Natta ricuce lo strappo

Natta ricuce lo strappo Il segretario del pei al Cremlino, cordiale colloquio con Gorbaciov Natta ricuce lo strappo (Convergenze quasi totali in politica estera, ma il problema della «spinta propulsiva» non si pone più - «Oggi l'Urss a tutto pensa fuorché a riproporci un modello» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Onorevole Natta, alla luce di quanto sta avvenendo neUTJrss di Gorbaciov, che cosa resta della sfiducia di Berlinguer nella 'Spinta propulsiva* della Rivoluzione d'Ottobre? Alessandro Natta ha lasciato da poco Mlkhall Gorbaciov, dopo un colloquio di oltre sei ore. Risponde senza esitare; con giro di frase appena contorto, forse; ma senza lasciar dubbi: «Le sentenze non sono mai sema appello. Quella frase di Berlinguer era relativa a una certa concezione di un modello che è stato messo ora in discussione. Ora in Unione Sovietica si torna a pensare che cosa dev'essere il socialismo; nello slogan "più socialismo. 'H democrazia" vediamo o sforzo di uscire da un pei to nel quale era lecito parlare di caduta di dinamicità e di originalità. La riflessione critica sul passato non si accontenta degli anni della stagnazione brezneviana, ma muove fino agli Anni Trenta: questo è il significato più profondo della perestrojka*. Chiosa Giorgio Na¬ politano, che accompagna Natta insieme con Antonio Rubbi e Renato Sandri: .£ poi a tutto pensano, ora, fuorché a riproporci un modello*. SI può parlare, perciò, di una nuova «spinta propulsiva» da parte dell'Orsa di Gorbaciov? A rispondere, questa volta, è Napolitano. Anche lui, pur- sfumando, non sembra lasciar dubbi: 'Non abbiamo bisogno di spinte propulsive dall'esterno. Ma ci interessano molto i fatti concreti: sul. piano internazionale soprattutto, ma anche il dibattito in corso nell'Urss di oggi. Per esempio, come combinare mercato e governo dell'economia, come combinare il massimo di tutela sociale e la libertà economica: problemi che, pur in termini diversi, si pongono a tutte le forze della sinistra europea». Gorbaciov, dunque, riconquista il pel. In attesa del comunicato congiunto, previ-, sto per oggi prima della partenza della delegazione italiana, il bilancio che 1 comunisti italiani danno dell'Urss di oggi è fatto di riconosci¬ menti che erano mancati, in questa ampiezza e con questo vigore, nella precedente visita di Natta, due anni fa. E di convergenze quasi totali in tema di politica estera: dal Medio Oriente all'Afghanistan («Le posizioni di principio ci trovano concordi, nessun problema può essere risolto con la forza*), dalla Cee, per la quale Gorbaciov mostra •grande interesse e realismo*, al problema delle anni convenzionali, a proposito del quale Natta ha insistito sulla necessita di 'Coerenza col processo generale di distensione, che tenga conto dei processi in atto in Europa*. Il senso della visita pare però duplice. Perché il recupero della «spinto propulsiva* si combina con il ricono- scimento della collocazione internazionale del pel, quale Natta ha ricordato a Gorbaciov: una forza della sinistra europea che riafferma i processi di integrazione economica, politica e militare dell'Europa occidentale e -dentro i quali*. Insisteva ieri Napolitano con i giornalisti italiani, 'forze come la nostra e come ì partiti socialisti cercano di giocare un ruolo*. Con una grande franchezza nelle discussioni, dunque; con un'ampiezza d'esame non affrontata nemmeno nelle visite di Mitterrand e di Brandt al Cremlino. Come sembrava anticipare la cordialità familiare, sorridente ed euforica quasi, con la quale alle undici precise di ieri Alessandro Natta e Mikhail Gorbaciov si sono salutati, abbracciati e baciati in un salone del Comitato centrale occupato da tir gran tavolo rettangolare < perto di panno verde. Scainbiandosi amabili facezie (•L'ospite va a destra nelle foto ufficiali, mi sono abituato alle procedure presidenziali, ormai*), dice Gorbacioc; -Noi siamo sprovveduti, non ab¬ biamo ancora avuto occasione di governare*, replica Natta; 'Allora non siete ancora viziati*, cor.elude Gorbaciov). Ma dando anche e subito, con il ricorso a una ritualità insieme tradizionale, sciolta e misurata, il senso di una discussione j di un incontro marcato atti riconoscimento dell'autonomia e dell'indipendenza del pei, e dal recupero di un riferimento per i comuristi italiani. Natta e Gorbaciov hanno parlato, naturalmente, anche dell» visita In Italia del leader sovietico. «Gli abbiamo portato una stampa del ~!amr'C~giio par invogliarlo . venire*, ha detto Natta. MB tanto presto, è l'impresane prevalente. Gorbaciov aon verrà: certo, non prima •e" suturino, nonostante il O; fermato desiderio* di coir.piere la visita. A ritardarla sono, certo, i molti impegn; <jià in programma, come r . orda-, a ieri Natta. Ma, forse, anc'-.e il desiderio di un interi"- itore affidabile. L'attesa d. governo destinato a durare. Emanv' Novaxio

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