Aids, preservativo sicuro al 90% di Andrea Di Robilant
Aids, preservativo sicuro al 90% I risultati di un'indagine condotta 4 2 ricercatori americani Aids, preservativo sicuro al 90% ROMA — Una ricerca appena conclusa negli Stati Uniti potrebbe assicurare al mercato del preservativo una crescita ancora maggiore. La più estesa indagine condotta finora sulla prevenzione dell'Aids ha infatti portato due ricercatori della «University of California», San Francisco, a concludere che l'efficacia del profilattico nell'impedire la trasmissione del virus tra partner eterosessuali è pari al 90 per cento. I risultati ottenuti dai professori Norman Hearst e Stephen Hulley, pubblicati nell'ultimo numero del Joùr- ' nal of the American Medicai Association, sono finora la conferma più autorevole che il preservativo rimane il principale strumento per prevenire la diffusione. Dopo una lunga stagione di ristagno, il mercato del preservativo vive dunque una nuova primavera. Le vendite sono aumentate del 10 per cento, le marche e le varietà si moltiplicano, un marketing aggressivo ha trasformato l'immagine di un prodotto tradizionalmente considerato tabù. •Per ai .i l'immagine del preservativi era legata agli ambienti della prostituzione*, dice GiUF«:Dpe Signoretti, consiglier. ,. «legato della Hatù, che controlla il 50 per cento del mercato. «/ . ino zavorra per noi*. Mt effusione dell'Aids ha dato un improvviso impulso alle vendite, che hanno raggiunto l'anno scorso 120 milioni ùi unità e un fatturato complessivo, di 100 miliardi. il "risveglio dell'interesse per il'preservativo è stato incoraggiato da una serie di campagne pubblicitarie e da una commercializzazione meno timida sul punto vendita principale, la farmacia. •Abbiamo tirato fuori il preservativo dal retrobottega per presentati^ al pubblico con un packaging brillante, giovanile, rassicurante.*, dice Serafino Paita, di-ettore vendite dei preservativi Akuel, la seconda marca più . diffusa con il 23 per cento | del mercato. Nonostante il boom delle vendite, i produttori si lamentano del fatto che in Italia, contrariamente ai principali Paesi europei, il governo è ancora reticente a parlare in modo esplicito dei benefici del preservativo. In questi giorni il ministero della Sanità ha scelto le tre agenzie pubblicitarie che si spartiranno i 20 miliardi destinati alla campagna d'informazione sull'Aids. Si tratta della Armando Testa, la Odg e la Mac. Tutte e tre hanno presentato campagne nelle quali non si parla di preservativi. , ; Il ministro delia Sanità Carlo Donat-Cattin si è dichiarato contrario in varie occasioni all'idea che lo Stato italiano promuova esplicitamente l'uso del preservativo. I risultati del concorso bandito dal ministero della Sanità hanno provocato reazioni polemiche da parte delle agenzìe che non sono state scelte. «Ci avevano chiesto di preseli i—e una campagna che iW> "se al pubblico che cos'è l'Aids e quali sono le precauzioni da prendere per non essere contagiati*, dice Luca Lindncr, account manager della Tbwa, l'agenzia responsabile per le campagne anti-Aids in Gran Bretagna, Belgio e Germania Federale. Lindner riconosce che in un Paese dove la Chiesa cattolica esercita una forte influenza e dove la televisione di Stato non accetta di diffondere pubblicità per anticoncezionali, il governo avrebbe difficilmente promosso campagne' anti-Aids còsi esplicite come quelle approvate in altri Paesi europei. Ma sostiene che la società italiana si è ormai molto laicizzata e che l'informazione sull'Aids ne deve tenere conto. *Ai cattolici si può predicare l'astinenza o la monogamia. Ma a chi conduce una vita più promiscua sarebbe più utile spiegare come può ridurre i rischi senza dover cambiare drasticamente il suo comportamento. Quindi: usare il preservativo.. Andrea di Robilant
Persone citate: Armando Testa, Carlo Donat-cattin, Hearst, Lindner, Luca Lindncr, Sanità Carlo, Serafino Paita, Signoretti, Stephen Hulley
Luoghi citati: Belgio, California, Germania Federale, Gran Bretagna, Italia, Roma, San Francisco, Stati Uniti
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