Arrestati i coniugi che ospitavano don Eroina
Arrestati i coniugi che ospitavano don Eroina Padre Lorenzo Zorza, coinvolto nella nuova «Pizza connection» fra Italia e Stati Uniti, sorpreso in casa di una restauratrice a Bologna Arrestati i coniugi che ospitavano don Eroina BOLOGNA — Sono finiti in carcere i due coniugi che ospitavano don Lorenzo Zorza, il sacerdote di 46 anni ricercato nell'ambito dell'inchiesta sul traffico di cocaina ed eroina tra Italia e Stati Uniti gestito dalla mafia siciliana, ed arrestato mercoledì sera nella loro villetta di Montecalvo di Raspignano. una frazione di Pianoro nella prima collina bolognese. n protagonista della «Pizza connection n. 2», personaggio ambiguo il cui nome compare, anche se incidentalmente nell'inchiesta italiana sullamòrte di Roberto Calvi si nascondeva In casa della restauratrice di dipinti Adria Gialdini, 65 anni, originaria di Reggio Emilia, e di suo marito Vittorio Santunione, di 64 anni, bolognese, entrambi finiti in carcere con l'accusa di favoreggiamento personale e detenzione illegale di armi. L'arresto è stato eseguito dalle Fiamme Gialle in collaborazione con agenti antidroga del Dipartimento «Dea» statunitense su un ordine di cattura spiccato il 29 marzo scorso dal sostituto procuratore di Roma, Margherita Gerunda, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti I finanzieri dei nuclei operativi, di Roma e di Bologna, alle 18,55 di mercoledì scorso, hanno circondato la villetta dei coniugi Santunione bussando alla porta d'ingresso. Non ricevendo nessuna risposta hanno fatto irruzione all'interno della casa: il sacerdote e gli «ospiti» bolognesi erano in una stanza, al primo piano della villetta. I due coniugi sono ora a disposizione del magistrato della Procura di Bologna, Mauro Monti nel carcere «Dozza» della città. Il sacerdote è stato Invece condotto al comando della Guardia di Finanza di Roma. Don Zorza, ex viceparroco della St. Agnes Church di New York, a due passi dalla «Gran Central Station» di Manhattan, è una delle quaranta persone residenti a New York implicate nel grosso traffico di eroina e cocaina tra l'Italia e gli Stati Uniti. Era latitante dalla fine del mese scorso, quando riuscì a sfuggire alla cattura nell'ambito della vasta operazione scattata in collaborazione tra Guardia di Finanza, carabinieri polizia e Fbi, che portò in galera 101 persone tra Italia e Usa. U sacerdote, con altri venti imputati, è accusato di associazione per delinquere di stampo mafioso .allo scopo di monopolizzare il traffico di cocaina ed exf'ina tra Stati Uniti e Italia». Secondo l'accusa, questa associazione era anche finalizzata al mercato clandestino di opere d'arte, un «settore» che aveva già procurato a don Zorza diversi guai con la giustizia americana: quattro anni fa fu infatti fermato all'aeroporto di New York con due opere d'arte rubate che gli costarono una condanna a otto anni con la condizionale. Secondo gli inquirenti — che definiscono quello del sacerdote l'ultimo degli arresti importanti — tra droga e commercio illegale di opere d'arte il giro d'affari era enorme, di «dimensioni colossali». L'organizzazione avrebbe in particolare scambiato partite di cocaina eccedente sul mercato Usa con quantità di eroina molto abbondante in Sicilia per la presenza sull'isola di raffinerìe del prodotto grezzo, La posizione dei due coniugi bolognesi è molto delicata. Secondo il loro legale, l'avvocato Gianfranco Bordoni i Santunione avrebbero saputo del coinvolgimento di Zorza . solo martedì scorso, ma il sacerdote li avrebbe tranquillizzati assicurando loro che l'inchiesta era solo un grosso equivoco e che comunque non interessava la giurisdizione italiana. Adria Santunione, restauratrice di fama internazionale e pittrice, insieme al marito che collabora alla sua attività, conobbe don Lorenzo quindici anni fa in America, all'epoca in cui il parroco ricopriva incarichi in organizzazioni umanitarie all'Onu. Dopo aver mantenuto solo contatti epistolari, due mesi fa la restauratrice si è rivolta al sacerdote per chiedergli un favore Truffata da una donna di Roma che avrebbe dovuto organizzare una sua mostra a New York e che, invece, secondo l'avvocato Bordoni sarebbe poi scomparsa con soldi e quadri Adria Santunione aveva chiesto a don Zorza di aiutarla a recuperare i suol dipinti. Per questo, il sacerdote sarebbe giunto in Italia e il giorno di Pasquetta si sarebbe recato nella villa dei coniugi in via Buozzi 24. Nell'abitazione sono stati ritrovati due fucili da caccia, regolarmente denunciati, ma custoditi in luogo diverso da quello dichiarato. La villa dei Santunione era già stata visitata dalle Guardie di Finanza, ma nell'ambito di controlli periodici che le Fiamme Gialle fanno a tutela del patrimonio artistico. Marisa Ostolani Bologna. Don Lorenzo Zorza, arrestato, è trasferito a Roma
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