Vigili corteo sotto il diluvio Semafori rotti traffico in tilt

Vigili, corteo sotto il diluvio Semafori rotti, traffico in tilt Nuova protesta davanti al Comune, questa volta nessun incidente Vigili, corteo sotto il diluvio Semafori rotti, traffico in tilt Incontro interlocutorio con l'assessore • Corona di Fiorì sul luogo della mortale aggressione a Bussi Giornata di pioggia e di sciopero del vigili urbani. Giornata di caos annunciato, Ieri, per il traffico. Una confusione che alcuni semafori fuori uso hanno contribuito ad aggravare. C'è stato' il corteo silenzioso da piazza' Castello a Palazzo Civico: 250 «elvich» hanno marciato sotto la pioggia e sotto lo sguardo attento di 200 poliziotti e carabinieri. Nessun incidente, questa volta. Una delegazione è stata ricevuta dagli assessori Bruno (personale) e Risaliti (polizia urbana): un'ora e mezzo di discussione, spesso concitata, si è conclusa con un aggiornamento a lunedi. Lo sciopero è finito, resta 10 stato di agitazione: eventuali fermate sono rimandate alla prossima settimana. La città ha vissuto un'altra giornata difficile. Fin dalle prime ore del mattino 11 centralino dei vigili è stato tempestato di chiamate e segnalazioni per semafori fuori uso. Il traffico procedeva a rilento (una decina gli incidenti causati dal fondo stradale viscido, nessuno con feriti gravi), ma procedeva. I grossi guai sono arrivati nel tardo pomeriggio, proprio mentre da piazza Castello partiva 11 corteo. Sono andati in tilt alcuni semafori importanti: corso Unione Sovietlca-corso Sebastopoli, corso Dante-corso Massimo d'Azeglio, piazza Rebaudengo (lo stesso «saltato» pochi giorni fa), corso Umbria-via Livorno, corso Regina Margherita-corso Belgio. I vigili in sciopero erano sostituiti da un modesto rinforzo della polizìa stradale (otto uomini) e dai colleghi motociclisti, che in grande maggioranza non hanno aderito alla agitazione: troppo pochi per liberare gli incroci presi d'assalto dalle auto. Intanto, il corteo si snodava attraverso il «percorso obbligato» disposto dalla questura. Da piazza Castello ha raggiunto via Garibaldi e, quindi, via Milano, parzialmente chiusa al traffico. Pioveva a dirotto, non c'erano le condizioni migliori per ottenere un'alta adesione. E, infatti, i ranghi erano più compatti, ma certamente meno folti, rispetto all'analoga iniziativa di alcune settimane fa, quando l'atmosfera era carica di tensione e la protesta sfociò in incidenti e polemiche. Questa volta, il corteo si è svolto all'insegna del silen¬ zio. «Ci hanno tolto la parola: si leggeva su un cartello. E su un altro: 'Vigili sì, burattini no». Una sosta per deporre una corona dove il vigile Roberto Bussi è stato assassinato da rapinatori in fuga, poi la notizia che il sindaco avrebbe ricevuto una delegazione, composta dai rappresentanti di Cgil, Cisl e UH e dal sedici vigili eletti dalla base. L'incontro s'è iniziato alle 18,40. Maria Magnani Noya, impegnata all'inaugurazione della mostra di Forattini, non c'era. C'erano, invece. Risaliti e Bruno. La discussione si è protratta fin oltre le 20, mentre era in pieno svolgimento il consiglio comunale. Alla fine, una soluzione di compromesso. Dice Bongiovanni (Cgil): «Ci ritroviamo lunedì, abbiamo ottenuto di trattare insieme la parte economica e i problemi legati alla viabilità. Chiediamo precisi impegni per il saldo delle spettanze arretrate e per l'erogazione di quelle future. E, naturalmente, un'ampia revisione del piano del traffico: Ribatte Risaliti: 'A queste trattative siamo decisamente in troppi, non si riesce a discutere in modo incisivo. E' positivo che non si parli più di revoca, ma soltanto di aggiornamento del piano, del quale riconfermo la validità: Ci sono stati, insomma, passi avanti. Ma la soluzione non è ancora dietro l'angolo. g. pav. ii:

Persone citate: Bongiovanni, Bussi Giornata, Forattini, Maria Magnani Noya, Massimo D'azeglio, Risaliti, Roberto Bussi

Luoghi citati: Belgio, Livorno