L'Ivrea va a fondo di Rodolfo Castellaro
L'Ivrea va a fondo L'Ivrea va a fondo La Valenzana vince senza problemi - Per gli ospiti restano ormai poche speranze VALENZA — Tre gol per la Valenzana che non è tornata grande ma determinata quanto basta per aggiudicarsi l'intera posta, e soltanto uno per l'Ivrea cui non basta òvviamente il cambio dell'allenatore per imprimere una svolta al suo gioco. Augusto Bordetto spera ancora nel futuro: «Ci batteremo fino all'ultimo, non è ancora finita. Domenica prossima c'$Ja partita col Pinerolo é jxwBanw tornare in corsa*. Attilio Fati è tran- quillo: «Le cose si sono subito messe bene per noi grazie alle reti di Plccolotti e Tascheri, poi abbiamo subito la voglia di riscatto dell'Ivrea anche perché a centrocampo avevamo un Barbieri a mezzo servizio, sceso in campo dopo un'influenza debilitante. Alla fine però abbiamo prevalso nettamente». In effetti nell'ultimo quarto d'ora la Valenzana è andata,vicinissima al,gol in al-,meno quattro occasioni é so- 10 la bravura di Tabbia ha salvato la sua squadra da un ancor più. pesante passivo. In avvio di gioco è l'Ivrea a segnare una certa supremazia ma il suo fraseggio è sterile e non riesce mai ad affondare i colpi. Cosi al primo vero contrassalto i padroni di casa la puniscono: è Porcelli a fiondare con violenza dal limite, sulla respinta di Tabbia Tascheri sta per trasformare quando viene atterrato da Regis; la palla comunque arriva a Plccolotti che insacca. Protestano gli ospiti per 11 fuorigioco di Tascheri ma l'arbitro lo ritiene giustamente ininfluente e convalida la rete. Cinque minuti e i rossoblu raddoppiano grazie ad uno splendido stacco di testa di Tascheri che sfrutta una dosata parabola di Olivieri e fulmina l'incolpevole Tabbia. Pare finita ma l'Ivrea non ci sta e al 44', su errore difensivo dei locali, accorcia le distanze con un'azione combinata Buglione-Zagaria. Nella ripresa due grandi interventi di Moretti su tiri di Manzin (47') e Conta (58') neutralizzano l'offensiva dell'Ivrea che al 67' subisce il terzo gol su una punizionebomba di Porcelli. Rodolfo Castellaro
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