Tra pochi giorni l'approvazione definitiva della Camera

Legge giudici: oggi sì al Senato Tra pochi giorni l'approvazione definitiva della Camera Legge giudici: oggi sì al Senato ROMA — Stasera, in coincidenza con l'automatica abrogazione dell'attuale normativa per effetto della vittoria dei «si» nel referendum dell'8 novembre, il Senato varerà la legge che regola la responsabilità civile del giudici. Il contrastato prowedim% ito, che sarà approvato con l'ai ooggio del partiti del'a nv.g.Tioranza, entre \ però in vi&ore solo dopo il nuovo necessario esame da parte della Camera, previsto entro sabato o, al massimo, all'inizio della prossima settimana. Ma le polemiche, dentro e fuori il Parlamento, non si sono esaurite. I radicali sono gli unici a opporsi fermamente alla riforma, perché calpesterebbe la volontà popolare espressa con il risultato della consultazione referendaria, in quanto, come ha dichiarato l'onorevole Peppino Calderisi, i cittadini avevano votato per introdurre nel nostro Paese la responsabilità civile del giudice, e non quella dello Stato. Nel pomeriggio i senatori del gruppo federalista europeo hanno anche simbolicamente occupato per mezz'ora in segno di protesta l'aula» I presidenti del gruppo federalista europeo alla Camera e al Senato, Francesco Rutelli e Gianfranco Spa daccla, hanno chiesto udien za al Capo dello Stato per esprimere le proprie preoc eupazioni derivanti dalla decisione presa l'altro ieri dalla conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. 'Sono state disinvoltamente stabilite due deroghe: una ad un principio costituzionale che vuole che non si legiferi durante la crisi di governo; l'altra alla prassi, finora sempre rigorosamente rispettata, secondo cui per le limitatissime eccezioni era richiesta l'unanimità dei gruppi parlamentari. Che il presidente Spadolini assicuri che questa decisione non costituirà un precedente, a me sembra ancora più grave*, ha detto Spadaccia. Il presidente del Senato ha subito precisato che la decisione di riprendere l'iter del disegno di legge anche durante la crisi di governo •è stata adottata su mia proposta, con il consenso della grandissima maggioranza dei capigruppo e senza che le loro riserve costituissero disconoscimento della legittimità della mia iniziativa. Il tutto in considerazione dell'opportunità di rispondere alle esigenze espresse dal risultato del referendum e soprattutto dalla necessità di adempiere a quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica del 9 dicembre, che ha reso improcrastinabile una pronuncia del Senato*. I magistrati della Corte dei Conti, come 1 loro colle¬ ghi della giustizia ordinaria, premono invece sull'acceleratore per far approvare la legge e, in caso contrario, minacciano — anche se per ragioni opposte — di scioperare a oltranza. Nel corso di una conferenza stampa, tenutasi ieri nella sede dell'istituto, i magistrati contabili si sono detti contrari all'eventuale stralcio dal provvedimento di quelle norme che istituiscono gli organi di autogoverno — come è già previsto per la giustizia ordinaria, per la quale è da 30 anni in funzione 11 Consiglio Superiore della Magistratura — anche per la Corte dei conti, il Consiglio di Stato e la magistratura militare (per quest'ultima si è addirittura già creato un «vuoto» legislativo a seguito della sentenza emessa un mese fa dalla Corte Costituzionale). Se la loro richiesta fosse respinta, i giudici della Corte dei conti attueranno il blocco di tutti i pagamenti dovuti dallo Stato ai propri dipendenti o ai fornitori di beni e servizi e bloccheranno a tempo indeterminato l'esame di migliaia di ricorsi in materia pensionistica. L'Anm, cioè il sindacato nazionale dei magistrati ordinari, ha invece annunciato una serie di scioperi nel caso si crei da domani un «vuoto» legislativo per la mancanza di una normativa che disciplini la loro responsabilità nei confronti dei cittadini che si ritengano ingiustamente danneggiati. In queste ultime ore prima che la nuova legge venga pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale si sta insomma assistendo ad una partita a scacchi su fronti contrapposti. Alla fine, come è spesso avvenuto negli ultimi anni, il cittadino si troverà di fronte ad una normativa complessa, farraginosa e quasi incomprensibile. Pierluigi Franz

Persone citate: Francesco Rutelli, Gianfranco Spa, Peppino Calderisi, Pierluigi Franz, Spadaccia, Spadolini

Luoghi citati: Roma