazione di lavoratori del Terzo Monda L'afflusso clandestino dai Paesi in via di sviluppo è peraltro tipico di tutte le nazioni economicamente progredite. Negli Stati Uniti vi sono — riferisce l'Ispes — cinque milioni d'immigrati «senza documenti» ed almeno 2 milioni per area In Europa, Asia, Africa e Medio Oriente. All'origine dei movimenti migratori sono soprattutto 11 bisogno di lavoro e di sostentamento: quasi un miliardo di persone soffrono la fame ed un miliardo e mezzo è malnutrito (con 50 milioni di morti l'anno, di cui 17 milioni di bambini). Ciò è frutto, ricorda l'Ispes, della sempre peggiore distribuzione del reddito che vede aumentare il divario mondiale fra ricchi e poveri (I Paesi con il 22% della popolazione dispongono dell'80% del reddito mondiale). E' d'altra parte inevitabile che le «leggi di mercato» tendano ad affermarsi oltre che sul piano economico, in quello sociale e demografico. Per queste leggi 1 Paesi più ricchi con bassi quozienti di natalità, esercitano una prepotente attrazione sulle numerose popolazioni dei Paesi più poveri Non è un caso se la popolazione europea, che costituiva il 16% di quella mondiale nel 1950, scenderà al 6% nel 2000. Il tasso di crescita demografica vicino allo zero (ed In alcune aree negativo) ha portato l'Europa ad un progressivo invecchiamento della sua popolazione (Agi)

Persone citate: Alberto M Sobrero, Melotti, Monda, Sobrero, Tanno, Umberto Melotti