Sciami di cavallette verso la Sicilia

Sciami di cavallette verso la Sicilia Dopo avere devastato l'Africa, il flagello minaccia l'Europa meridionale Sciami di cavallette verso la Sicilia NOSTRO SERVIZIO La «cavalletta pellegrina» (Schìstoperca gregaria) minaccia' l'Africa occidentale, quella del Nord e, forse, l'Europa meridionale. All'inizio dell'estate scorsa gli Insetti sono dilagati nell'Eritrea e nel Tigrai, due province etiopiche ribelli al regime di Addis Abeba. Nel mese di luglio sono arrivati nella parte meridionale del Sudan, un altro Paese tormentato da gravi disordini; e In agosto nel Ciad, ma nessuna disinfestazione è stata autorizzata a Nord del 16* parallelo. In agosto e settembre le «cavallette pellegrine» s< sono allegramente riprodotte nei masslcd dell'Ennedi e del Tibesti, anch'esse zone Inaccessibili. Tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre sono comparse nel Nlger, dove le autorità si sono trovate ben presto in difficoltà. In novembre e dicembre le cavallette sono arrivate In Marocco attraverso l'Algeria meridionale e In Mauritania attraversando le regioni mon¬ tuose del Sud Sahara. n Marocco ha reagito Immediatamente con grande efficienza, unendo alla forza dei mezzi militari la competenza del civili. Centinaia di migliaia di ettari sono stati disinfestati con una spesa media di 28 dollari per ettaro. Ma una parte delle cavallette 6 sfuggita alla disinfestazione, ha raggiunto la Mauritania, soprattutto nelle zone In cui i Sahraoul fanno la guerriglia contro 1 marocchini: In quella regione, approfittando delle piogge abbondanti e della temperatura mite, gli insetti hanno •fabbricato» una nuova generazione. in febbraio, gli sciami si sono spinti fino al Marocco, l'Algeria, la Tunisia, qualcuno è stato avvistato nel pressi di Malta, Questi Insetti. Infatti, sono capaci di compiere un volo «senza scalo» di 500 km. Trent'anni fa, partiti dalla Mauritlanla si posarono sulle Isole di Capo Verde, coprendole con uno 'spessore di 25 centimetri. In questo mese, infine, altri sciami di cavallette sono comparsi in Marocco, Algeria, Tunisia e alle frontiere libiche, dirigendosi poi verso Malta e la Sicilia meridionale. L'invasione di questi mesi ripete esattamente quella che. dal 1949 al 1963, per 14 anni, ha colpito le stesse regioni africane. Ricordiamo che questi temibili insetti possono dilagare in 52 Paesi dell'Africa e dell'Asia occidentale, dove minacciano di fame più di 500 milioni di uomini. L'origine del fenomeno è certamente la coincidenza, dal 1985 a oggi di fattori climatici particolarmente favorevoli alle «cavallette pellegrine». Ma lo sviluppo attuale di questi insetti è dovuto a due fattori umani, la moltiplicazione delle zone di guerra — dove è Impossibile qualsiasi forma di disinfestazione — che diventano trampolini per la diffusione e la crescita del flagello; in secondo luogo la recente proibizione dell'uso della Dieldrina. La Dieldrina è un potente In¬ setticida che ha 11 doppio vantaggio di costare poco e di essere attivo per un raeseun mese e mezzo. Uccide tutti gli Insetti delle zone trattate, e quindi riduce alla fame gli animali Insettivori La Dieldrina deve essere assolutamente bandita per la sua tossicità dalle zone in cui vivono 1 mammiferi, zone per le quali ci sono Insetticidi meno nocivi; ma può essere utilizzata da esperti nelle zone desertiche o semidesertiche. In questo caso, è sufficiente irrorare con il prodotto fasce di terreno distanti l'una: dall'altra da 6C0 a 1000 metri, coprendo in tutto il 15% dell'area minacciata. La vita ricompare ben presto sulle fasce irrorate, che si «cicatrizzano» l'anno seguente, durante la breve stagione delle piogge (che è anche la stagione vegetativa). Inoltre, occorre saper ujì ■■ • là Dieldrina in piccole quai... .r JO grammi diluiti sono sufficienti per un ettaro. Questa pi;dose del prodotto pènnèttè di avvele¬ nare la vegetazione che costituisce il cibo delle cavallette, in particolare dell'esercito di larve prive di ali che si spostano sul terreno. GU Stati Uniti e alcuni Stati del Nord Europa eri. o 1 più accaniti avversari del prodotto, al punto che li quel Paesi la fabbricazione è stata sospesa da qualche a>< no. Questa proibizione do gli esperti frac- ■ a -x,se motivata, è Ica. Gli insetticidi or aititi hanno un effer ... oochl giorni, il loro u;.o '■ Jcde trattamenti ripe tu : nuindi più costosi e soprattu '*o i'irrorazlone di tutto il territorio infestato. Per il momento nessuno può dire come si svilupperà l'invasione delle «cavallette pellegrine». Soltanto una siccità eccezionale potrebbe bloccarne la diffusione, ma in questo caso le colture minacciate dalle cavallette sarebbero comunque distrutte. Yvonne Rebeyrol Copyright «Le Monde» e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Yvonne Rebeyrol