All'infermiere violentatore 4 anni di arresti domiciliari
All'infermiere violentatore 4 anni di arresti domiciliari i -r f . • - • ,- . ... . ..." ,.' L'uomo ha stuprato una giovane collega in una clinica padovana All'infermiere violentatore 4 anni di arresti domiciliari Ieri la moglie del condannato se n'è andata di casa con i due bambini DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PADOVA — Quattro anni agli arresti domiciliali per aver violentato un'allieva infermiera di 19 anni in uno sgabuzzino della clinica ortopedica dell'ospedale di Padova. E' la condanna inflitta ieri pomeriggio, dopo un'ora e mezzo di camera di consiglio, a Mario Gobbi, 39 anni, «gessista» tra i più preparati dello stesso reparto universitario. | I giudici del tribunale padovano, accogliendo parzialmente le richieste del pubblico ministero (.Merita óinque anni e due mesi*), non hanno concesso alcuna attenuante. Dal carcere, dov'era rinchiuso da otto giorni, sarà trasferito nella sua abitazione dove dovrà trascorrere, senza poter uscire, 1 prossimi quattro anni. Ma a casa, da ieri po¬ meriggio, non c'è più nessuno: la moglie, anch'essa infermiera in un altro ospedale di Padova, se n'è andata portando con sé i due figli, uno dei quali di appena otto mesi. Il processo, al quale hanno assistito più di duecento persone, in massima parte colleghi dèi due protagonisti, ha avuto fasi molto concitate, soprattutto durante la deposizione di Mario Gobbi, duramente contestata dal p.m. Mario Milanese, lo stesso magistrato che lo aveva fatto arrestare. Il giudice ha definito •menzognero» il comportamento dell'Infermiere, che tutti in ospedale consideravano «modello». A provocare la rabbia del p.m. è stata la versione fornita dall'imputato: «Lei era consenziente*. Nel primo interrogatorio dopo l'arre¬ sto, invece, Gobbi aveva negato tutto. La ragazza, che oggi tornerà a lavorare tra le stesse mura in cui è stata violentata, ha raccontato invece di •essere stata terrorizzata*, e di aver tentato di tutto pur di evitare la violenza carnale. L'episodio risale a nove giorni fa. Ha raccontato Mario Gobbi: -Era luna del pomeriggio, lei stava pulendo lo sgabuzzino: io l'ho vista e l'ho guardata negli occhi: lei mi ha sorriso, ho capito che ci stava. Del resto ci eravamo già baciati quattro giorni prima. Così sono entrato, ho chiuso la porta e spento la luce. Poi abbiamo fatto l'amore in piedi. Sarà durato in tutto ima quindicina di minuti*. L'uomo ha insistito: •Mentre facevamo l'amore lei si è arrabbiata perché, nonostante lo avesse già fatto un'altra volta, perdeva ancora sangue. Io, dopo ho dovuto lasciare in ospedale la cintura macchiata di sangue per non tornare a casa in quelle condizioni*. Piuttosto piccolo, magro, ben pettinato, abbigliamento sportivo, Mario Gobbi ha quindi insistito sul «consenso» della ragazza che in reparto era arrivata soltanto poche settimane prima, dopo aver superato i corsi teorici indetti dall'Usi di Padova. Ed è nata cosi la clamorosa «filippica» del pubblico ministero che alla fine ha chiesto ai giudici del tribunale di «non applicare alcuna attenuante* nei confronti di Mario Gobbi. Poco dopo è toccato all'infermiera-apprendista raccontare in quell'aula affollatissima la sua drammatica esperienza: «Lui è entrato nello sgabuzzino, io ho cercato di resistere, ma ero cosi terrorizzata che non ho trovato neppure la forza di gridare. Non ha dato peso alla mia richiesta di smetterla, mi ha sollevata per aria, mi ha strappato gonna e collant ed è successo quello che è successo. Ho perso molto sangue, avevo molta paura, poi ho raccontato tutto ad un'amica*. Mario Gobbi ascoltava impietrito, girandosi sempre dalla parte del pubblico in cerca di uno sguardo amico. Qualche minuto dopo ha parlato l'avvocato Gigi Pasini, legale della ragazza, che lo ha definito «carne/ice, nel senso che a questo termine ha dato Primo Levi nel libro sulla sua esperienza nei lager nazisti: Un altro duro colpo per Gobbi, che fino a pochi giorni fa era l'infermiere più rispettato della clinica ortopedica dell'ospedale di Padova. Ora invece ha perso tutto: lavoro, rispetto, e famiglia. Antonello Francica
Persone citate: Antonello Francica, Gigi Pasini, Mario Gobbi, Mario Milanese, Primo Levi
Luoghi citati: Padova
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