Gioia Tauro, Usl sotto inchiesta
Gioia Tauro, Usl sotto inchiesta Settantacinque comunicazioni giudiziarie a primari e alti funzionari Gioia Tauro, Usl sotto inchiesta Fra le accuse ipotizzate: peculato, interesse privato, truffa ai danni dello Stato - Nel mirino delle indagini: concorsi pubblici, promozioni, appalti GIOIA TAURO — Sono membri del Comitato di gestione — primari, personale ausiliario, funzionari ai massimi livelli — i destinatari di 75 comunicazioni giudiziarie che il procuratore della Repubblica del tribunale di Palmi ha inviato a conclusione della prima fase di un'inchiesta sull'Usi lii Gioia Tauro. Le comunicazioni giudiziarie ipotizzano, a seconda delle singoli posizioni, le accuse di peculato, interesse privato in atti d'ufficio, truffa ai danni dello Stato, falso in atto pubblico. «Un'indagine complessa e difficile — come l'ha definita il dirigente del commissariato di Gioia Tauro della Polizia di Stato, Surace, a cui la procura della Repubblica ha affidato l'Incarico di condurre . l'inchiesta — perché II materiale che slamo stati chiamati a vagliare è imponente e necessita di controlli spesso Incrociati». Dalle indagini è venuto fuori un quadro a dir poco sconcertante di come l'Usi di Gioia Tauro è stata gestita negli ultimi anni: concorsi banditi solo per consentire l'assunzione di parenti di •signori delle tessere» locali o di presunti affiliati a qualcuna delle famiglie mafiose che hanno Interessi nella plana di Gioia Tauro; ampliamento, oltre ogni logica gestionale, del numero del posti-letto di questo o quel reparto per consentire a qualche medico di ottenere la promozione a, primario; procedure non completamente cristalline nell'attribuzione di appalti, soprattutto per forniture; documenti chiaramente non corrispondenti al vero redatti per agevolare un funzionario e, contestualmente, ledere 1 diritti di un altro; stipendi «gonfiati» a dismisura. Ad alzare il «coperchio» di una vicenda che sembra destinata a scatenare un vero e proprio putiferio, se solo anche una parte delle accuse troveranno conferma all'esito delle indagini, è stato il dottor Agostino Cordova, che da appena qualche mese si è insediato al vertice della procura della Repubblica di Palmi, uno degli uffici di •prima linea» nella lotta non solo alla criminalità organizzata,-ma anche ad amministratori pubblici incorsi in illeciti. Per tutti l'Inchiesta sull'Usi di Taurianova e sul Comitato di gestione. Cordova, massiccio, dai modi gentili, con un sigaro spento perennemente infilato tra le labbra, tra le pratiche che il suo predecessore gli ha fatto trovare, inevase, sulla scrivania, ha tirato fuori quella relativa all'Usi di Gioia Tauro. Una pratica che, negli ultimi mesi, si è andata arricchendo per esposti, denunce e missive (ne sono autori soprattutto funzionari che si sono sentiti danneggiati da alcune de¬ libere del comitato di gestione). I controlli si sono dipanati per alcuni mesi consentendo alla polizia di presentare un primo rapporto la cui naturale conseguenza è stata l'emissione delle comunicazioni giudiziarie. Gli avvisi di reato — in una città che ancora non sa per quale moti-,. vo sia stato uccìso, lo scórso ' anno, il suo sindaco, Gentile, ex democristiano — hanno avuto l'effetto di una bomba. Anche perché, tra i destinatari degli avvisi di reato, ci sono molti degli amministratori che si sono avvicendati negli ultimi due Comitati di gestione dell'Usi di Gioia Tauro, entrambi guidati dal democristiano Raffaele Lavorato. Per parte sua Cordova non aggiunge altro all'arido contenuto delle comunicazioni giudiziarie, chiedendo di poter lavorare in tranquillità. Diego Minati
Persone citate: Agostino Cordova, Cordova, Raffaele Lavorato, Surace
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