L'intesa respinta dai lavoratori di Fiumicino; gravi disagi di Giancarlo Fossi

Accordo per gli aerei ed è subito sciopero L'intesa respinta dai lavoratori di Fiumicino; gravi disagi Accordo per gli aerei ed è subito sciopero ROMA — Alle 7 di "ieri mattina, concludendo una «maratona» di tredici ore che ha impegnato duramente anche i ministri Formica e Marinino, sindacati e aziende aeroportuali hanno raggiunto l'accordo per il rinnovo del contratto dei 28 mila lavoratori a terra. Ma, purtroppo, la chiusura della estenuante trattativa non ha messo ancora fine ai guai nel trasporto aereo, almeno per quanto riguarda U maggiore scalo italiano, Fiumicino. Uno sciopero spontaneo del personale della Società aeroporti di Roma e dell'Alitalia contro l'accordo, indetto improvvisamente al di fuori delle strutture sindacali di base, è iniziato poco prima delle 13 ed è proseguito fino a mezzanotte. Le conseguenze sono state gravi. Migliaia di viaggiatori, affluiti tranquillamente a Fiumicino dopo aver appreso la notizia dell'intesa, si sono trovati di fronte a una valanga di cancellazioni di voli interni ed internazionali, disposte all'ultimo momento dalla compagnia di bandiera, alle quali si sono aggiunti forti ritardi sii tutte le rotte, che hanno coinvolto pure le compagnie straniere. Lo «sciopero selvaggio» e una rovente assemblea svoltasi in serata hanno costituito una doccia fredda per le delegazioni sindacali e imprenditoriali, e per gli stessi ministri, che dalle 18 di sabato sera avevano lavorato senza sosta alla costruzione del nuovo contratto. L'intesa prevede, in particolare: — aumenti lordi annuali medi «a regime», cioè nell'ultimo anno del contratto, di L. 3.250.000, pari a L. 254. 000 mensili al livello medio, che entreranno in busta paga con tre «tranches», e non quattro come indicato heUa ipotesi ministeriale del 13 dicembre: 35% entro il primo anno, due rate del 15% ciascuna nel secondo, due rate del 17,5% ciascuna nell'ultimo anno; — «una tantum» di L. 500 mila, come compenso per la mancata copertura contrattuale dal 31 agosto al 31 dicembre 1987; — riduzione dell'orario di lavoro per i turnisti dalle attuali 40 ore e mezzo a 37 ore e mezzo: per quelli definiti «H 24», il «taglio» avverrà nell'arco di durata del contratto, mentre per gli «H 16» la riduzione sarà completata entro il 30 giu¬ gno 1993; e questo è uno del punti maggiormente contestati dai lavoratori di Fiumicino. — durata del contratto dal 1° gennaio 1988 al 30 giugno 1991. Ora, l'accordo sarà sottoposto alla consultazione dei lavoratori in tutti gli scali italiani, ma già lo sciopero di ieri a Fiumicino ha suscitato non poca preoccupazione. Comunque, al momento deUa conclusione della trattativa il ministro Formica ha sottolineato come questa vertenza rappresenti un fatto emblematico per le gravi ripercussioni su un'area ben più vasta, che è quella dei cittadini e degli utenti. .Non sono stati compiuti atti di autorità — ha aggiunto il ministro — ma la persuasione e la moderazione dell'asiane del governo sono servite a ricomporre sema grandi drammi (ma di 11 a qualche ora è stato smentito) la controversia'. L'intervento dei ministri, ha sottolineato il presidente dell'Alitalia Nordio, è stato determinante: .Senza di loro non saremmo certo arrivati al traguardo. Ora se ì lavoratori, scevri da pregiudizi e preconcetti, guarderanno a quanto questo contratto è positivo per loro, credo che la pace tornerà negli aeroporti: Per l'Intersind, il Presidente Paci ha rilevato come l'accordo, molto oneroso per le aziende, assicuri ai lavoratori «ampi benefici in materia di tetribuzioni e di orario, oltre a significativi miglioramenti di diverse parti normative'. Favorevoli pure i commenti dei sindacalisti. De Carlini (Cgil): .L'intesa soddisfa le richieste del lavoratori: Trucchi (ClsU: •Decisivo l'intervento dei ministri». Veronese: .Si sarebbe potuto concludere molto prima, se l'Alitalia avesse assunto nei mesi scorsi la posizione delle ultime ore». Intanto, nelle ferrovie, uno sciopero di ventiquattro ore nei compartimenti di Palermo e Reggio Calabria ha avviato ieri sera una offensiva durissima dei sindacati confederali e autonomi, che provocherà seri intralci alla circolazione dei treni fino a quando scatterà la tregua prevista dal codice di autoregolamentazione per Pasqua. Seguiranno nei prossimi giorni pesanti astensioni per compartimenti e, poi, un black-out totale dalle ventuno del 21 marzo alla stessa ora del 22. Giancarlo Fossi

Persone citate: De Carlini, Formica, Veronese

Luoghi citati: Reggio Calabria, Roma