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Borsa: giochi sulle Pirelli A Piazza Affari più 0,87% Borsa: giochi sulle Pirelli Braggiotti erede di Cingano alla Comit MILANO — Chi rastrella titoli Pirelli? Da qualche giorno la capogruppo italiana, la Pirelli Spa, è al centro di acquisti costanti: ieri il titolo è avanaato ancora del 2.2% e, nel dopoborsa è salito fino a 3150 lire. Eppure, non più tardi di quindici giorni fa era a 2300 lire. Ieri, comunque, in una mattinata un po' nervosa che ha visto una partenza baldanzosa e un seguito più calmo, gran parte del listino si è portato al rialzo. La seduta, la prima del nuovo ciclo di maggio, ha chiuso con l'indice Comit a quota 537,43 (+ 0,87%). Recuperi per assicurativi e bancari, per Montedison che è arrivata a 1675 lire, per Fiat che si è portata a 9580 lire, per Olivetti a 11.500 e Femi zzi Finanziaria a 1620. Tornando a Pirelli, quiz del listino, le voci oscillano tra il prossimo lancio di un'Opa (una vendetta di Bridgestone?) e la costituzione di un pacchetto «significativo, ad opera di ignoti. .Io sono qui, e sono tranquillo. Non credo proprio che vi debbano essere preoccupazioni* ha dichiarato ieri ai giornalisti appostati davanti alla Confindustria Leopoldo Pirelli. Per capire la sua tranquillità è bene fare qualche conto. La Pirellona è controllata da un sindacato che ha circa 11 40% e nel quale, oltre a Pirellina (che con le convertibili dovrebbe sfiorare una quota pari al 21%) ci sono Mediobanca, la Fiat, De Benedetti, Ras, Generali, più alcuni piccoli tipo Sai e Cagisa. Un altro 35% circa del capitale è nel portafogli del fondi ma, di questa quota, un 15% è considerata in mani sicure. Si arriva cosi a oltre il 50%. Difficile calcolare quanto sia stato rastrellato in queste settimane, ma tra titoli italiani e convertibili estere una possibile stima indica un 4% circa, valore intorno al 50 miliardi. Quanto ad un'eventuale Opa, essa non verrebbe a costare meno di 2000-2500 miliardi e, se riuscisse, chi l'ha lanciata si troverebbe in mano meta del gruppo. Infatti tutte le attività di Pirelli sia in Italia che nel mondo, sono ugualmente suddivise tra le due case-madri: Pirelli Spa e Sip di Basilea. Lasciamo Pirelli e passiamo all'altro tema che in questi giorni è al centro dell'interesse del mondo finanziario milanese, quello degli assetti al vertice di Mediobanca e Comit. Confermata l'offerta a Francesco Cingano di assumere la presidenza dell'istituto di via Filodrammatici, la poltrona da lui lasciata libera in Comit sarà a sua volta offerta a Enrico Braggiotti, amministratore delegato più anziano della Banca Commerciale Italiana- Valeria Sacchi