A scuola di sopravvivenza in città

A scuola di sopravvivenza in città A scuola di sopravvivenza in città DICONO in molti che la sopravvivenza vera non è quella dei moderni (e attrezzati) Rambo. E si dice anche che sopravvivere nella giungla è più facile che sopravvivere in città. La foresta, per un esperto, è zona di ricchezza con piante, radici, frutti, animali. Ed è sicuramente più semplice prevenire attacchi e assalti. La città è la .nuova giungla» dove sopravvivere, in certe circostanze, diventa impossibile. Cosi Rambo lascia nella foresta 11 giubbotto survival, il coltellone a sega, la bussola, gli ami e la lenza e si mette il doppiopetto grigio. Diventa cittadino esperto in survival, capace d'affrontare, come faceva fra i mille pericoli della giungla, le situazioni d'emergenza. E per .creare» cittadini senza paura Jacek Palkiewicz. presidente della Scuola di sopravvivenza e d'avventura di Cassole, in provincia di Vicenza (0424212366), ha ideato la scuola di sopravvivenza in città. Jacek Palkiewicz, 45 anni, scrittore, esploratore, capitano di lungo corso ed ex skipper del famoso «Stormvogel», il ketch di 24 metri vincitore di regate in tutto il mondo, ha messo a punto il programma del corso di sopravvivenza urbana, che prenderà il via a giugno, all'insegna del motto: .Prevedere, prevenire, evitare, reagire, intervenire». Perché questo nuovo corso survival? Jacek Palkiewicz risponde: «Passeggi in un parco e, improvvisamente, un cane senza museruola ti si avventa contro per morderti Sei in un cinema o in un grande albergo tutto vetri e acciaio quando scoppia un incendio e gli ascensori si bloccano. Impugni un ferro da stiro e una scarica elettrica ti paralizza il braccio. Per strada s'avvicina uno scooter e due scippatori cercano di strapparti la borsa. Chi ha detto che le grandi città sono più sicure della giunglai?.. I dati danno ragione a Palkiewicz: esperti di antinfortunistica hanno calcolato che in città i rischi reali sono almeno quaranta. L'Istat ha accertato che 8 mila persone perdono la vita ogni anno per incidenti domestici. Esiste poi tutta la casistica della violenza. Ancora Palkiewicz: «Prendiamo ad esempio Milano. In un anno 1200 omicidi. 2108 rapine, 228.602 furti e scippi, 3825 danneggiamenti, 124 violenze carnali (solo quelle denunciate), 1696 casi di percosse, 313 violazioni di domicilio. 426 incendi dolosi. 3208 lesioni volontarie, 16.316 lesioni colpose. Non si deve mai sottovalutare il pericolo, né abbandonarsi fatalisticamente alla convinzione che "tanto a me non capiterà mai". No, non mi deve capitare perché ho fatto di tutto per evitarlo e, se non è possibile, so come reagire senza abbattermi e arrendermi prima di aver lottato». Il corso che Jacek Palkiewicz ha ideato è quindi di grande attualità e di grande interesse. Alla Scuola di sopravvivenza di Cassola i Rambo cittadini impareranno a trarsi d'impaccio in caso di incendio o di allagamento, a difendersi da un'aggressione, a sterzare di colpo per non finire contro un autobus, a salvare i propri polmoni dall'inquinamento atmosferico e acustico, a proteggere la propria casa e la propria auto dall'offensiva dei ladri con molti piccoli trucchi. .Anche un campione di karaté», dice Andrea Padoan, istruttore alla scuola di Palkiewicz, «di fronte ad un'aggressione imprevista e rabbiosa, può soccombere. Al contrario, il più mite degli impiegati di banca che abbia affinato le tecniche di difesa con prove simulate, può uscire da una situazione difficile a testa alta, al pari di James Bond». Jacek Palkiewicz è d'accordo. Lui se ne intende. Già campione in gioventù di mezzofondo, volo a vela e karaté, nel '75 attraversa in solitario l'Atlantico su una minuscola lancia di salvataggio: 44 giorni da Dakar a Georgetown, senza radio, senza sestante, ma un posto assicurato nel Ouinness dei primati. Poi il Sahara in lungo e in largo, le piste indiane del Canada con sci e racchette, la selva dell'Amazzonia. Nel 1986 a Cassola apre la Scuola di sopravvivenza e avventura che ben presto ottiene l'alto patrocinio del ministero della Protezione civile. I corsi, frequentati da persone d'ambo i sessi e di ogni età e nazionalità, desiderose di un'esperienza insolita e indimenticabile, quanto utile, si svolgono nella zona di Castel Tesino, nel Trentino. Gli allievi trascorrono sei giornate spartane: niente luce, niente telefono. Manca anche la tv, la radio non c'è, è vietato avere l'orologio. Imparano a superare ogni ostacolo basandosi su risorse anche minime. Jacek Palkiewicz confida: «E' l'autodisciplina che consente qualsiasi successo nella vita. La scuola di survival insegna ad essere sempre preparati al peggio, a conoscere meglio se stessi, anche nelle circostanze avverse di tutti i giorni». Fiorenzo Panerò

Luoghi citati: Canada, Cassola, Dakar, Georgetown, Milano, Trentino, Vicenza