De Mita: i vantaggi dell'ambiguità

De Mita: i vantaggi dell'ambiguità Come il leader democristiano ha cercato di evitare subito lo scontro De Mita: i vantaggi dell'ambiguità Il pli: «Il programma è solo un punto di partenza» - Martelli: «Abbiamo ricevuto 80 cartelle, ne restituiremo 140» - Silenzio dei repubblicani Non c'è la parola pentapartito ROMA — Coerente con l'atteggiamento tenuto da quando gli è stato conferito l'Incarico di formare un governo, Ciriaco De Mita non ha voluto prendersi nessun rischio nel mettere a punto il programma inviato ieri mattina ai segretari della prevista maggioranza. Chi volesse dissentire, potrebbe farlo su ciò che nel documento manca, ma molto difficilmente su ciò che vi è contenuto. Sono stati, infatti, annunciati degli allegati sui punti caldi (nucleare e informazione innanzitutto), la cui definizione, già in corso attraverso contatti bilaterali tra esperti dei diversi partiti, si intreccerà con primi discreti sondaggi sulla composizione del governo futuro. A chi ha fatto notare al presidente incaricato come il suo programma fosse estremamamente prudente, questi ha risposto, scherzando: «51, mi sembra proprio sufficientemente ambiguo». Le prime reazioni, infatti, sono state di misurata o addirittura silenziosa delusione, ma nessuno ha individuato punti sui quali dare battaglia. La mancanza di entusiasmo dei repubblicani è stata consegnata a un intenzionale silenzio. Oggi si riunirà il comitato di segreteria. Una nota del pli, che oggi riunisce l'ufficio politico, sostiene che, -per la sua genericità, che evita la sostanza dei problemi più controversi, il documento sembra, a una prima lettura, solo un punto di partenza per discutere, meno definito rispetto al grado di maturazione che si pensava fosse stato raggiunto in queste settimane di intense trattative: Ma la reazione più attesa era quella dei socialisti, che ieri sera hanno compiuto un primo esame del documento in una riunione di segreteria allargata ai responsabili di settore e oggi, per una valutazione più compiuta, riuniscono la direzione. -Mi sembra un documento molto generico — ha dichiarato in serata Claudio Martelli — con parti prolisse e buchi intenzionali. La mia impressione è che, tra interpretazioni, controdeduzioni, aggiunte e quant'altro, finirà che, avendo ricevuto un'ot atlna di cartelle, ne restituiremo almeno 140». il vicesegretario socialista ha ammesso una 'diffusa delusione: ma non ha rimarcato «nessuna particolare contrarietà-. Anche l'affermazione, contenuta nel programma di De Mita, secondo la quale la questione degli F16 non può essere risolta con «una misura di disarmo unilaterale* (vale a dire che gli aerei statunitensi devono essere installati in Italia) non ha generato nessuna particolare reazione in via del Corso.. In realtà, 1 socialisti, adesso, aspettano le schede allegate, alla cui definizione stanno peraltro contribuendo. Martelli, per esempio, viene consultato dal vicesegretario de, Vincenzo Scotti, per arrivare a una definizione del problema informazione radio-televisiva, sul quale il documento di De Mita dice soltanto che occorre garantire «un sistema misto e costruttivamente concorrenziale». E, del resto, sul tema del nucleare, il programma del presidente incaricato si limita ad affermare che «è necessario mettere a punto un nuovo piano energetico, tosato sulla ricerca, la diversificazione, il risparmio e la sicurezza». D'altra parte, anche la vera novità politica contenuta nella •premessa» del documento è costituita da un'intenzionale omissione. La parola -pentapartito» non compare affatto, neppure sotto la forma di una chiara perifrasi. De Mita si limita a indicare la scadenza dell'integrazione europea del '92 come una -sfida ineludibile» sulla quale costruire «un progetto di governo». E questa prudenza politica del segretario della de, che ha evitato di farsi trascinare nella contrapposizione tra governi forti (perché basati su una stretta solidarietà) e maggioranze deboli (perché solo programmatiche) inventando la formula di un 'governo di transizione» (insieme oggi per separarsi domani), è stata la buona stella che ha finora protetto il tentativo. De Mita, che ieri ha ottenuto l'incoraggiamento a procedere su questo programma dalla direzione del suo partito, attende adesso di ricevere -osservazioni» al suo documento dai potenziali partner di maggioranza. Sulla base di questi contributi ci sarà una parziale riscrittura del programma (e un suo completamento con gli allegati) sulla quale si terrà, probabilmente a metà della prossima settimana, una riunione collegiale dei cinque segretari. Sotto traccia è già Iniziato il confronto sui ministri e, se il vertice andasse bene, la soluzione della crisi potrebbe anche subire, à quel punto, una certa accelerazione. Paolo Pas salini

Persone citate: Ciriaco De Mita, Claudio Martelli, De Mita, Paolo Pas, Vincenzo Scotti

Luoghi citati: Italia, Roma