Sei ore al giorno senza aerei di Gian Carlo Fossi

Sei ore al giorno senza aerei Dalle 7 alle 13 fino a giovedì voli ridotti al minimo per uno sciopero dei piloti Sei ore al giorno senza aerei Regolari solo i collegamenti intercontinentali e con le isole - L'Anpac accusa l'Alitalia di «comportamento antisindacale» - La compagnia ribatte: «La magistratura ci ha sempre dato ragione» - Ritardi sui traghetti fino al 4 maggio ROMA — Anche oggi, come ieri, meta del voli Alitalia hi programma fra le 7 e le 13 sulle fratte Intermedie e a corto raggio resterà bloccata dallo sciopero dei piloti indetto dal sindacato autonomo Anpac contro l'«arroganza* della compagnia di bandiera nei confronti della categoria. In particolare, saranno cancellati quasi tutti i voli nazionali dal Centro al Nord-Italia, e molti voli interno rionali. Saranno effettuati, invece, regolarmente i collegamenti con le isole e i voli intercontinentali. Ieri mattina a Fiumicino, a parte le cancellazioni, 1 ritardi degli altri voli non sono stati rilevanti, cosi come i disagi peri passeggeri all'interno dell'aeroporto romano. Regolari, infine, i collegamenti delle compagnie straniere. Funzionano pure senza intoppi i collegamenti dell'Ali dopo che l'Appi — associazione sindacale che contr numerosi aderenti proprio fra i piloti dell'Ati — ha sospeso gli scioperi previsti. Lo stesso avverrà domani, mentre giovedì la situazione potrebbe peggiorare, se non sarà revocata l'astensione dei piloti del «Jumbo», impiegati soprattutto sulle linee intercontinentali. L'atmosfera è tesa. «Protestiamo — afferma il presidente dell'Anpac, Oariup — perché Alitalia e Ati non rispettano il codice di autoregolamentazione, ma lo utilizzano per mettere in atto comportamenti antisindacali. Dichiarando il falso, tendono a mettere in cattiva luce i propri dipendenti. Non rispettano contratti, accordi, prassi contrattuali. Non curano la tutela dell'utenza, ma strumentalizzano la stes- sa opinione pubblica con informazioni faziose. Intrattengono relazioni industriali conflittuali, che non hanno nulla a che vedere con le compatibilità economiche». Gariup insiste: •Siamo pronti ad ogni confronto, sensibili alla reale tutela dell'utenza, al rispetto delle regole civili e a garanzia di un servizio efficiente e sicuro. Ci sono compagnie di trasporto aereo che offrono tutto ciò curando l'immagine dei pro¬ pri dipendenti e quelle che invece la distruggono da anni. Perché? E perché le aziende ignorano le reali, gravi motivazioni che hanno portato a questa protesta?* Ben diversa l'opinione dell' Alitalia di fronte a scioperi che giudica «un fatto grave e ingiustificato: A parte questioni marginali, i reali motivi della pesante azione indetta dall'Anpac sono due: le modalità con cui l'azienda effettua ai piloti le trattenu¬ te per scioperi e presunte •inadempienze contrattuali: Per quanto riguarda il primo punto, negli ambienti Alitalia si osserva che i piloti vorrebbero scioperare senza sopportare interamente le legittime conseguenze retributive delle loro agitazioni: "La categoria è ricorsa più volte alla magistratura e i giudici hanno riconosciuto che le trattenute effettuate dall'azienda sono pienamente legittime: U secondo aspetto consiste nella contestazione delle decisioni aziendali relative a pochi casi individuali di piloti che la compagnia non ha ritenuto avessero ancora i requisiti di idoneità per ottenere il passaggio di macchina o l'avvio al comando. .L'Alitalia — precisano gli stessi ambienti — ha ribadito all'Anpac l'impossibilità di cedere a pressioni sindacali sulla materia dello standard professionale del suoi piloti: Mentre si attendono per i prossimi giorni ulteriori «grane» nella vertenza contrattuale del personale a terra degli aeroporti (domani si terranno le assemblee unitarie sulle eventuali modifiche da richiedere al contratto sottoscritto dai sindacati nei mesi scorsi), anche nel trasporto marittimo e nelle ferrovie c'è notevole fermento. Fino al 4 maggio proseguirà In tutta Italia l'agitazione articolata dei marittimi (per 11 rinnovo contrattuale) diretta a ritardare di ventiquattr'ore la partenza delle navi commerciali. Questa mattina inizia l'astensione degli equipaggi del rimorchiatori, che proseguirà fino al 4 maggio. Per l'intera giornata del 3 è confermato il black-out di navi e traghetti: solo nel settore Tirrenla, dodici ore il 3 e altre dodici ore il 4 a cominciare dall'orario di partenza delle singole unità Nelle ferrovie, è imminente la proclamazione di scioperi da parte del sindacato autonomo Fisafs e dei Cobas contro i «tagli» previsti dall'Ente delle ferrovie per tamponare il crescente deficit di bilancio. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Appi, Gariup

Luoghi citati: Ente, Italia, Roma