A Marta solo 160 milioni

A Marta solo 160 milioni Deciso dal tribunale, la Marzotto voleva dall'ex marito mezzo miliardo l'anno A Marta solo 160 milioni dal nostro corrispondente VENEZIA — n presidente del tribunale civile di Venezia, Luca Santoro, chiudendo la prima parte della causa di separazione tra il conte Umberto Marzotto e la moglie Marta, ha stabilito che il marito dovrà versare alla contessa un assegno provvisorio di mantenimento di 160 milioni annui in due rate. Come si ricorderà, la contessa Marzotto aveva chiesto 500 milioni l'anno per poter conservare il tenore di vita avuto durante il periodo matrimoniale. La causa di separazione proseguirà ora con la fase istruttoria, che continuerà ad essere condotta, in veste di giudice istruttore, dallo stesso dottor Santoro. Al termine di questa seconda fase, il dottor, i Santoro deciderà,., se 'mantenere Inalterato lam' montare dell'assegnò* 'provvisorio di mantenimento op¬ pure se variarlo e come. Il 18 maggio prossimo avrà luogo la prossima udienza, la prima della nuova fase, nella quale si comincerà ad approfondire, anche sulla base delle memorie che nel frattempo saranno presentate dagli avvocati delle due parti, gli aspetti di «status» ; patrimoniali della vicenda. «Da un punto di vista strettamente giuridico — hanno osservato gli aawocati del collegio dei legali del conte Marzotto, Mauro Pizzigati. Federico Maccone, Paolo Cortellazzo, Wiel e Arturo Piovesana — siamo convinti che nulla sarebbe spettato alla contessa. Diamo atto dell'equilibrio e della prudenza della valutazione del giudice, il quale per altro si è riservato di verificare nel prosieguo quali siano le effettive entrate patrimoniali della contessa, in relazione ''aìié "attività dalla stessa svolte ». Altre decisioni del dott. Santoro hanno riguardato le case e ville di proprietà della famiglia Marzotto. La contessa Marta continuerà ad usufruire dell'alloggio di Roma, a suo carico, però, saranno le spese di locazione e gestione che superano i 116 milioni annui. Le ville di Portorotondo e Cortina d'Ampezzo continueranno a restare a disposizione dell'intero nucleo familiare, compresi i figli; l'abitazione di Portogruaro (Venezia) rimarrà a disposizione del conte Marzotto, mentre la villa di Porto Ercole a quella della figlia Annalisa. La causa di separazione era cominciata il 9 ottobre 1987. Fin dalla prima udienza, il dott. Santoro aveva autorizzato i due coniugi a vivere separati. La divergenza maggiore riguardò l'assegno di mantenimento. g. fo. Roma. Marta Marzotto dopo un'udienza in procura (Ansa)

Luoghi citati: Ampezzo, Portogruaro, Roma, Venezia