Nuove voci di patrimoniale la Borsa perde subito colpi

Nuove voci di patrimoniale la Borsa perde subito colpi L'indice cede lo 0,86%; slitta il consiglio Generali Nuove voci di patrimoniale la Borsa perde subito colpi MILANO — A meazogiorno, come una maledizione, piove su Piazza Affari la paura di una tassa patrimoniale. Le voci danno per sicura un'imposta prevista dal programma di De Mita. Proprio in quel momento sta suonando la chiamata dei valori assicurativi e la Borsa, fino a quel momento in lieve rialzo, registra all'improvviso un brusco arretramento. L'indice Comlt chiuderà, alla fine, con un ribasso dello 0.86% a quota 522,89. L'inversione di marcia di ieri, giornata finale del ciclo di aprile, dimostra la fragilità attuale del mercato, indeciso sui prossimi sviluppi della congiuntura. n ciclo di aprile ha permesso alla media dei prezzi di rimbalzare di uh discreto 2,6% quasi solo per 11 contributo del valori del gruppo Montedlson-Gardini (atteso ad una conferma in queste settimane) e dell'area De Benedetti E proprio il gruppo Clr-Olivetti è sotto i riflettori in vista della raffica di impegni, ormai quotidiani, che possono chiarire prospettive e difficoltà della scuderia. Non è un caso che una modesta vendita di Olivetti da parte di un operatore primario ha suscitato ieri forti nervosismi Sono mancati all'appello del rialzo, almeno di grandi proporzioni, i due cavalli di razza più attesi dal fronte degli operatori: la Fiat e le Generali Ieri la Fiat ha fatto le spese del nervosismo che si è diffuso nell'ultimo scorcio della mattinata, scivolando nel dopolistino a quota 9230 lire, ma in chiusura c'era stato un lieve miglioramento. Le Generali, Infine, sono cadute a quota 88.500 sia per l'effetto patrimoniale che per il rinvio dell'atteso consiglio di amministrazione della compagnia, già fissato per il 19 aprile ma slittato al 9 maggio. Da quell'incontro 11 mercato si attende la conferma delle voci che parlano di un aumento di capitale gratuito, del frazionamento dei titoli e di un'emissione convertibile. Per ora gli operatori dovranno attendere prima di impostare le loro trame. Maggio sembra destinato ad un avvio prudente, Miche se dalla campagna assembleare potrebbero giungere note positive destinate però ; a non destare grandi entusiasmi in una Borsa ove i livelli degli scambi tornano a scendere a livelli preoccupanti e le trame speculative paiono molto modeste. Anche sul fronte delle operazioni sul capitale il taccuino non è certo affollato: un aumento a pocamente, la Sai peni (per 150 miliardi), uno misto, le Autostrade (91 miliardi la parte onerosa) e quello gratuito della Breda Finanziaria. u. b.

Persone citate: De Benedetti, De Mita, Gardini

Luoghi citati: Milano