Linate è sempre in volo

Linate è sempre in volo LO scalo milanese sovraffollato; in un minuto 4 partenze e 2 arrivi Linate è sempre in volo Una sola pista, trentamila passeggeri al giorno - Da gennaio il traffico è cresciuto del 14,5 per cento - Nel caos tutti i cieli europei: con l'entrata in vigore degli orari estivi, aumentati i collegamenti ROMA — L'orario dell'aeroporto milanese di Urtate ieri prevedeva alle e 25 due voli in partenza e uno in arrivo, idem alle 9,30; alle 19,25 le partenze contemporanee erano addirittura quattro e gli arrivi due. Per la sola «aviazione generale*, quella, per intenderci, composta dagli aerei •executives» dei manager e delle aziende, erano in programma una partenza alle 8,55, un'altra alle 9, poi alle 9,05 e alle 9,10. E avanti cosi per tutta la giornata, magari con l'aggiunta di qualche volo militare. Situazione palesemente assurda, dato che Linate ha una sola pista. 'Assurda, certo — riconoscono alla direzione dello scalo, il più importante dell'Italia dm Nord — ma inevitabile perché ormai qui l'ora di punta dura tutto il giorno». Ma Linate non è un caso isolato. Da cinque giorni nei cieli d'Europa è il caos; domenica, con l'ora legale, quasi tutte le compagnie aeree hanno messo in vigore i nuovi orari estivi, che prevedono l'aumento del collegamenti; contemporaneamente scattava l'operazione vacanze di Pasqua, con centinaia di voli charter e privati, diretti in prevalenza dal Nord Europa verso il Medi¬ terraneo. Una coincidenza che ih pochi giorni ha fatto compiere al traffico un balzo del 25 per cento, e cosi le aerovie si sono intasate. Ritardi di 20-30 minuti sono la norma; ma si arriva spesso ad un'ora e più, soprattutto verso sera, quando gli aerei scontano i ritardi accumulati nelle tratte compiute durante l'intera giornata. Inoltre, gli aerei che arrivano sugli aeroporti di destinazione fuori orario sono costretti a «drcultare» a lungo prima di poter prendere terra, intasando ulteriormente il cielo. •L'aumento del traffico europeo — dicono all'Anav, l'azienda di assistenza al volo — ha creato la necessità di contingentare il traffico; le restrizioni emanate da tutti i centri europei hanno avuto conseguenze sul traffico italiano». L'Anav in Italia e gli analoghi enti di assistenza al volo europei si stanno prodigando In queste ore per far fronte all'improvvisa crisi. In queste ore sono entrati in piena attività speciali organi, denominati Atfm, per impedire che il traffico superi le capacita del sistema (aerovie, centri di controllo, aeroporti) e si creino situazioni di pericolo. Tali enti intervengono programmando il numero dei voli, dirottandoli su aerovie alternative, riocorrendo infine al contigentamento. Tutto questo, tuttavia, non impedisce che milioni di viaggiatori siano sottoposti a gravi disagi I ritardi in cielo, poi, si ripercuotono negli aeroporti con sale di attesa strapiene, bivacchi, bagagli in ritardo. n «nodo» milanese, in questa situazione, è uno degli anelli deboli: con l'aeroporto della Mal pensa riservato a pochi voli intercontinentali e in attesa di essere messo all'onor del mondo con un piano di sviluppo che non riesce a districarsi dalla burocrazia romana, tutto ricade su Linate. Martedì vi sono passati 24 mila passeggeri, in questi giorni si punta decisamente al 30 mila. L'impennata dei voli di questi giorni, d'altra parte, si aggiunge al forte aumento del traffico già registrato nei primi mesi dell'anno, un balzo del 14,5 per cento. L'Italia 6 stata particolarmente interessata da questa escalation; per esempio in questi giorni Air France ha inaugurato un nuovo collegamento tra Parigi e Verona, ha aggiunto un volo quotidiano tre Roma e Parigi, dal 5 aprile comincerà il colle ggamento tra Milano e Nantes cinque volte la settimana; la Lufthansa ha appena inaugurato la linea CataniaMonaco, ha portato da due a tre i voli settimanali tre Catania e Francoforte, ha portato da tre a quattro 1 voli giornalieri Milano-Prancoforte e complessivamente, anche con l'uso di aerei più grandi, ha aumentato del 15 per cento il traffico verso il nostro Paese; anche la Swissair ha dato il via mercoledì scorso ad un nuovo volo bisettimanale Catania-Zurigo. All'Alitalla non si nasconde la preoccupazione; il caos di questi giorni, si sottolinea, dovrebbe risolversi nel giro di una settimana, ma è un segnale di allarme perché prefigura quella che potrebbe essere la situazione dal 1992 in poi, quando con l'aperture dei cieli europei 11 traffico avrà una drammatica impennata. Sarà necessario sfruttare meglio Io spazio aereo, l'aviazione militare dovrà consentire di elevare il livello delle aerovie, dovranno essere installati rapidamente nuovi strumenti di assistenza al volo sia lungo le aerovie sia nelle zone degli aeroporti (come gli apparati di assistenza all'atterraggio a microonde, che consentono attcrraggi più ravvicinati). Occorrerà inoltre integrare gli enti nazionali di assistenza e possibilmente arrivare ad un unico ente competente per tutta l'Europa. Stesso discorso per gli aeroporti, tre i quali quello di Milano Mal pensa dovrebbe diventare il secondo scalo italiano, sul quale dovrebbe essere dirottato parte del traffico di Fiumicino. Vittorio Ravizza

Persone citate: Vittorio Ravizza