Arrestato a Bologna don Zorza accusato di traffico di droga

Arrestato a Bologna don Zorza accusato di traffico di droga Il sacerdote era sfuggito il 31 marzo alla cattura a New York Arrestato a Bologna don Zorza accusato di traffico di droga Sarà estradato negli Stati Uniti - Era nascosto in casa di una restauratrice BOLOGNA — Don Lorenzo Zorza, il sacerdote ricercato dalla magistratura statunitense per la «Sicllian connection» della droga, è stato arrestato. L'ex viceparroco della chiesa di Sant'Agnese a New York è stato sorpreso in una località vicino a Bologna. Il breve flash di agenzia non dice altro: si riesce a sapere che il sacerdote sta per essere trasferito a Roma assieme ad un altro arrestato, Rafael Fiumara un italo-americano appartenente al «clan» mafioso dei Cambino. Don Zorza, secondo una fonte dell'anti-narcotici americana, è stato arrestato in casa di una restauratrice d'arte italiana di cui non si fa il nome. Il procuratore di Stato Rudolph Giuliani ha dichiarato che il sacerdote oggi verrà consegnato alle autorità statunitensi. Cioè: verrà estradato subito. Il mandato di arresto internazionale contro don Zorza scatta il 31 marzo. Il procuratore generale di New York annuncia quel giorno la più vasta operazione contro la mafia italo-americana e il traffico di stupefacenti mai lanciata dall'Fbi e dalle sezioni narcotici della polizia italiana. I mandati di arresto sono 250, in 24 ore scattano le manette ai polsi di un centinaio di mafiosi. Vecchi e nuovi boss finiscono in cella a New York, Washington, Houston, Palermo, Roma, Napoli, Reggio Calabria. La •famiglia» più colpita è quella dei Gambino. Ma non tutti 1 personaggi più importanti finiscono in carcere. Il boss Gaetano Fidanzati, ad esempio, condannato a 22 anni al maxiprocesso contro Cosa Nostra, concluso da poco a Palermo. Il boss dell'Arenella è scappato prima della sentenza a New York. E dalla metropoli americana sparisce anche un personaggio che gli investigatori ritengono di spicco: don Lorenzo Zorza appunto. n sacerdote a New York aveva già fatto parlare di sé per un traffico di oggetti d'arte rubati. Anche allora, era il 1982, don Lorenzo viaggiava fra l'Italia e gli Stati Uniti. Era stato pro¬ cessato e riconosciuto colpevole. Se l'era cavata perché incensurato. Poi il mandato di arresto per il traffico di droga, n sacerdote, che aveva lavorato negli Anni Settanta al palazzo di vetro dell'Orni per la rappresentanza vaticana, nella parrocchia di Sant'Agnese si occupava di assistenza agli anziani. Aveva aperto un centro di beneficenza intitolato «Famiglia Inc.» ed è proprio — almeno cosi recita l'accusa nei suoi confronti — fra i pacchi che riceveva dall'Italia che si nascondeva la droga. Il traffico era organizzato come quello della «Pizza connection» (e da quel caso l'inchiesta dell'Fbl aveva preso le mosse), ma con una variante, questa: la mafia palermitana forniva ai terminali americani, tra i quali uno era gestito da don Zorza, eroina pura proveniente dall'Estremo Oriente. In cambio il clan dei Gambino spediva in Italia cocaina colombiana. NegU Stati Uniti la distribuzione della droga avveniva con il metodo già collau¬ dato durante la «Pizza connection»: cioè attraverso ristoranti e pizzerie. In Italia attraverso una rete di spaccio con diramazioni nelle principali città. Nato 46 anni fa in Italia, residente al 241 della Third Avenue di New York, don Zorza era sfuggito alla cattura all'aeroporto Kennedy, dove gli agenti della polizia federale lo aspettavano. Alcuni di essi erano riusciti a infiltrarsi nell'organizzazione, fingendosi clienti acquistavano droga, scoprivano depositi e punti di spaccio. Altre squadre controllavano l telefoni di sospetti, compreso quello del sacerdote, che l'Fbl teneva d'occhio dai tempi del traffico di quadri rubati. Per il sacerdote che si vantava di aver avuto fra i suoi parrocchiani Greta Garbo, si apre ora un capitolo giudiziario rischioso. Nell'82 era stato condannato a otto anni di carcere con la condizionale. Una condanna per traffico di droga significherebbe un periodo assai più lungo di detenzione. r.cri.

Persone citate: Gaetano Fidanzati, Greta Garbo, Houston, Kennedy, Lorenzo Zorza, Rafael Fiumara, Rudolph Giuliani