Accolto il ricorso dell'Enel contro l'ordinanza del sindaco

Il Tar «riapre» Montalto Accolto il ricorso dell'Enel contro l'ordinanza del sindaco Il Tar «riapre» Montalto Secondo i giudici amministrativi la chiusura dei cantiere causa «danni gravi e irreparabili» all'Ente -1 Verdi si appelleranno al Consiglio di Stato > Per ora i lavóri non riprendono ROMA — Il Tar ha dato ragione all'Enel: l'ordinanza con cui il sindaco di Montalto il 17 marzo scorso aveva bloccato i lavori per la costruzione dell'isola; nucleare non era sufficientemente fondata; 1 danni che derivano dalla chiusura del cantiere sono 'gravi e irreparabili» per l'Enel, che il 24 marzo aveva fatto ricorso contro quell'ordinanza; i lavori per la realizzazione della centrale di Montano possono, almeno per ora, riprendere. L'ordinanza del Tribunale amministrativo regionale del Lazio (seconda sezione), emanata dopo 4 ore di camera di consiglio, è arrivata In una giornata densa di avvenimenti e tensioni. A Montano si era svolta in mattinata una manifestazione di protesta, davanti ai cancelli della centrale, con i delegati di fabbrica del cantiere che bloccavano l'ingresso a ogni automezzo. ' Il problema del salario di marzo non pagato al 3800 lavoratori, ma previsto dall'in- tesa sindacale del 30 marzo, sottoscritta alla presenza dei ministri dell'Industria e del Lavoro, Battaglia e Formica, accendeva polemiche e mediazióni, fra Montalto e la capitale, sindacalisti, Enel e uomini di governo. Il ministro Battaglia si impegnava a inviare all'Enel i chiarimenti richiesti dall'ente di Stato per la copertura fii nanziaria dell'operazione. 'Veniva varato il governo De Mita, con un impegno .alla riconversione della centrale di Montalto. . L'ordinanza, del Tar . è piombata in questo .clima agitato, . seminando confusione e ansietà, mescolandosi al problema del salario, alla mobilitazione complessiva dei lavoratori, che 1 sindacati avevano convocato per il 20 aprile, in assemblea. Teoricamente il cantiere può riaprirsi subito. Ma nessuna decisione a proposito viene resa nota. All'Enel si limitano a dire che «prendono atto» della risposta al loro ricorso. Anche dal ministero dell'Industria, nessun com¬ mento. La questione diventa una delle prime che il nuovo governo dovrà affrontare. -Giulio Di Donato, responsabile del settore energia del psi, sostiene: «il nuovo governo dovrà varare un apposito decreto legge, che garantisca il pagamento al 100 per. cento elei salari ai lavoratori e l'attuazione degli impegni scritti nel programma». Dp annuncia la ripresa dei blocchi a partire dalia prossima settimana, se nel frattempo De Mita non sarà passato •dalle parole ai fatti*: «il presidente deve bloccare nuovamente e definitivamente i lavori della parte nucleare della centrale, e dare mandato all'Ènei di effettuare la progettatone esecutiva della riconversione a metano della centrale»: Un blocco prolungato è stato predisposto dal •Coordinamento dei comitati antinucleari del Lauto e della Maremma,. Viene annunciata una valanga di ricorsi al Consiglio di Stato: fra gli altri, dalla 'Lega Ambiente» e dal sindaco di Montalto, Leo Lupidi. I deputati verdi Mattioli e Scalia dicono anche loro che spetta.al governo, adesso, fare scelte definitive in materia nucleare: «Lo sentenza del Tar — affermano 1 due parlamentari—non ci . stupisce più di tanto perché ormai la vicenda di Montalto di Castro si è già conclusa in altra sede — quella politica — con la fine del programma nucleare. Ci attendiamo un atto di responsabilità dal presidente del Consiglio affinché la decisione del Tar non venga resa operativa». La situazione si è fatta ancora più confusa e preoccupante a Montalto. Venerdì si riunirà il Consiglio comunale. « Valuteremo l'opportunità di inoltrare il ricorso al Consiglio di Stato — dice il sindaco —. Proprio stamane ho inviato telegrammi ai ministri del Lavoro, dell'Industria, dell'Interno, al presidente del Consiglio e ai segretari dei partiti politici, perché vengano rispettati dall'Enel gli impegni presi sul pagamento degli stipen¬ di. L'Enel sta tirando unpo' troppo la corda. Prima prende impegni, poi non li rispetta». Angelo Catalano, della Uil di Viterbo, sintetizza: «Questo sentenza complica maledettamente la situazione già di per sé ingarbugliata dal mancato pagamento degli stipendi. Montalto può trovare una soluzione solo entro il nuovo piano energetico nazionale. Attendiamo gli sviluppi. Ma certo la situazione non è delle migliori». I nuovi ministri stannp per giurare davanti al Capo dello Stato, nel pomeriggio, quando il segretario confederale della Cgil Giuliano Cazzola dice: «Ci vuote;un nuovo piano energetico per finirla con questo gioco delle parti. Né l'Enel pud pretendere di ricattare la gente per imporre una determinata politica energetica». H segrétario confederale della Uil Walter Galbusera aggiunge: «Ce una questione sociale da risolvere al più presto». Liliana Madco

Luoghi citati: Lazio, Montalto Di Castro, Roma, Viterbo