Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Silenzio assoluto sui buoni casa - Parcheggi: la sfortuna di abitare in centro - In farmacia esplode la rabbia del pensionato • Le origini del baseball - Un'idea per non perdere i migliori amici imiimiiimii h miimiiiiiiimUn lettore ci scrive: •A fine anno 1987, senza troppa pubblicità, veniva comunicato agli sfrattati con monitoria imminente che, se erano intenzionati all'acquisto di una casa, potevano fare domanda per ottenere un buono-casa dal Comune di Torino. La scadenza per le domande era il 31 gennaio. Alle impiegate addette alla ricezione chiesi più o meno quanto tempo sarebbe trascorso per sapere se era stata accettata: non ne sapevano nulla. •Da allora il silenzio più assoluto. Ho cercato tutti i giorni sul giornale qualche notizia dell'andamento di questa elargizione, che non è molto alta, ma mi farebbe comodo dato che per riuscire ad acquistare un alloggio, oltre a grossi sacrifici, mi sono fatto fare un prestito da persona amica, che potrei estinguere con la cifra che mi spetterebbe se la mia domanda venisse accettata: Segue la firma Un lettore ci scrive: 'A proposito dell'attualissimo problema dei parcheggi, vorrei sottolineate un disagio costante per eh* ha le sfortuna di vivere al cantre di Torino. Abito Ai fronte a Porta Nuova ed affermare che trovare un parcheggio vicino a casa è un sogno proibito è come scoprire l'acqua calda. Il problema è che tutta la zona del centro ha i parcheggi col disco orario di un'ora e quindi il civilissimo automobilista, che dopo ore di appostamenti spietati trova un posto libero, si trova di fronte al rischio della contravvenzione pressoché giornaliera: infatti a noi residenti al centro non serve un'ora (per gli acquisti o per le pratiche da sbrigare) ma l'intera giornata in quanto residenti. 'Non è infatti possibile scendere in strada, da casa, ogni ora per spostare l'automobile e così si accumula sul tergicristallo il frutto della solerzia dei nostri amati vigiliurbani: ^^OimA Un lettore ci scrive da Castagnole Monferrato: 'Sono un pensionato e vorrei denunciare quella che ri¬ tengo una grossa ingiustizia. Essendo mia moglie influenzata sono andato dal dottore, che mi ha prescritto uno sciroppo per la tosse. 'La sorpresa l'ho avuta quando sono andato in farmacia per ritirarlo, davanti a me c'era un agricoltore tra i più facoltosi del mio paese con tanto di villa e con molti ettari di terreno. Ha ritirato 3 flaconi di medicinali non pagando uru, lira perché "sentato dal pagamento del ticket. 'Il pensionato con 800 mila lire circa al mese e moglie a carico perché casalinga ho pagato 3500 lire. mMi cl'.edo quanto ha denuncia >o ''anno scorso nel mcdelloJìO. Io avendo superato gli ot'o milioni ho perso il diritto o 11 ; "azione, lui invece no .e come lui il SO per cento delle persone t ( paese perché offrii a'fori, ^olo noi operai sterno "Musi. E' giusto?: Segue l firma Un lettore ci scrive: 'In un articolo sull'inizio del cri" pianato di baseball, trovo la seguente frase che cito Ustualmente: "Il V settembre 1948 nacque il B.C. Colonieus destinato a diventare quasi subito Juventus, con esordio al Comunale contro il Firenze, futuro tricolore". La verità, per chi ha vissuto quegli anni pionieristici, è leggermente diversa. La prima partita contro il Firenze fu disputata dal B.C. Columbus (e non Colombus) il 15 maggio 1949; poco dopo la squadra torinese cambiò il nome in Baseball Cmb Torino e per diversi c ini, con alterne vicende, prese parte ai campionati italiani. 'L'attuale Juventus B.C. deriva dal Club '48 che si riuniva in un bar di piazza Carlo Felice all'epoca della sua fondazione avvenuta alla fine del 1948. •Quel "gruppo di impiegati ed operai della Fiat Mirafio- ii:n tiiitiiiiiiiiiiiiMiiiiiiii iiiiiiimii ri" citato nell'articolo, e "rimasti affascinati", oltre che "da un film di Gary Cooper sul mitico Lou Gehrig", dalla bellezza di uno sport allora sconosciuto in Italia, fu patrimonio del B.C. Torino e non del B.C. Juventus e coltiva ancora adesso quei sentimenti di amicizia: Giorgio Bellagarda Un lettore ci scrive: 'Ho letto giorni fa su "La Stampa" la notizia della iniziativa di un'associazione cinofilo, diretta al facile reperimento dei cani smarriti. 'Secondo tale iniziativa, il proprietario del cane dovrebbe acquistare presso detta associazione, dietro versamento di L. 20.000, una medaglietta da applicare al collare dell'animale, medaglietta riportante il numero di telefono dell'associazione a cui dovrebbe rivolgersi chi ha ritrovato il cane, onde farlo riavere al proprietario. •Ritengo lodevole l'iniziativa, ma mi sembra molto più semplice e pratico, come ho fatto per il mio cane, far incidere sul collare di metallo il nome del cane e l'indirizzo e telefono del proprietario: Giacinto Garrìglio