«Nessuna diarchia alla Rai»

«Nessuna diarchia alla Rai» De Mita ribadisce il suo no alla richiesta dei socialisti «Nessuna diarchia alla Rai» La de disposta a concedere al presidente il diritto all'informazione preventiva, ma non quello di veto <l'alitare i poteri del direttore generale renderebbe l'Ente debole nei confronti delle tv private» ROMA — La de non transige sul nodo della Rai: la creazione di una diarchia del presidente e del direttore generale come chiedono i socialisti è da escludere. Semmai si potrebbe dare al presidente un diritto di informazione preventiva su tutte le decisioni importanti, ma senza concedergli un potere di veto. Il direttore generale, carica attualmente occupata ■ da Biagio Agnes (de), deve ' poter gestire la Rai con agilità per far fronte alla concorrenza del privati. L'on. De Mita si sente sufficientemente fiducioso nella trattativa sul programma di governo per non mollare sulla questione del vertice Rai. Nella riunione collegiale di venerdì Mino Martin azzoli, capogruppo democristiano alla Camera, aveva colto in contropiede i suol stessi colleghi di partito proponendo la creazione di un comitato esecutivo per limitare i poteri del direttore generale. A quel punto De Mita ha preferito accantonare la questione per risolverla con calma nei prossimi giorni, anche per evitare che intralciasse la marcia verso la formazione del governo. L'impressione in certi ambienti democristiani è che il psi abbia chiesto di rafforzare i poteri del presidente non tanto per favorire l'on. Enrico Manca, che oggi occupa la carica, quanto per impedire alla Rai di competere ad armi pari con. Silvio Berlusconi. Secondo il vice segretario de Vincenzo Scotti, le caratteristiche dell'attuale legge vanno dunque mantenute. -E' necessario configurare un servizio pubblico in grado di rispondere alla concorrenza e quindi con quel grado di flessibilità e di efficienza decisionale di cui ha bisogno». In difesa di Agnes è anche intervenuto l'on. Giuliano Silvestri (de), segretario della Camera, accusando i socialisti di mirare ad un -ridi¬ mensionamento sul campo di chi ha dimostrato di saper operare con lungimiranza e capacità professionale». Secondo Silvestri sarebbe assurdo tornare «ai facci e lacciuoli» d'un tempo. Oltre al problema della Rai, de e psi devono ancora mettersi d'accordo sulla legge anti-monopolto. I socialisti vorrebbero impedire a chi possiede più del 10 per cento della tiratura di quotidiani di avere anche un'emittente nazionale con la diretta per il telegiornale. I democristiani sostengono che quel tetto è troppo basso e propongono il 20 per cento della tiratura nazionale di quotidiani. ' In questa controversia si sono inseriti anche 1 repubblicani. Ieri il segretario del pri, on. Giorgio. La Malfa, ha messo in guardia de e psl contro eventuali vincoli che, ostacolassero la formazione di gruppi multi-mediali campaci di reggere la concorrenza a livello Internazionale;' -Stabilire un tetto preciso e" definito — ha detto — impH-~ ca la necessità di non coitisi- • derare come unico presupposto la situazione costituitasinel sistema misto in questi' anni. Occorre consentire inr. croci fra stampa ed emitten-* za capaci di reggere alle prò- spettive di un'apertura euro-i pea». La Malfa è anche contrario a limitare la diretta per il telegiornale ad una sola rete, nell'ambito di ogni network, come vogliono fare de e psi. -L'informazione va considerata un servizio di interesse è ■ di rilievo pubblico», ha spiegato. .;: Rimangono dunque sul ' tappeto una serie di divergenze importanti sul programma per la regolamentazione dell'informazione. Ma tutti hanno interesse, e i so-" cialisti in particolare, a raggiungere un accordo nei'' prossimi giorni. La Corte co-" stituzionale ha infatti fissa»t to per il 7 giugno la prima udienza sulla legalità dell'attuale sistema televisivo italiano in assenza di una legge ! anti-monopolio. L'udienza sarà condotta dal giudice Ugo Spagnoli (pel) e se entro quella data il ministero delle, Poste e Telecomunicazioni' non disporrà di elementi',, sufficienti per indicare che" una legge è in arrivo, la Corte potrebbe esprimere un verdetto negativo, provocando un vero e proprio blackout delle reti private Andrea di RobUant • "

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