Condannato a morte Demjaniuk

Condannalo a morte Demjaniuk Gerusalemme, il «boia di Treblinka» si proclama innocente: «Dio mi è testimone» Condannalo a morte Demjaniuk I GERUSALEMME — John '• * Demjaniuk è stato condan■ nato a morte al termine ; d'un processo durato 14 me' si. Il tribunale d'Israele ha ; riconosciuto in lui «Ivan il Terribile», il boia del campo , . di sterminio di Treblinka nel ! r quale vennero uccisi nelle I " camere a gas, dal 1942 al : ~ 1943, 850 mila prigionieri ! "ebrei. ; ' «Non merito queste accuse, " sono innocente, innocente. " Dio mi è testimone» ha af; "fermato l'imputato, 68 anni, ; ' esprimendosi nella sua lin'. gua madre, l'ucraino. ! - Ma sulla colpevolezza di I '"John Demjanjuk la corte, '. che ha accòlto, la richiesta . ; ' del pubblico ministero, non : " ha avuto dubbi. «Fu il prin• H cipale- carnefice, il boia che uccise con le sue stesse mani e con crudeltà decine di migliaia di persone... lo condan- niamo perciò a morte» ha affermato il presidente del tribunale Zvi Tal. Le parole del magistrato sono state sottolineate da applausi e grida. Demjanjuk, che si professa fervente cristiano, si era presentato in aula su una sedia a rotelle. Durante l'arringa del pubblico ministero è stato visto farsi il segno della Croce e pregare. Il miliardario americano Armand Haiti mer, che diede un contributo fondamentale all'estradizione di Demjaniuk dagli Usa, portando da Mosca uh filmato nel quale compariva il «boia di Treblinka», ha commentato favorevolmente la sentenza. Nei confronti della giustizia israeliana il figlio ventiduenne dell'imputato è stato particolarmente critico. •Ritengo che se ti dimostra che una persona è stata senz'ombra di dubbio un criminale di guerra nazista, meriti di essere condannata a morte. Ma qui non ti chiede una condanna capitale, si chiede che mio padre venga assassinato... Lui è innocente...», ha affermato il giovane. Lo storico Nikolai Tolstoi, testimone della difesa, ha dichiarato che l'imputato era stato giudicato colpevole dai giudici israeliani, prima ancora dell'inizio del processo. •Mi sembra abbastanza chiaro che il verdetto era stato deciso in anticipo» ha detto Tolstoi ai microfoni della Bbc. Lo storico ha affermato inoltre che la vicenda dovrebbe far riflettere il governo di Londra sull'opportunità di estradare presunti criminali di guerra in Israele, 'l'ultimo Paese in cui ci si può attendere un'at¬ mosfera completamente imparziale». L'accusa aveva respinto la tesi secondo cui Demjanjuk •fu solo una vite in un grande meccanismo; affermando che era la stessa sostenuta dal criminale nazista Adolf Eichmann, giustiziato nel 1962, dopo che, due anni prima, i servizi segreti israeliani l'avevano rapito In Argentina. Un legale del collegio di difesa, John GUI, dopo aver anticipato che in ogni caso farà appello alla Corte suprema contro la sentenza, ha detto di volersi opporre alla pena di morte, citando una frase di Charles Dickens: «La pena capitale è una condanna irrevocabile decisa da persone fallibili». A maggior ragione, ha osservato, nel caso di sentenze di colpevolezza basate sul rico¬ noscimento dell'imputato da parte di testimoni che possono essere stati traditi dalla memoria. L'avvocato è infine giunto a citare il caso di Sacco e Vanzetti, 'Condannati a morte per un crimine che probabilmente non avevano commesso». Secondo la radio, le autorità carcerarie non cominceranno i preparativi per l'esecuzione fino a quando la difesa non avrà esaurito le vie legali a sua disposizione per appellarsi contro la sentenza. E' possibile che altri criminali di guerra nazisti siano estradati nello Stato ebraico per essere processati. Lo ha affermato, in un'intervista trasmessa da Radio Gerusalemme, l'avvocato dello Stato Iona Biattman, che ha diretto l'accusa nel processo. (Ansa)

Persone citate: Adolf Eichmann, Armand Haiti, Charles Dickens, Demjanjuk, Iona Biattman, John Demjanjuk, John Gui, Sacco, Vanzetti

Luoghi citati: Argentina, Demjaniuk, Gerusalemme, Israele, Londra, Mosca, Usa