Ma a Milano replicano «Non scioperiamo più»

Ma a Milano replicano «Non scioperiamo più» Ma a Milano replicano «Non scioperiamo più» Da Linate e Malpensa: quel «no» di Roma è solo un voto di protesta MILANO — .Qui, tra Linate e Malpensa, dopo più di due mesi di trattativa e più di SO ore di sciopero, l'83% ha votato "sì" al referendum sul contratto. Con che faccia, adesso, dopo questo "no" di Fiumicino che è un "no" su tutto, andiamo a dire: ale, riprendiamo la lotta e le trattative, altre ore di sciopero e altre trattenute in busta paga?*. Nelle due stanze del consiglio d'azienda le domande si ripetono, tutte senza risposta tranne una, meditata e decisa. A Milano sarebbero disposti ad altri scioperi? .Assolutamente no, per questo contratto non scioperiamo più!*. I giudizi sono duri. Franco Brioschi, Giuseppe Castro e Francesco Bernardo, i tre segretari lombardi di Cgil, Cisl e Uil domani scenderanno a Roma per la riunione nazionale del sindacato del trasporto aereo. .Noi non diciamo che il risultato del re¬ ferendum non dev'esser ritenuto valido — spiega Brioschi —. Diciamo che bisogna prendere atto di una differenza: al referendum, chi come noi fa parte dell'Assoaeroporti ha votato "sì", mentre chi fa parte di Alitalia Intersind ha votato "no". Ma non sarà facile venirne fuori, anche perché il sindacato oggi è certamente più debole*. Come Milano, assicurano, la pensano a Torino, a Pisa, a Palermo, a Catania. Solo Roma Fiumicino e Napoli sono schierati sul «no», e siccome tra Roma e Napoli è concentrato più del 50% del personale di terra del trasporto aereo, il risultato del referendum ha premiato gli irriducibili contestatori dell'ipotesi di contratto nazionale. Una spaccatura che sarebbe geografica solo in apparenza: .11 vero problema — insistono i milanesi — è nelle relazioni industriali con l'Alitalta, relazioni prei- stortene che costringono u sindacato ad una mediazione continua*. Per i romani, fratelli separati, le parole sono misurate: .Stanno pagando problemi storici che hanno sempre avuto sia con il sindacato, come per il contratto dell'84, sia con l'AUtalia*. Ma nei volantini sindacali di sostegno al «si» restano frasi di condanna senz'appello. Tipo: .11 Coordinamento di Roma ha tentato in tutti i modi di portare i lavoratori allo scontro con il sindacato, deformando notizie, sbagliando volontariamente o per ignoranza nei conteggi, difendendo le proprie tesi, usando le ragioni dell'Alitalia, vedendo la pagliuzza e mai la trave*. n voto che ha portato alla vittoria dei «no» è definito .voto dì protesta*. Protesta contro il sindacato e contro l'AUtalia. .n sindacato — osserva Brioschi — deve imparare una volta per tutte a discutere e capire questa categoria di lavoraiori dei servizi che vive una situazione completamente diversa dai lavoratori dell'industria. Adesso, con questa sconfitta, speriamo che si vada fino in fondo. Altrimenti arriveremo al V2, l'anno della deregulation, con Alitalia che la gestirà senza il sindacato, che è esattamente quello che vuole*. Per Alitalia critiche e accuse. .Noi siamo dipendenti della Società esercizi aeroportuali, società pubblica quanto Alitalia — spiegano —. Ma la differenza è che la Sea ha sempre detto e dimostrato di volere il rapporto con il sindacato, mentre Alitalia non lo vuole. Se per esempio Alitalia volesse acquistare la Sea qui ci sarebbe subito la nostra mobilitazione. E con questo, nonostante quel elle possono pensare certi lavoratori di Fiumicino, non è che a Linate e Malpensa si lavori in un paradiso terrestre. Anzi. Però tutto quellò'che abbiamo ottenuto l'abbiamo conquistato* A sentire 1 sindacalisti milanesi la differenza tra Linate e Fiumicino sarebbe proprio nel diverso rapporto tra sindacato e Alitalia: .Qui gli organici sono decisi tra Sea e sindacato, a Roma no*. Ma adesso il timore è per quel che potrà accadere, se davvero Fiumicino deciderà altri scioperi. E' noto che la paralisi a Roma vuol dire paralisi in tutta Italia, e la preoccupazione è che tutta la categoria ne rimanga coinvolta. S'annuncia, da domani in poi, uno scontro duro. E i milanesi non sono intenzionati a riprendere agitazioni e trattative: .Questo contratto è un ottimo contratto. E ci va bene cosi*. g. ce.

Persone citate: Francesco Bernardo, Franco Brioschi, Giuseppe Castro