Maria José in Vaticano incontrerà papa Wojtyla

Maria José in Vaticano incontrerà papa Wojtyla I Savoia riallacciano i rapporti con la Santa Sede Maria José in Vaticano incontrerà papa Wojtyla DAL NOSTRO INVIATO GINEVRA — Cè forse un viaggio In Egitto nei programmi di Maria José di Savoia, prima di visitare alcune città italiane, in particolare Torino e Napoli come aveva promesso. Il tour egiziano l'attrae molto, ma c'è soprattutto nell'aria una sua visita a Roma, per un'udienza con Giovanni Paolo n. E' un Incontro atteso da entrambe le parti, soprattutto dopò' eh e" tf pontéfice: ricevette i Savoia, il 19 optobfe^eW&b.7AtfójraT&- ; ria José non potè essere presente (assieme a Vittorio Emanuele e a suo figlio, Emanuele Filiberto) perché la legge non le consentiva ancora il rientro in Italia. Ora toccherà a lei già tornata in Italia all'inizio dell'anno, riprendere i colloqui tra i Savoia e la Santa Sede. In Vaticano si dà per certo che Maria José vedrà Giovanni Paolo n, ma non ci si pronuncia sulla data. Sembra che l'ultima regina d'Italia da Ginevra possa raggiungere in aereo Roma, modificando cosi il programma di visite a cui aveva inizialmente pensato. A Ginevra,, nell'attesa del viaggio a Roma, ricordano l'ultima udienza di Pio xn a Umberto, nel pomeriggio del 7 giugno 1946, ossia cinque giorni dopo il referendum che portò alla repubblica. Fu una visita di commiato dal Santo Padre, nell'imminenza della par- tenza per l'esilio, e concludeva anche una lunga parentesi storica, ma sarebbe stata preceduta da un'altra visita prima del referendum, compiuta in Vaticano da Umberto il, nella tarda notte del 29 maggio e sulla quale è rimasto un velo di mistero. Umberto non la smenti quando gliene fecero cenno, mentre si trovava a Londra, pochi anni prima ch'egli morisse. S'intuì tuttavia che non voleva parlarne. Non ne parlò mai e lo stesso f"f-e il cardinale Mon"- ' dalla Segreteria e Stato aveva seguito la campagna elettorale e non poteva non essere al corrente dell'episodio. Questo venne rivelato soltanto due anni fa dal marchese Alfredo Solaio del Borgo. Umberto si era recato nottetempo dal Papa ac¬ compagnato da Solare e da Carlo Pacelli nipote del pontefice, che lo condusse fino all'appartamento pontificio dove venne introdotto da suor Pasqualina. L'insolita udienza durò tre quarti d'ora e di essa non si è mai saputo nulla. La ignorò totalmente Falcone Lucifero, ministro della Re al Casa, e cosi i biografi dell'ultimo re. Umberto aveva sempre avuto rapporti cordiali con monsignor Giovanni Battista Montini, il futuro pontefice che incontrò pòi come papa a Lisbona, il 13 maggio 1967. quando Paolo VI si recò in Portogallo per le celebrazioni di Fatima. Fu allora, secondo taluni, che nel sovrano in esilio sarebbe sorta l'intenzione di offrire al Vaticano la Sindone, proprietà dei Savola e conservata a Torino nel Duomo di San Giovanni. Umberto, ancora a Lisbona, ebbe poi un incontro il 14 maggio 1982 con Giovanni Paolo n, pellegrino a Fatima un anno dopo essere scampato all'attentato di piazza San Pietro. Allora confermò al pontefice il proposito di donargli la reliquia. In effetti aveva già disposto in tal senso in un atto firmato a Ginevra il 27 marzo 1981. U Vaticano fece conoscere il proprio gradimento lasciando intendere che il lino, legato per tradizione alla Passione di Cristo, sarebbe rimasto a Torino pur divenendo di proprietà della Chiesa. Renzo Rossotti Maria José di Savoia