Insulti a Pellegrini, Trap infuriato

Insulti a Pellegrini, Trap infuriato Insulti a Pellegrini, Trap infuriato «In campo senza tranquillità e non so perché», così il tecnico - Anconetani premia i giocatori: «Ci salveremo e domenica batteremo la Juve» MILANO — Peggio di cosi il presidente dell'Inter Pellegrini non poteva festeggiare il suo quarto anniversario alla guida della società nerazzurra. Il presidente interista ha dovuto lasciare la tribuna di San Siro a pochi minuti dalla fine della gara, dopo il gol del momentaneo pareggio segnato dai pisani, subissato dai fischi e dagli insulti del pubblico che lo accusava di aver rovinato l'Inter. Negli spogliatoi anche i giocatori, dopo una lunga sfuriata di Trapattoni se ne vanno alla chetichella, facendo di tutto per evitare i cronisti. 'Inutile parlare in questi momenti — dice Altobelli, ritornato al gol dopo due mesi di astinenza — bisogna rispondere solo con i fatti se vogliamo andare avanti e chiuder bene la stagione». Matteoli, poco distante, approva la sua sostituzione decisa dal tecnico e non aggiunge altro. 'Avevamo troppa paura di perdere la partita — afferma Scifo — ma bisogna anche dire bravi ai pisani che hanno saputo disputare una bella gara». 'Non siamo stati capaci di gestire il vantaggio — spiega Trapattoni — perché ci è mancata la tranquillità. Una cosa inspiegabile visto che avevamo di fronte una squadra per nulla trascendentale. Nel primo tempo abbiamo giocato in modo sufficiente poi siamo crollati. C'è moda e modo per difendersi e soffrire quando l'avversario attacca. Noi abbiamo scelto quello peggiore perché non siamo mai stati capaci di controllare il gioco». Per i pisani, nonostante la sconfitta, c'è subito un regalo del presidente Anconetani che toglie il silenzio stampa e promette lo stesso il premio partita. «Abbiamo domi¬ nato una grande — dice — e questo dimostra che, nonostante le molte assenze, siamo forti e possiamo senz'altro salvarci». 'Purtroppo il risultato non rispecchia i valori In campo ma II calcio è questo. Ho visto un grande Pisa e questo mi fa ben sperare per la salvezza che arriverà senz'altro a cominciare da domenica prossima quando vinceremo a Torino contro la Juventus». •L'arbitro? Di loro non parlo mai. Voglio Invece ricordare la prova di Dolcetti, un grande giocatore che la Juve ci ha dato iti prestito e che spero di averlo anche nel prossimo anno. Dunga? Non. ha giocato perché è infortunato. Ma questi a fine stagione se ne andrà. Chi lo vuole dovrà versarci due miliardi. Una bella cifra se penso che l'ho pagato solo 50 mila dollari». n. s.

Persone citate: Altobelli, Dolcetti, Dunga, Matteoli, Pellegrini, Scifo, Trapattoni

Luoghi citati: Milano, Pisa, Torino